Data di nascita

1587

Periodo di riferimento

1587-1672

Data della morte

Marzo 1672
  DNP 2
  Cellamare
  Giovinazzo

Cosa si sa

Nicola Del Giudice, detto anche Nicolò, nasce nel 1587 da Marc’Antonio, Marchese di Voghera e Longobucco, e Cornelia De Franchi. Uno di sei figli: Nicolò BNR 495 521 & Aurelia BNR 495 & Paolo Battista BNR 531 & Gio Batta, Pietro Batta BNR & Paolo 531. Sposa in prime nozze Giulia Valdettara, 495 figlia di Giacomo, probabilmente nel 1615. Probabilmente la moglie muore senza prole. Nicola sposa in seconde nozze, nel 1623, Ippolita Palagano BNR di Trani, nata il 26 dicembre 1606 da Lucio, sesto Signore di San Vito e Zenobia della Marra dei Signori di Cellamare. La coppia ha avuto i seguenti figli:

  • Cornelia (❀1624), BNR
  • Zenobia (❀1626-1704✟), BNR
  • Teresa (❀16??), BNR
  • Chiara (❀1636), BNR
  • Domenico (❀1637-1718✟), BNR 495
  • Giovanni Battista (❀𝓅.1637-𝒶.1644✟), BNR
  • Paolo (❀𝓅.1637-𝒶.1644✟), BNR
  • Giovanna (❀1644-1711✟), BNR
  • Francesco (❀1648-1725✟), BNR 495
  • Aurelia (❀16??), BNR
  • Maria (❀165?), BNR
  • Isabella (❀𝓅.1647), BNR
  • Geronima (❀165?), 495
  • Eleonora (❀165?). BNR

Nicola è stato signore di Terlizzi e Castelgaragnone, Maestro delle Poste del Regno di Napoli, marchese di Alfedana e duca di S. Elia dal 1616, cavaliere dell’Ordine di San Giacomo dal 1618, primo principe di Cellamare a partire dal 1631, primo Duca di Giovinazzo e di Terlizzi a partire dal 1651, principe di Villa S. Maria dal 1649, duca di Gesso dal 1676 e Consigliere di Stato nel Regno di Napoli.

Il manoscritto 495 495, foglio 378, riporta questo personaggio come appartenente a un sottoramo dei Giudice di Genova albergati presso la famiglia Calvi.

Muore in Spagna nel marzo del 1672. La moglie, Ippolita, morirà il 4 novembre 1693.

[N.d.A.] Nella cittadina di Cellamare (BA) esiste una via intitolata a Nicolò Giudice.

Fonti

Marc’Anto

Nicolo

Sua moglie Ippolita Palagano q. Lucio, e di Genobia Marra dominis Cellamare Filia
ammo. 1605, e 1644
ammo. in totum.

Antonio Maria Buonarroti,
«Alberi genealogici di diverse famiglie nobili, compilati et accresciuti
con loro prove dal molto reverendo fra’ Antonio Maria Buonaroti,
sacerdote professo del Sagr’Ordine Gerosolimitano in Genova,
distribuita in tre tomi»,
manoscritto cartaceo del 1750,
I-V, segnatura m.r. VIII. 2. 28-30,
Sezione di Conservazione, Biblioteca Civica Berio, Genova.
pag. 81

Marc’Anto

Nicolò

Caval.e di S. Giac.o
Corriero Maggiore del Regno di Napoli in da Colla
S·L:1605·ca481
1640 in luoco del Giò Batta q. Nicolò

Archivio di Stato di Genova,
Fondo Manoscritti,
MS 494, pagg. 112-113.

Nicola, nel 1631, aveva acquistato il titolo di principe di Cellamare e, nel 16391, quello di duca di Giovinazzo. Uno dei suoi più lucrosi affari fu l'acquisto della carica di corriero maggiore: un'operazione che gli consentì di incrementare notevolmente il suo patrimonio. Il 14 maggio 1686 la famiglia ottenne l'iscrizione al seggio Capuano.

Pietro Messina,
«Dizionario Biografico degli Italiani»,
Volume 36 (1988)

Il manoscritto 495 495, foglio 378, riporta questo personaggio come appartenente a un sottoramo dei Giudice di Genova albergati presso la famiglia Calvi.

Marc’Anto

Nicolò

in Lib·nob·1615· sua moge Giulia Valdettara q Giacomo q Lorenzo vedi Instrumento comprovato da straordinarj 1602·6·Febr͠o per la eredità della madre

Archivio di Stato di Genova,
Fondo Manoscritti,
MS 495, f. 379.

Il manoscritto 521 521 riporta una lista di appartenenti alla famiglia Giudice iscritti all'albergo dei Calvi.

𝒟ॱ1528. furono ascritti in fam.a Calva

Gabriel
Julianus
Sebastianus
Simon q. Pauli

Judex

Paulus Bap͠tista
Jo: Andreas
Nicolaus q. Pauli
Marcus Ant.s q. Nicolai

Scipio q. Giorgij q. Pauli B.ta
 

Nic.i q. Marcus Ant.ij q. Nicolai
Bap͠ta q. Pauli Bap͠ta

Archivio di Stato di Genova,
Fondo Manoscritti,
MS 521, pag. 1521.

Non è detto che l'iscrizione sia avvenuta per tutti questi personaggi proprio nel 1528. Alcuni probabilmente in quella data ancora non erano nati, come Battista, uno dei figli di Paolo Battista Giudice Calvi. Probabilmente la data va considerata come “a partire da”.

MarcoAnto

Nicolaus

Paulus

Archivio di Stato di Genova,
Fondo Manoscritti,
MS 531, f. A e Br.


1 Non sappiamo perché il Messina indichi il 1639 come data di acquisizione del ducato, ma sappiamo essere sbagliata. La data giusta è 1651.

[N.d.A.] Nella cittadina di Cellamare (BA) esiste una via intitolata a Nicolò Giudice.

Colonna di Simone

In S.L.1660. fù ammesso per la mettà alla Colonna di Simone Giudice Calvi il Paolo Bat͠t͠a ↋a lui Giudice come unico figlio, et erede di do Giorgio.

In detto S.L.1562. attesa la morte di detto Paolo Bat͠t͠a ↋a, e li furono ammessi alla mettà di detta Colonna, Battista, Sp. Vincenzo, e Giorgio suoi figlij legittimi, e naturali.

In detto S.L.1574. attesa la morte senza figli del sopradetto Sp. Vincenzo fà ammesso in totum alla detta mettà come da mandato in atti di Otto Cicala Cazero 1575·21·Febraro et eseguito li 28 do in Cartulario 1574.

In S.L.1618. attesa la morte del sudo Bat͠t͠a Giudice q Paolo Bat͠t͠a senza figli come per testimoni in atti di Paolo Bat͠t͠a noceto li 10·, e 28·maggio 1618· furono ammessi in totum alla percezione de proventi di detta Colonna Gio Bat͠t͠a Giudice q Nicolò, e Nicolò Giudice q Marc’Antonio come da mandato in atti di do notaro noceto et eseguito li 30·maggio suddetto anno 1618·, e ciò come unici superstiti della discendenza mascolina di Giorgio, Tomaso, Giuliano, e Paolo Giudici chiamati del sudo Simone colonnante.

Archivio di Stato di Genova,
Fondo Manoscritti,
MS 495, f. 380.

Colonna di Simone

In S.L.1660. fù ammesso per la mettà alla Colonna di Simone Giudice Calvi il Paolo Bat͠t͠a ↋a lui Giudice come unico figlio, et erede di do Giorgio.

In detto S.L.1562. attesa la morte di detto Paolo Bat͠t͠a ↋a, e li furono ammessi alla mettà di detta Colonna, Battista, Sp. Vincenzo, e Giorgio suoi figlij legittimi, e naturali.

In detto S.L.1574. attesa la morte senza figli del sopradetto Sp. Vincenzo fà ammesso in totum alla detta mettà come da mandato in atti di Otto Cicala Cazero 1575·21·Febraro et eseguito li 28 do in Cartulario 1574.

In S.L.1618. attesa la morte del sudo Bat͠t͠a Giudice q Paolo Bat͠t͠a senza figli come per testimoni in atti di Paolo Bat͠t͠a noceto li 10·, e 28·maggio 1618· furono ammessi in totum alla percezione de proventi di detta Colonna Gio Bat͠t͠a Giudice q Nicolò, e Nicolò Giudice q Marc’Antonio come da mandato in atti di do notaro noceto et eseguito li 30·maggio suddetto anno 1618·, e ciò come unici superstiti della discendenza mascolina di Giorgio, Tomaso, Giuliano, e Paolo Giudici chiamati del sudo Simone colonnante.

Archivio di Stato di Genova,
Fondo Manoscritti,
MS 495, f. 380.