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Regione Campania
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Sant’Arsenio (SA)
OggiSant’Arsenio
StoriaSant’Arsenio

Regione Campania

La Campania oggi

Stemma della Regione Campania
Stemma della Regione Campania

La Campania è bagnata ad ovest dal Mar Tirreno e confina a nord-ovest con il Lazio, a nord con il Molise, a nord-est con la Puglia e ad est con la Basilicata. Il capoluogo di regione è Napoli. Le altre provincie sono: Avellino, Benevento, Caserta e Salerno.

Campania
Campania

La Campania ha 5.701.931 abitanti (2001) e ha la più alta densità di popolazione tra le regioni italiane oltre ad essere la seconda, dopo la Lombardia, per numero totale di abitanti. Per il 51% è collinare, per il 34% montuosa e per il 15% pianeggiante.

Sant’Arsenio

Stemma del comune di Stant’Arsenio
Stemma del comune di Stant’Arsenio

Sant'Arsenio è un comune italiano di 2.818 abitanti della provincia di Salerno in Campania.

Panorama di Stant’Arsenio
Panorama di Stant’Arsenio

Di fondazione altomedioevale, Sant’Arsenio deve sia l’agionimo sia la fondazione ai monaci italo-greci (VIII-IX sec.), seguaci dell’egumeno Scenute, da cui “scenuddi” apostrofazione locale data ai santarsenesi, che qui insediatisi edificarono un "Cenobio" dedicato alla Divina Sapienza o Spirito Santo (Santa Sofia).

Sito del Comune di Sant’Arsenio
http://www.comune.santarsenio.sa.it

Sant’Arsenio

Le alterne vicissitudini fanno si che nel IX secolo, il Casale di Sant'Arsenio, appartenga al Castaldato di Diano e nel 1136 donato alla Badia della S.S.Trinità di Cava de' Tirreni, che operò una imponente latinizzazione delle terre grecofone, tra cui nel 1206 il Casale di S.Arsenius s’identificò con l’agionimo di S. Alfanus. La giurisdizione ecclesiastica fu della Badia Cavense prima (fino al 1513), e della Diocesi di Cava poi (dal 1513 al 1850), mentre la giurisdizione civile e criminale fu esercita da Diano (odierna Teggiano). Il Casale, parte dello Stato di Diano ne ha seguito le sorti fino in fondo, infatti, nella repressione attuate da Ferrante d’Aragona con l’Assedio di Diano (1498), il Casale capitolò con la casata dei Sanseverino passando di mano in mano fino ai Kalà (7 luglio 1654), che lo terranno fino all'eversione della feudalità (inizi del XIX secolo). Nel ‘600, Sant’Arsenio come tutto il Regno di Napoli, conobbe l’imperiosa depressione fiscale e l’altrettanta energica forza della rivolta popolare qui attuata dal ribaldo bannita Giovan Battista Verricella detto Tittariello (1630-1648) che qui perpetrò operazioni di rivolta contro l’esazione fiscale messa a punto dal Viceregno Napoletano. Il ‘700, portò sia all’incremento demografico sia all’implementazione delle arti e dei mestieri, facendo di Sant’Arsenio una fucina di maestri d’ascia ed ebanisti, di artigiani ed artisti; nel mentre si andava implementando sempre più l’urbanizzazione civile ed ecclesiastica, come ci testimoniano le case palazziate dei Pessolano già palazzo Baronale, dei D'Aromando, dei Costa-Priore e dei Mele, le civili abitazioni che si snodano, addossate l’una all’altra lungo le strette cortine viarie. Ogni strada ospita una chiesa o una piccola cappella, al cui interno non mancano preziose testimonianze artistiche.

Sito del Comune di Sant’Arsenio
http://www.comune.santarsenio.sa.it

Dal 1811 al 1860 ha fatto parte del circondario di Polla, appartenente al Distretto di Sala del Regno delle Due Sicilie. Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia ha fatto parte del mandamento di Polla, appartenente al Circondario di Sala Consilina.

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Sant'Arsenio (Italia) [Internet].
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28 giu 2019, 23:06 UTC [in data 2019 set 20].
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