Cosa si sa

Lucia de Judicibus, nata il 2 giugno 1843 e battezzata il 4 giugno dello stesso anno nella Chiesa di San Giovanni Battista, è figlia di Angelo e Maddalena De Nardis e sorella di Nazzarena e Colomba. Sposa il 29 novembre 1859 Leone Gizzi. Muore il 25 agosto 1926.

La Signora Lucia Giudici nel novembre 1859 sposò il Signor Leone Gizzi ed i giovani sposi si stabilirono in Casa Giudici nella Piazza Vecchia, nella quale nacquero tutti i figli, fra cui l'ultimo, il nonno dell'autore di questa memoria biografica [N.d.A. Stefano Gizzi], Cesare Benedetto, nel 1884. Proprio in quell'anno, la Famiglia si trasferì nella nuova casa costruita da Leone Gizzi nei pressi dell'abside della Chiesa di San Nicola. L'antica abitazione della Famiglia Giudici venne successivamente acquistata dalla Famiglia del Dottore Pirro Pirri, che nel luogo dell'antica Loggia della Comunità installò la Farmacia Comunale.

Stefano Gizzi,
«Don Gregorio de Giudici»
«Cantore e Maestro della Cappella Pontificia nella Seconda Metà del XVII Secolo»
Editrice Frusinate srl, Frosinone. ottobre 2012, pagg. 14

Fra i beni di Lucia, Nazzarena e Colomba, provenienti dall'eredità del padre Angelo Giudici, figurano dei terreni in Contrada Cardegna di oltre 4 ettari, in Contrada SantAngelo e Contrada Maiura.

Archivio di Stato di Frosinone,
Catasto Gregoriano,
Ceccano, Registro Matrici,
Vol. II, 585, n.747.

La divisione dei beni fra le tre sorelle Lucia, Nazzarena e Colomba è contenuta in un atto del notaio Luigi Bucciardelli del 3 marzo 1863.

Archivio di Stato di Frosinone,
Archivio Notarile di Ceccano,
Atti del notaio Luigi Bucciardelli,
Fald. 325, Prot. 713, ff. 31-42 rr et vv.

Figura inoltre una grande casa posta in Contrada Le Querciole, appartenuta ad Angelo e proveniente dal patrimonio del nonno Costantino, che venne venduta dalle figlie Lucia, Colomba e Nazzarena nel 1865, per 122 scudi e 95 bajocchi al Signor Domenico Peruzzi.

Archivio di Stato di Frosinone,
Archivio Notarile di Ceccano,
Atti del notaio Luigi Bucciardelli,
Fald. 326, Prot. 716, ff. 96-98 rr et vv.