Data di nascita

24 dicembre 1633

Periodo di riferimento

1633-1697

Data della morte

Dicembre 1697

Cosa si sa

Gregorio de Judicibus nasce a Ceccano (FR) il 24 dicembre 1633 da Salvatore e Divitia Poti. Ultimo di cinque figli: Federico, Anna, Stefano, Vittoria e Gregorio. È stato sacerdote, membro della Cappella Pontificia e celebre cantore a Roma, in voce di Basso.

Il 18 marzo 1664 è presente presso la congregazione di Santa Cecilia; il 18 giugno 1668 e il 24 novembre 1670 viene rifiutato in Cappella Pontificia; il 14 dicembre 1672 entra su Concorso in Cappella Pontificia all'unanimità a mezza paga; il 25 luglio 1679 e il 25 luglio 1680 entra a San Giacomo degli Spagnoli; il 21 settembre 1680 entra a paga intera in Cappella Pontificia; nel 1684 diventa Puntatore in Cappella Pontificia.

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Muore il 18 dicembre 1697.

Il 18 dicembre 1697, nella cittadina natale di Ceccano, Don Gregorio roga il suo testamento per gli atti del notaio Carlo Almerici. Nell'atto, Don Gregorio stabilisce come suo luogo di sepoltura la Chiesa Arcipretale di San Giovanni Battista di Ceccano e precisamente la tomba dei sacerdoti. Nella Città di Roma Sante Messe in suffragio della sua anima nella Chiesa di San Bernardo e nella Chiesa della Madonna del Pianto.

Nella parte conclusiva del testamento, la lacerazione della carta ha impedito di conoscere le disposizioni relative al suo patrimonio (probabilmente attribuito ai suoi nipoti diretti).

Informazioni fornite dall'avvocato Stefano Gizzi
Presidente dell'Accademia di Belle Arti di Frosinone

Il Cantore

Le prime notizie della importante vita di Cantore di Don Gregorio de Giudici risalgono al 18 marzo 1664, quando egli partecipa alla Congregazione Generale dei Musici facenti parte della Congregazione dei Musici di Santa Cecilia, la più importante di Roma. Il suo nome è nuovamente citato nel Primo Volume dei Verbali delle Congregazioni Generali e Segrete, in data 22 ottobre 1669.

Nell'agosto del 1668 Don Gregorio figura presente nella Cappella Musicale della Chiesa di Santo Spirito in Sassia e probabilmente nel 1670 risulta attivo nella prestigiosa Cappella Musicale di San Luigi dei Francesi. Il 14 ottobre 1672 Don Gregorio de Giudici fu ammesso per concorso nella Cappella Sistina e nell'ambito della prestigiosissima istituzione ricoprì l'incarico di "puntatore" dal 1684 e di "Maestro di Cappella" dal 1691. Fu giubilato e cessò il suo servizio il 12 dicembre 1697.

Preziose notizie su Don Gregario sono fornite da Enrico Celani nel suo volume sui Cantori della Sistina e dal Prof. Giancarlo Rostirolla, che al termine di accurate ricerche ha scritto:

Parallelamente alla sua attività sistina, il Giudici partecipò spesso a celebrazioni con musica che si tenevano per festività e ricorrenze speciali nei maggiori istituti ecclesiastici di Roma.

Il Rostirolla cita in proposito due importanti presenze di Don Gregario nella Basilica di Santa Maria Maggiore, l'11 settembre 1672 ed il 5 agosto 1679, per le grandiose celebrazioni di Santa Maria ad Nives.

Stefano Gizzi,
«Don Gregorio de Giudici»
«Cantore e Maestro della Cappella Pontificia nella Seconda Metà del XVII Secolo»
Editrice Frusinate srl, Frosinone. ottobre 2012

L’eredità

Il 27 ottobre 1682, il Molto Illustre Federico de Judicibus ed il Molto Illustre e Molto Eccellente Don Gregorio de Judicibus precisano i termini della divisione dei beni materni, paterni e quelli ricevuti dalla sorella Anna. A Don Gregorio vengono attribuiti:

  1. La Sala della Casa sopra la loggia della Com.tà con la Camera contigua sopra d.a loggia sino al tetto che hà l'entrata dalla piazza publica per le scale.
  2. La Salotta detta la Cam.a dell'Apostoli con la Camera contigua, è Camerino a mani manca nell'entrare, che corrisponde all'uno ell'altro alla Stretta di Criscio sino al tetto con la mede.me entrata.
  3. Camerine a basso, con il Camerino contiguo à lato sopra la Stretta di Criscio con l'ingresso nella strada pub.a confinante da lato con la loggia della Com.tà, e le finestre sono corrispondente alla Stretta di Criscio, con le due Cantine di sotto d.o Cammerone, è loggia della Com.tà.

Et all'incontro d.o Sig.r Federico da asegna e consegna al Sig.r D. Gregorio Giudici suo fr.ello p.nte per la donatione fatta dalla q. Divitia loro ma.re ad titulum Patrimonii l'infra.tti beni Arboreo in c.ta la Fontana Vecchia di cap.tà tomoli quattro Posess.e in c.ta la Madonna della Pace vignata e non vignata di cap.tà tomoli tre Casa dentro di Ceccano e proprio quella era di M.r Fabio Poti in c.ta la Piazza di doi membri confina con li Sig.ri Slatasbarre…[omissis]…

Informazioni fornite dall'avvocato Stefano Gizzi
Presidente dell'Accademia di Belle Arti di Frosinone