Data di nascita

𝒶.1404

Periodo di riferimento

1404-1451

Data della morte

𝓅.1451
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Cosa si sa

Romerio Giudici nasce a Giornico (CH-TI) verso la fine del XIV secolo da Giacomo Grillo. Non conosciamo il nome della madre. Si sposa. Non conosciamo il nome della moglie. La coppia ha avuto i seguenti figli:

  • Antonio (𝒸𝒶.1645-1675),
  • Pietro (𝒸𝒶.1650),
  • Giacomo (𝒸𝒶.1431-1459).

Nel 1404 è giudice, carica pubblica assegnata dai canonici di Milano. In quello stesso anno partecipa ad una seduta del Consiglio di Valle, convocato da un balivo1 urano. Dopo la vittoria militare di Arbedo, nel 1422, che riportò il controllo della Levantina sotto le autorità milanesi, Romerio mantenne con quest'ultime ottimi rapporti, cosa che gli permise di consolidare la posizione della sua famiglia nel territorio. Romerio è citato in diversi atti rogati in presenza di potestà milanesi, intorno al 1431. Nel 1434 lo ritroviamo dirimere diverse vertenze in qualità di arbitro. Nel 1439 la Levantina torna sotto il controllo degli Urani, e Romerio dimostra di essere un abile diplomatico e di riuscire a sviluppare ottimi rapporti anche con quest'ultimi. È Console della degagna di Giornico nel 1437. Risulta essere membro del Consiglio di Valle il 18 gennaio 1440 e il 30 ottobre 1443., quindi anziano della Chiesa di San Michele fra il febbraio e il giugno del 1451.

Non conosciamo il luogo e la data della morte. Presumibilmente Giornico (CH-TI), sicuramente dopo il 1451.


1 Un balivo era un funzionario con poteri sostanzialmente analogo a quello di un giudice, che amministrava uno degli gli otto “baliaggi ultramontani”, ovvero i territori che oggi formano il Canton Ticino.

[N.d.A.] Romerio Giudici è il primo esponente della famiglia Grillo che acquisisce definitivamente il cognome “Giudici” e quindi può essere considerato a tutti gli effetti il capostipite di questa famiglia.

Fonti

Ancora residente in piazza a Giomico, quindi probabilmente erede della taverna, Romerio, figlio del precedente Giacomo, appare nel 1404 in qualità di giudice. Si tratta della quarta generazione ad accedere all'onorevole carica pubblica assegnata dai canonici di Milano.

…[omissis]…

I Grilli, certamente abituati a ospitare Confederati nel loro ospizio, probabilmente già dotati di qualche relazione d'affari con notabili d'oltralpe, non furono minimamente ostacolati nelle loro attività, come dimostrato dal fatto che Romerio partecipò nel 1404 ad una seduta del Consiglio di valle, allora convocato da un balivo urano. Perfettamente capace di adattarsi alle diverse situazioni, Romerio rimase in ottimi relazioni anche con le autorità milanesi, quando queste ripresero il controllo della Leventina, all'indomani della vittoria militare di Arbedo, nel 1422: si incontra Romerio quale testimone di atti rogati in presenza di podestà milanesi. Ben considerato dai compaesani, la sua presenza fu richiesta per dirimere vertenze in qualità di arbitro. Rappresentò anche gli interessi del suo comune quale procuratore oppure in qualità di console di Giornico. Con il ritorno degli Urani, nel 1439, Romerio, con abile versatilità, seppe ancora una volta avvicinarsi ai nuovi padroni: la sua presenza è attestata all'inizio del 1440 e nel 1443 in quanto membro del Consiglio di Valle, al cospetto del nuovo balivo urano Bartholomeus Egger. Fu poi anche anziano della chiesa di San Michele e visse almeno fino al 1451.

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Romerio e suo figlio, armati, si impadronirono come pegno di una mucca. Il fatto va contestualizzato: una lite per diritti di pascolo che opponeva Giornico a Bodio.

…[omissis]…

Col tempo, l'antico cognome Grilli non fu più utilizzato Compare un'ultima volta, sembra, nel 1442, quando il giudice Romerio fu Giacomo venne designato «de Grillis de Platea».

Leonardo Broillet,
«A Cavallo delle Alpi»,
FrancoAngeli, 2014,
pagg. 317-318.

Materiali e Documenti Ticinesi,
I/15, n. 458, Faido, 2 maggio 1404.
I/23, n. 642, 31 luglio 1431.
I/25, n. 670, 18 luglio 1434.
I/25, n. 672, 2 ottobre 1434.
I/28, n. 701 , 18 agosto 1437.
I/29, n. 720, 18 gennaio 1440.
I/30, n. 745, 30 ottobre 1443.
I/35, n. 854, 11 giugno 1451.
I/35, n. 856, 15 febbraio 1451.
I/25, n. 675, 8 ottobre 1434.
I/29, n. 736, 5 ottobre 1442.