Data di nascita

15??

Periodo di riferimento

1538-1564

Data della morte

15??
  DYG 4

Cosa si sa

Giacomo Giudici nasce a Giornico (CH-TI) nella prima metà del XVI secolo da Antonio. Non conosciamo il nome della madre. Probabilmente figlio unico o unico maschio. Sposa Regentia. Non conosciamo il cognome della moglie ma riteniamo fosse urana. La coppia ha avuto i seguenti figli:

  • Pietro (❀𝒸𝒶.1537-𝓅.1590✟),
  • Cipriano (❀𝒸𝒶.1543-𝓅.1615✟),
  • Leandro (𝒸𝒶.1564),
  • Heini o Enrico (❀1551/2-𝓅.1621✟),
  • Barbara (𝒸𝒶.1564).

Non conosciamo il luogo e la data della morte, avvenuta comunque prima del 1564.

Fonti

Antonio, probabilmente luogotenente della Valle Leventina nei primi anni del Cinquecento, ebbe un solo figlio documentato: Giacomo. Consapevole dell'importanza della conoscenza della lingua tedesca, non solo come strumento per comunicare con i mercanti confederati, con i quali i Giudici erano inevitabilmente in relazione, ma anche quale mezzo per avvicinare il potere politico, allora in mano ai balivi urani, Antonio, dopo essersi inteso con il suo compaesano Antonio Cioccari, mandò suo figlio Giacomo in compagnia di Giovanni, il figlio del Cioccari, a studiare all'Università di Basilea, immatricolandosi nel 1538-1539. Non siamo purtroppo in grado di precisare né se conseguirono una laurea né quale furono le materie che studiarono, ma possiamo accertare che furono tra i rarissimi sudditi dei baliaggi ticinesi ad avere il privilegio di formarsi presso un'accademia universitaria. Anche se la formazione avveniva in latino, Giacomo Giudici e il suo compagno Giovanni Cioccari ebbero l'opportunità di imparare la lingua tedesca, preparandosi nel migliore dei modi ad assecondare i balivi urani della loro valle.

Tornato in valle, Giacomo diventò notaio e fu, senza dubbio, anch'egli mercante. Morì, tuttavia abbastanza presto, prima del 1564. La casa era allora retta dal figlio maggiore, Pietro, anche se viveva ancora la vedova di Giacomo e madre dei figli, la germanofona Regentia. I figli erano Pietro, Cipriano, Leandro ed Heini, mentre viveva una sola figlia, Barbara. Regentia porta un nome che lascia pochi dubbi sulla sua provenienza urana o, perlomeno, svizzera tedesca.

Grazie ai figli già grandi, e aiutata da due domestici, Regentia riuscì a mandare perfettamente avanti gli affari di famiglia. I figli, non ne dubitiamo, impararono certamente il dialetto svizzero tedesco, utilissimo per ambientarsi e inserirsi nella vita quotidiana.

Leonardo Broillet,
«A Cavallo delle Alpi»,
FrancoAngeli, 2014,
pagg. 324-325.

Archivio della Degagna di Osco,
perg. 34, 27 luglio 1547.

Archivio Patriziale di Giornico,
perg. 141, 1° maggio 1549.

Archivio Patriziale di Cavagnago,
perg. 1, 1° dicembre 1554.

Archivio Storico Diocesiano di Milano,
Tre Valli, vol. 59, pp. 357-359,
Stato d'anime di Giornico, 1564.