Data di nascita

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Periodo di riferimento

15 febbraio 1269

Data della morte

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Cosa si sa

Teodoro de Iudicibus è un notaio di Lecce che esegue una copia autentica per conto del monastero di San Giovanni Evangelista di Lecce relativo alla sentenza di restituzione del casale di Segine allo stesso.

Le badesse del XIII secolo e Maria di Barletta (1269 -1271).
…[omissis]…
Il secondo documento originale del XIII secolo è del 15 febbraio 1269, e riguarda l'autentica di un instrumentum della sentenza favorevole al monastero emessa da Giovanni arcidiacono di Messina, cappellano e uditore generale delle cause della curia nel Regno di Sicilia, alla presenza del vescovo di Castellaneta, dell'abate di S. Maria di Nardò, del priore del monastero della SS. Trinità di Venosa, dell'arcidiacono di Giovinazzo e di altri prelati. La sentenza è relativa alla restituzione al monastero del casale di Segine, sottrattogli da Manfredi per donarlo a mastro Quintavalle.
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Bisogna poi evidenziare che nel documento di sentenza emanato dall'arcidiacono Giovanni, purtroppo non datato1, si fa esplicito riferimento all'intervento di Ruggero, procuratore della badessa e del convento, che perora la causa della legittima restituzione.


1 Il documento è di mano del notaio ecclesiastico Angelo di Paolo di Narni e contiene alcuni stralci del processo e dell'interrogatorio di mastro Quintavalle e di altri testimoni. Si configura come un documento semipubblico almeno a giudicare dalla notizia della presenza di sigilli di cera, sostenuti da lacci di lino, con legende e figure scolpite, accuratamente descritte dal notaio Teodoro de Iudicibus di Lecce che ne esegue la copia autentica per conto del monastero.

Angela Frascadore,
«Badesse benedettine e documentazione a Lecce tra XII e XVI secolo»,
in «L'Idomeneo: rivista della Sezione di Lecce»,
Società di storia patria per la Puglia,
Galatina: Panico, 1998.

[N.d.A.] Non sappiamo a quale ramo della famiglia appartenga questo Teodoro ma sicuramente non a quello salentino moderno. Potrebbe essere uno dei de Vincenzo/de Judicibus di Troia/Molfetta, ovvero il ramo più antico finora trovato in Puglia. Il periodo, di fatto, è quello. Si sta investigando.