Data di nascita

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Periodo di riferimento

20 marzo 1617

Data della morte

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Cosa si sa

Fra coloro che fanno parte della Congregazione del Santo Uffizio e che vanno a fare visita alle carceri il 20 marzo 1617 c'è anche un Camillo de Judicibus, dottore in diritto civile e canonico, del quale tuttavia non sappiamo la terra d'origine.


Feria 2a. Die 20 Martij 1617.

Fuit Congregatio Sanctae Inquisitionis in Palatio Sancti Officij in Vaticano coram Ill.mis et Rev.mis D. D. Petro tit. S. Mariae Transtiberim Aldobrandino, Roberto tit. S. Mariae in via Bellarmino, Ioanne Garsia tit. Sanctissimorum quatuor Coronatorum Millino, Fabritio tit. Sancti Augustini Verallo, Joanne tit. S. Clementis Bonsio, fratre Augustino Gallamino tit. S. Mariae Aracoeli, et fratre Felice Centino tit. S. Laurentij in pane et perna Asculano, nuncupatis presbiteris misericordia divina Sacrae Romanae Ecclesiae Cardinalibus adversus hereticam pravitatem in universa Republica Christiana Inquisitoribus generalibus a Sancta Sede Apostolica specialiter deputatis; praesentibus R. R. p. p. D. D. Vulpiano Vulpio Archiepiscopo Theat., fratre Hyacintho Petronio ord. Praedicatorum Sacri Palatij magistro, Paulo Emilio Sanctorio , fratre Desiderio Scalia, eiusdem ordinis, Commissario S. Officij, Mario Filonardo I. U. D. Assessore, magistro Hieronymo a Casali maiori ordinis minimorum conventualium, Camillo fratre Deodato de Lauda, socio P. Commissarij, Camillo de Judicibus I.U.D. et Carolo sincero et I.U.D., procuratore fiscali consultoribus et officialibus in qua propositae fuerunt causae infrascriptae quas in notam sumpsi.

Ioannes Maria Ginochius de Clavario, genuensis diocesis.
…[omissis]…
Carcerati fuerunt visitati.

CLXXX. CONGREGAZIONE DEL SANTO UFFIZIO, VISITA ALLE CARCERI DEL SANTO UFFIZIO
(Roma, 20 marzo 1617)
Archivio di Studi Urbani e Regionali,
Decreta Sancti officij, 1617,
ff. 110 e 113.

TRADUZIONE:
Lunedì 20 marzo 1617.

Si è riunita la Congregazione della Santa Inquisizione nel Palazzo del Santo Uffizio in Vaticano alla presenza dei Cardinali Illustrissimi e Reverendissimi, Pietro Aldobrandini, titolare di Santa Maria in Trastevere, Roberto Bellarmino, titolare di Santa Maria in Via, Giovanni Garzia Millini, titolare dei SS. Quattro Coronati, Fabrizio Verallo, titolare di S. Agostino, Jean de Bonsi, titolare di S. Clemente, frate Agostino Galamini, titolare di Santa Maria Aracoeli, e Felice Centini d’Ascoli, titolare di S. Lorenzo in Panisperna, preti nominati Cardinali per divina misericordia della Sacra Romana Chiesa, nominati in particolare dalla Santa Sede Apostolica quali Inquisitori generali in tutta la Repubblica Cristiana contro la eretica pravità; presenti i RR. Padri Vulpiano Vulpio [i. e. segretario della congregazione dei vescovi], arcivescovo teatino, frate Giacinto Petroni, dell’ordine dei Preedicatori, maestro del Sacro Palazzo, Paolo Emilio Santoro …, Desiderio Scaglia, del medesimo ordine, Commissario del Santo Uffizio, Mario Filonardi, Dottore in utroque iure, assessore, maestro Girolamo di Casalmaggiore dell’ordine dei frati minori conventuali, frate Camillo Deodati di Lodi, socio del Padre Commissario, Camillo de Judicibus, Dottore in utroque iure, Carlo Sinceri, dottore in utroque iure, procuratore fiscale, consultore e ufficiali, nella quale riunione sono state proposte le cause sottoscritte che io stesso ho assunto in nota.

Giovanni Maria Ginocchio di Chiavari, della diocesi genovese.
…[omissis]…
È stata fatta visita ai carcerati.