Introduzione

Milano

De Judicibus

Troviamo membri di una famiglia de Judicibus sia a Milano che a Castellanza1. Sebbene Castellanza sia in provincia di Varese, è più probabile che esista un collegamento fra la famiglia de Judicibus di Castellanza e quella di Milano piuttosto che con quella di Varese, più probabilmente legata ai de Judicibus dell'Isola Comacina e del comasco. In effetti è difficile dire se i de Judicibus che troviamo a Milano e in altre zone della Lombardia siano collegati a quelli varesini o valtellinesi. Certo la presenza di artisti varesini della famiglia che operano presso il duomo di Milano rende la possibilità verosimile ma, per il momento, considereremo i de Judicibus di Milano e quelli di Varese non collegati a quelli valtellinesi e varesini e, men che meno, a quelli genovesi, poi campani, siciliani e pugliesi.

1 Castellanza è un comune italiano di 14.352 abitanti della provincia di Varese in Lombardia.

Nella Matricula nobilium familiarum Mediolani, rogata il 20 aprile 1277, elenco delle famiglie nobili della città e della campagna di Milano, dalle quali in avvenire dovevano essere scelti gli Ordinari della chiesa Metropolitana Milanese, sono indicati i de Judicibus (Giudici) e i de Cuticis, già menzionati come proprietari di beni anche a Sponzano e Cogorezio. Nel 1314, i de Judicibus e i de Cuticis, appartenenti al partito dei guelfi, con la disfatta del partito torriano, furono spodestati per rappresaglia delle proprietà terriere che avevano in Castegnate, Cogorezio e Sponzano; nel documento del 1361 sopra citato, sono menzionati i notai Ubertollo e Antoniolum de Cuticis, mentre per i de Judicibus non sono state trovate tracce nei documenti che riguardano Castellanza dopo il Trecento.

[N.d.A.] Da notare come i de Judicibus di Milano siano guelfi, esattamente come lo sono quelli di Ventimiglia e Genova. Ovviamente, di per sé, questo non vuol dire nulla, ma è comunque un indizio che potrebbe far pensare a una relazione fra le due famiglie. Al momento, tuttavia, non è considerato probante.

Enrico Cattaneo,
«Istituzioni ecclesiastiche milanesi»,
in «Storia di Milano»,
Fondazione Treccani degli Alfieri,
vol. IV, 1954, p. 641.

Alberto Roveda,
«Antica Nobiltà Nella Castellanza Medioevale»,
Gruppo Ricerca Storica e Archeologica di Castellanza,
pag. 26

Monza

de Judicibus

Sappiamo dell'esistenza di una famiglia de Judicibus a Monza. Non sappiamo se abbia alcuna relazione con le altre e , in particolare, con quella milanese, ma sappiamo che da essa si stacco ur ramo che si trasferì in Friuli nella prima metà del XIV secolo.

Sappiamo infatti che un ramo dei de Judicibus di Monza si sia trasferito a Cividale (UD), nel Friuli, nel 1333. È quindi possibile che i de Judicibus che troviamo a Trieste e forse da lì quelli di Spalato, abbiano questa origine. Per queste ultime ipotesi, tuttavia, non abbiamo prove a riguardo.

Aggiungo una lista di altre famiglie delle quali si hanno soltanto magre e frammentarie notizie, indicando il luogo della loro originaria provenienza e, possibilmente, della loro dimora in Friuli e il tempo in cui si trovano ricordate.

De Judicibus di Monza — Cividale — 1333

Archivio Storico Lombardo,
«Giornale della Società Storica Lombarda»,
Serie IV, Volume XIV, Anno XXXVII,
Milano 1910,
pag. 371.

Castellanza

Giudici

Troviamo a Castellanza, in provincia di Varese, proprio al confine con quella di Milano, due famiglie Giudici. Nei documenti in cui il cognome compare in latino, infatti, una famiglia è detta de Judicibus, l'altra de Judicis, dal che si deduce che si tratti di due famiglie differenti, anche se entrambe italianizzarono il cognome allo stesso modo.

Sebbene Castellanza sia in provincia di Varese, gli stemmi delle due famiglie, tuttavia, come si può vedere nella sezione dedicata all'araldica, non hanno alcuna relazione con quelli associati al nostro casato e, in particolare, sono molto differenti da quelli genovesi, napoletani e pugliesi. Quindi, per il momento, salvo prova contraria, le considereremo famiglie differenti.

Nobili di Castegnate furono anche i Giudici, anticamente de Judicibus e de Judicis.

Alberto Roveda,
«Nobili a Castellanza: Cuttica, Bossi, Giudici»
Gruppo Ricerca Storica e Archeologica di Castellanza,
pag. 27.


Verso la metà del 1200, quando la discordia tra i nobili e i popolani fu causa di divisione del Comune di Milano, i de Judicibus si schierarono a favore del partito popolare guidato dai Della Torre. …[omissis]… Le vicende politiche che portarono i Visconti alla signoria di Milano, causarono lunghe sofferenze ai fedeli del partito Torriano, tra i quali i de Judicibus domini de Castegnate e pure ai suoi abitanti, che furono sospettati dai Visconti di connivenza nell’assassinio di Giovanni Maria Visconti. …[omissis]… La mancanza di notizie successive [N.d.A. al 1418] riguardante i de Giudici di Castegnate, potrebbe essere indice del declino di questo casato, dei cui possedimenti non rimane traccia nei sommarioni del Catasto Teresiano del 1722. L’affermazione della signoria viscontea, che aveva travolto il partito dei guelfi milanesi guidato dai Della Torre, è certamente la causa del loro declino e forse della loro cacciata da un territorio diventato strategico per i Visconti, il cui controllo doveva essere necessariamente affidato a personaggi di loro fiducia.

Ibidem
pagg. 28-29.

[N.d.A.] Il Roveda attribuisce i de Judicibus di Tirano e Lovero a questa famiglia ma noi sappiamo che i de Judicibus della Valtellina discendono da quelli dell'Isola Comacina. Quest'ultimi non hanno lasciato alcun stemma, per cui non ci è dato sapere se anche quelli di Castegnate — l'antico nome per Castellanza — abbiano la stessa origine o, più probabilmente, siano nativi di quel comune.