Introduzione

I Giudice di Napoli

Napoli, Benevento, Giovinazzo, Cellamare

Questa sezione è dedicata ai personaggi appartenenti ai rami che si stabilirono nel napoletano e in generale in Campania: a Benevento prima e a Napoli poi. Sono quindi riportati qui i Ventimiglia, olim de Judicibus, di Benevento, e quelli di Napoli, duchi di Giovinazzo e principi di Cellamare (Giudice Caracciolo).

I de Judicibus napoletani sono diretti discendenti di quelli liguri, ma hanno italianizzato il nome come Del Giudice. Nel napoletano esistono molte famiglie con nomi simili che non hanno alcuna relazione con i Del Giudice in questione. Rispetto ai De'Giudici liguri, quindi, è molto importante ricostruire interi rami genealogici per poter essere sicuri che un certo personaggio appartenga effettivamente alla famiglia "giusta". Anche la residenza ha quindi la sua importanza ai fini di tale attribuzione.

I Giudice Caracciolo

Duchi di Giovinazzo e principi di Cellamare

Il ramo principale dei Del Giudice napoletani, quello discendente dal genovese Paolo de Judicibus, è stato insignito anche dei titoli di Duchi di Giovinazzo e Principi di Cellamare, due località del pugliese. Il legame fra i de Judicibus pugliesi e i Del Giudice napoletani non è tuttavia legata a tali titoli. Probabilmente i due rami sono “cugini”, ovvero derivano entrambi direttamente dai de Judicibus liguri.

Il ramo dei duchi di Giovinazzo e principi di Cellamare è importante perché il capostipite, Nicola, rappresenta l'anello di congiunzione fra i de Judicibus genovesi e quelli napoletani. Il padre, Marc’Antonio de’Giudici è infatti un de Judicibus genovese, dei marchesi di Voghera e Longobucco. Questo ramo è imparentato con i Caracciolo Pisquizi, detti anche Svizzeri, da cui il cognome dei vari discendenti: Giudice Caracciolo.

I Giudice rientrano nel novero delle famiglie degli uomini di affari genovesi che fondarono la loro fortuna nel campo del credito e del commercio, inserendosi poi con un'accorta politica matrimoniale nell'ambito della nobiltà terriera meridionale. Nel 1722 Costanza Eleonora Giudice sposò Francesco Caracciolo, principe di Villa, ma la famiglia, e con essa il titolo, si sarebbero estinti per la morte del loro unico figlio Nicola se il padre di Costanza Eleonora, Antonio, non avesse costituito un maggiorascato a favore della discendenza di Filippo Caracciolo duca del Gesso, fratello secondogenito del genero Francesco Caracciolo principe di Villa. Dalla primogenita di Filippo, andata sposa in seconde nozze a Carmine Niccolò, principe di Santo Bono, nacquero vari figli. Il primogenito, Francesco, acquistò il feudo di Cellamare, riottenne il titolo e riunì in sè la fortuna ed i titoli delle due estinte famiglie dei Giudice di Cellamare e dei Caracciolo di Villa, anteponendo al proprio cognome, per le condizioni previste dal maggiorascato, quello dei Giudice. Francesco sposò Maria Vittoria Palma di Artois, duchessa di Sant'Elia; il figlio, Giuseppe, si unì in matrimonio a Stefania Caracciolo dei duchi di Martina. Da questi ultimi nacque Francesco che sposò Marianna Muscettola principessa di Leporano e duchessa di Schiavi; nel 1838 dal loro matrimonio nacque Giuseppe, erede di tutti i titoli, la cui vedova, principessa Giulia Serra dei duchi di Cardinale, depositò nel 1935 questo complesso archivistico presso l'Archivio di Stato di Napoli.

Complessi documentari dell'Archivio di Stato di Napoli,
Giudice Caracciolo di Cellammare,
1351 - sec. XX con documenti in copia dal 1156.

Unione delle famiglie Del Giudice e Caracciolo

Unione delle due famiglie
Unione delle due famiglie

Benevento

de Judicibus, Di Morra, Ventimiglia

I de Judicibus di Benevento fanno storia a sé. Probabilmente discendono da Tommaso de Judicibus, nipote di Giovanni Battista de Judicibus de Finaria, arrivato a Benevento a seguito dello zio quando questi, legato pontificio, divenne governatore della città nel 1489. Tommaso sposa Laura dei principi Di Morra, rampolla della più importante famiglia di quella città. A causa del titolo della madre, i figli e i nipoti di Tommaso assunsero il cognome della madre invece di quello del padre, ovvero Di Morra.

Uno dei nipoti, Cesare, figlio di Pompeo, assunse infine il cognome di Ventimiglia, forse in relazione ai Conti di Ventimiglia liguri che, come sappiamo, avevano stretti rapporti con i de Judicibus di Ventimiglia. In pratica, molti Di Morra e Ventimiglia beneventani sono in effetti dei de Judicibus. Questo ramo si estingue nella seconda metà del XVII secolo con la morte di Pompeo Ventimiglia.

Manoscritto "Memorie di antiche famiglie beneventane" di Mons. Mario Della Vipera,
Biblioteca Provinciale di Benevento, Mss IX-23

A Benevento, comunque, il cognome de Judicibus continua a trovarsi anche nei secoli più recenti, tanto che alcuni de Judicibus emigrano da Benevento diretti negli USA fra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. A questo punto è difficile dire se siano discendenti di Tommaso o piuttosto abbiano altre origini. In Campania abbiamo già sia i de Judicibus napoletani, che tuttavia hanno italianizzato il nome in Del Giudice, che i de Iudicibus di Mugnano del Cardinale (AV), la cui origine è incerta. Non è detto quindi che i de Judicibus beneventani dei secoli più recenti siano collegati a Tommaso e quindi a quelli liguri. È anche possibile che i discendenti di Tommaso abbiano tutti cambiato il cognome in Di Morra e Ventimiglia e quelli moderni abbiano un'origine campana.

Documenti relativi all'archivio

L'archivio Cellammare dal monumentale palazzo al borgo di Chiaia, che fu prima dei Carafa Principi di Stigliano, indi dei Giudice Principi di Cellamare, e infine dei Caracciolo Principi di Villa e di Cellamare, raggiunse la sua nuova sede, nell'Archivio di Stato di Napoli, nel 1937. Esso consta di quattro archivi, appartenenti ad altrettante famiglie, che per la estinzione di tre di esse in un solo filo genealogico, si sono riuniti in un unico archivio.

Amelia Gentile, Renata Orefice, Antonio Saladino e Domenico Rodia,
«Archivio Giudice Caracciolo»,
pag. 113,
in «Archivi Privati — Inventario Sommario»,
Archivio di Stato di Napoli,
Volume Primo, Seconda Edizione,
Roma, 1967.

Di questi quattro, quello che a noi interessa è il primo, quello dei Giudice di Cellamare.

Clicca qui a sinistrasopra sulle singole voci per vederne il contenuto.
StoriaArchivio Giudice CaraccioloUna breve storia
#1-#20Contenuti dell'Archivio Giudice di CellamareDa #1 a #20
#21-#30Contenuti dell'Archivio Giudice di CellamareDa #21 a #30
#31-#50Contenuti dell'Archivio Giudice di CellamareDa #31 a #50
#51-#80Contenuti dell'Archivio Giudice di CellamareDa #51 a #80
#81-#85Contenuti dell'Archivio Giudice di CellamareDa #81 a #85
#86-#87Contenuti dell'Archivio Giudice di CellamareDa #86 a #87
#88Contenuti dell'Archivio Giudice di Cellamare#88
#89Contenuti dell'Archivio Giudice di Cellamare#89
#90Contenuti dell'Archivio Giudice di Cellamare#90
#91Contenuti dell'Archivio Giudice di Cellamare#91
#92-#93Contenuti dell'Archivio Giudice di CellamareDa #92 a #93
#94-#96Contenuti dell'Archivio Giudice di CellamareDa #94 a #96

Archivio Giudice Caracciolo

Una breve storia

I Caracciolo sono una tra le più antiche e le più illustri famiglie napoletane. A parte la tradizione di una leggendaria origine greca, non suffragata da sicure fonti, se ne ha certa notizia in Napoli fin dal secolo IX; ma dal XIII essa ha avuto nella storia napoletana, e per sei secoli, una parte importantissima, possedendo centinaia di feudi, spesso veri e. propri stati, occupando i grandi uffici di Gran Camerario, Gran Siniscalco, Gran Protonotario e Gran Cancelliere, quest'ultimo in forma ereditaria, ottenendo più volte il Grandato di Spagna e i principali ordini di Malta, del Toson d'Oro e di S. Gennaro.

Tra i numerosi rami di tale famiglia ve ne fu uno, che fin dal secolo XVI, in persona di un Ferrante, figlio di Giulio Cesare Signor di Celenza, ottenne la baronia di Villa Santa Maria in Abruzzo, elevata poi in principato da Filippo IV il 5 novembre 1649. Successivamente un altro Ferrante ebbe il Ducato del Gesso presso Palena (1676) ed acquistò altre baronie, tra le quali quella di Alfedena, divenuta poi marchesato.

A questo ramo appartenne San Francesco Caracciolo, fondatore dei Chierici regolari minori, canonizzato da Pio VII nel 1807. Egli era figliuolo del suddetto Ferrante, primo barone di Villa.

Da Ferdinando Caracciolo, secondo Principe di Villa (n. circa il 1647 † 1731) e da Teresa Grimaldi dei Principi di Gerace nacquero due figliuoli: Filippo Duca del Gesso (n. 1691 † 1723), e Francesco (n. 1697 † 1737), che, essendogli premorto il fratello primogenito, divenne dopo la morte del padre Principe di Villa.

Filippo però da sua moglie Vittoria Piccolomini dei Principi di V alle aveva avuto una figliuola, Maria Eleonora. E Francesco, che aveva sposato Costanza Eleonora Giudice Principessa di Cellamare e Duchessa di Giovinazzo, aveva avuto un figlio, Nicola, nato nel 1724, ma morto senza discendenza.

Venivano così ad estinguersi tanto i Caracciolo di Villa quanto i Giudice di Cellamare. La famiglia Giudice, originaria di Genova, da non confondersi con la omonima famiglia amalfitana, nel secolo XVI, nel periodo cioè in cui numerose le famiglie genovesi, in massima parte banchieri, si trasferirono nel Regno, pose la sua dimora in Napoli. A Genova i Giudici ebbero due consoli della repubblica fin dal secolo XII. A Napoli essi vennero probabilmente a causa della parentela coi Montenegro, anche genovesi, che aprirono banco pubblico in questa città nel 1558. Difatti Marcantonio Giudice, che nacque in Napoli nel 1557, era figliuolo di Nicola e di Marianna Montenegro.

Questo Marcantonio era Marchese di Voghera e divenne Marchese di Longobucco e Signore di Rossano nel Regno, ove ottenne pure l'ufficio di Corriere Maggiore.

Suo figlio Nicola (n. 1587 † 1672) sposò Ippolita Palagano dei Baroni di Cellamare, sul quale feudo, estinguendosi la famiglia di lei, egli ottenne il titolo di Principe da Filippo IV nel 1631. Per tal motivo le scritture di casa Palagano si trovano anch'esse riunite a quelle dei Giudice. Divenne poi Nicola Duca di Giovinazzo (1651) e Barone di Terlizzi e di Castel Garagnone. Figlio di Nicola fu Domenico (n. 1637 † 1724), secondo Principe di Cellamare, che fu ambasciatore di Spagna a Torino nel 1678, indi Vicerè in Aragona nel 1694 e nel 1697 ebbe il Grandato di Spagna.

Suo fratello Francesco (n. 1647) creato Cardinale del titolo di S. Maria del Popolo nel 1690, fu Vescovo di Ostia e Velletri e Decano del S. Collegio. Fu ancora Vicerè in Sicilia nel 1702 e dal 1704 Arcivescovo di Monreale. Da Costanza Pappacoda dei Principi di Triggiano ebbe Domenico un figlio, Antonio (n. 1657 † 1733), che fu il terzo Principe di Cellamare e fu il personaggio più illustre della famiglia.

Educato alla corte di Spagna, fu giovane Capitano della Guardia del Vicerè di Napoli. Nel 1697 ebbe un'ambasciata straordinaria presso il Duca di Baviera. Molto legato al vicerè Duca di Medinaceli ed al partito spagnuolo, accompagnò nel 1702 Filippo V nella guerra in Lombardia, ove dopo la battaglia di Luzzara fu promosso Maresciallo di campo. Nel 1707, allorchè l'esercito di Carlo VI col Daun invase il Regno, il Principe di Cellamare seguì il Vicerè Marchese di Villena a Gaeta; e dopo la resa di quella piazza rimase prigioniero in Castel dell'Ovo fino al 1712. Creato ambasciatore a Parigi nel 1715, ordì quella trama nota appunto come «congiura di Callamare», per sostituire Filippo d'Orléans col suo sovrano Filippo V nella reggenza del trono di Francia. Scoperto, venne espulso dalla Francia e tornò in Spagna, ove fu Vicerè della Vecchia Castiglia. Venuto a Napoli nel 1726, ridusse il magnifico palazzo di Chiaia nella forma che tuttora conserva.

Dalla moglie, Anna Camilla Borghese dei Principi di Sulmona, ebbe un maschio, Angelo Nicola (n. 1696 † 1725), morto in giovanile età senza lasciare discendenti, ed una femmina, Costanza Eleonora, n. 1697 † 1770), che, come ho già detto, sposò nel 1722 Francesco Caracciolo Principe di Villa. Poichè il loro unico figliuolo, Nicolà morì senza lasciar prole, tutti i feudi, sì dei Giudice di Cellamare come dei Caracciolo di Villa, sarebbero ricaduti alla Corona. Senonchè il vecchio Principe di Cellamare, Antonio Giudice, aveva istituito un maggiorato in favore della discendenza di Filippo Caracciolo Duca del Gesso (n. 1691 † 1723), fratello secondogenito del detto suo genero Francesco Principe di Villa. Ma, ciò non astante, ancora una volta i beni di casa Cellamare rischiarono di ritornare al R. Demanio, perchè questo Filippo da Vittoria Piccolomini dei Principi di V alle non ebbe alcun maschio, bensì quattro figliuole.

La primogenita, Maria Eleonora (n. 1720 † 1798), che divenne Principessa di Villa per successione dello zio paterno Francesco, ebbe due mariti: Tommaso Pignatelli Duca di Bisaccia, dal quale non ebbe figli, e Luigi Caracciolo, secondogenito di Carmine Niccolò Principe di Santo Buono. Da questo secondo matrimonio nacquero vari figliuoli, il primo dei quali, Francesco (n. 174.8 † 1821), avendo acquistato il feudo di Cellamare nel quale non era successibile, vi riottenne il titolo, riunendo così titoli e fortuna delle due estinte famiglie, dei Giudice di Cellamare e dei Caracciolo di Villa.

Egli, in virtù delle condizioni stabilite dal maggiorato, antepose al proprio cognome Caracciolo quello dei Giudice. Questo Francesco sposò nel 1780 un'altra ereditiera, Maria Vittoria Palma d'Artois Duchessa di S. Elia (n. 1763 † 1843), ultima discendente di un'antica famiglia francese, originaria dell'Artois, ove se ne hanno notizie fin dal secolo XIII. Vennero i Palma nel Regno nel secolo XVI, e Francesco Palma, nel 1531, otteneva una conferma di cittadinanza napoletana. Marcantonio Palma da Filippo III nel 1613 ebbe il Ducato di Sant'Elia al quale poi si aggiunse la baronia di Ortona. Dal matrimonio dunque di Francesco Caracciolo con la Palma, coi titoli e coi feudi anche l'archivio di questa famiglia si ricongiunse a quello dei Giudice Caracciolo.

Da essi nacque Giuseppe Principe di Cellamare e di Villa (n. 1782 † 1853), il quale da Stefania Caracciolo dei Duchi di Martina, ebbe Francesco (n. 1805 † 1854) egli pure Principe di Cellamare e di Villa. Quest'ultimo sposò Marianna Muscettola Principessa di Leporano, Duchessa di Schiavi e Contessa di Picerno, ereditaria di un'antichissima famiglia amalfitana. Di questa famiglia si trovano notizie remotissime in Ravello, ove un Sergio Muscettola da Barisano da Trani fece fondere nel 1179 le preziose porte del Duomo di quella città.

Un Roberto, di tal famiglia già si era trasferito a Napoli nel secolo XIV, e vi morì nel 1397, trovandosene la tomba nella basilica di S. Giorgio maggiore. Ammessa nell'ordine di Malta, insignita del Grandato di Spagna, questa famiglia fu anche ascritta al patriziato napoletano nel Sedile di Montagna. Sergio (n. 1583) ottenne il titolo di Principe sul feudo di Leporano il 14 febbraio 1624. Francesco, quarto Principe di Leporano (t 1729), sposò Eleonora del Balzo Duchessa di Schiavi. E perciò molte carte di quella famiglia trovansi unite a questo archivio. Finalmente, da Giovan Battista, settimo Principe di Leporano, e da Angelica Caterina Jourdan nacque Marianna (n. 1815 † 1887), che portò i titoli e le sostanze di questa antichissima famiglia, e con essi l'archivio, nella casa Giudice Caracciolo.

Da Francesco Giudice Caracciolo e da Mariana Muscettola nacque nel 1838 Giuseppe, erede di tutti i titoli, la cui vedova, la compianta Principessa D. Giulia Serra dei Duchi di Cardinale depositò questi archivi nel nostro Archivio di Stato. In questo ricco e pregevole archivio si sono dunque riunite scritture delle famiglie Giudice di Cellamare, Palagano di Cellamare, primo e secondo ramo dei Caracciolo di Villa, Palma di Sant'Elia, Muscettola di Leporano e Del Balzo di Schiavi.

L'archivio però trovavasi ordinato nei quattro complessi principali Giudice, Palma, Caracciolo e Muscettola. E tale ordinamento originario è stato per ovvi motivi archivistici rispettato, sì nell'ordine materiale delle carte come nell'inventario, che qui si pubblica.

Amelia Gentile, Renata Orefice, Antonio Saladino e Domenico Rodia,
«Archivio Giudice Caracciolo»,
pagg. 115-118,
in «Archivi Privati — Inventario Sommario»,
Archivio di Stato di Napoli,
Volume Primo, Seconda Edizione,
Roma, 1967.

Contenuti dell'Archivio Giudice di Cellamare

Da #1 a #20

1.
Notizie varie ed alberi genealogici della famiglia Giudice: copie autenticate dal not. A. Pellisono, 1635. Volume.
2.
Notizie genealogiche sulla famiglia Giudice e notizie e stemmi delle famiglie con essa imparentate; allegazioni a stampa e memorie giudiziarie, sec. XII-XVII; libri di dare e avere di Marco Antonio Giudice, 1604. Volume.
3.
Fedi delle comunioni eucaristiche di Nicolò Giudice, principe di Cellamare, nella chiesa di S. Giacomo degli Spagnoli, 1619-1640. Volume.
4.
Nomina di Nicolò Giudice a cavaliere e norme statutarie dell'Ordine di Santiago, 1618-1624. Volume.
5.
1699, 17 giugno — Vienna — Priv. dell'imperatore Leopoldo I d'Asburgo — Nomina di colonnello dell'Esercito Imperiale a Giovanni Battista Giudice. Fasc. in carta.
6.
Carte concernenti il Grandato di Spagna di seconda classe, concesso ad Antonio Giudice, duca di Giovinazzo e principe di Cellamare, 1720. Volume.
7.
Idem per Domenico Giudice, duca di Giovinazzo, 1709. Volume.
8.
Grandato di Spagna. Volume.
Pergamene: 1) 1700, 4 gennaio · Madrid — Priv. di Carlo II di Spagna — Concessione del Grandato di Spagna a Domenico Giudice, duca di Giovinazzo; 2) 1709, 4 giugno — Madrid — Priv. di Filippo V di Spagna — Conferma del titolo di Grande di Spagna di seconda classe a Domemco Giudice.
Carte: Grandato di Spagna a membri della famiglia Giudice, 1694-1739.
9.
Notizie varie sulla famiglia Giudice, su assegnazioni di terre, concessioni enfiteutiche ecc. Sec. XII-XVII; Fedi di battesimo della stessa famiglia, 1566-1651. Fascio.
10.
Aggregazione dei duchi di Giovinazzo ai nobili del sedile di Capuana, 1686. Volume.
10bis.
Attestati di fedeltà e buon servizio dei Giudice rilasciati da vicerè ecc. 1619-1672 — Inchiesta sulle memorie pubblicate sotto il nome del defunto duca di Guisa, 1670 — Rapporti e reali dispacci al principe di Cellamare durante il movimento del popolo napoletano e il tentativo del duca di Guisa, 1647-1654, ecc. Volume.
11.
Concessione del titolo di consigliere di cappa e spada e del Consiglio d'Italia a Domenico Giudice, duca di Giovinazzo e relativi atti, in copia, 1682. Volume.
12.
Carica di Gentiluomo di camera in persona di Antonio Giudice, principe di Cellamare, 1684-1703. Volume.
13.
1733, 2 dicembre — Vienna — Priv. di Carlo VI d'Asburgo — Nomina di Francesco Giudice Caracciolo, principe di Cellamare, a Capitano della coorte di cavalieri di grave armatura della Sicilia Citeriore. Pergamena.
14.
Ordine di Santiago. Fascio:
1) Cedole regie per la concessione dell'ordine di Santiago ad Antonio Giudice, principe di Cellamare, ed altre carte relative, 1666; 2) Concessione della Commenda di Avellino dell'Ordine di Santiago ad Antonio Giudice, principe di Cellamare, 1690-1691; 3) Diritti spettanti al detto principe sulla foresta e parco di Avellino e su alcuni luoghi in terra d'Otranto, spettanti alla commenda, 1691-1692.
15.
Patenti di cittadinanza e titoli nobiliari. Fascio.
Pergamene: 1) 1616, 5 dicembre — Napoli — Priv. della R. Camera della Sommaria: Patente di cittadinanza napoletana a Nicolò Giudice; 2) 1634, 20 giugno — Napoli — Priv. della medesima: Patente di cittadinanza napoletana ad Ippolita Palagano, principessa di Cellamare; 3) 1679), 22 maggio — Torino — Priv. del Consiglio della città di Torino — Concessione di cittadinanza torinese a Domenico Giudice, duca di Giovinazzo, principe di Cellamare.
Carte: 4) Cedole regie e disposizioni circa il titolo di cavaliere di Santiago a Nicolò e Domenico Giudice, principe di Cellamare, 1618-1670; 5) Titolo di cavaliere di Santiago e commenda di Avellino a membri della famiglia Giudice, principe di Cellamare, e norme statutarie di detto ordine, 1618-1692; 6) Autorizzazioni per la scelta di un confessore a Nicolò Giudice, principe di Cellamare, quale cavaliere dell'ordine di Santiago, 1618-1670; 7) Cittadinanza napoletana e diritti spettanti ad Ippolita Palagano, principessa di Cellamare, 1633; 8) Memoria a stampa sull'Ordine di Santiago.
16.
Grandato di Spagna e varie per il duca di Giovinazzo. Volume.
Pergamene e carte:
Grandato di Spagna e commenda di Avellino a membri della famiglia Giudice, e diritti ad essa spettanti, 1621-1702, f. l-67.
Per g.: 1718, 8 luglio — Roma — Breve di papa Clemente XI: Condoglianze per la morte del padi·e del duca di Giovinazzo, principe di Cellamare, f. 69-70.
1727, 3 maggio — Bologna — Lettera di Giacomo E. Stuart al duca di Giovinazzo, f. 76.
1701, 9 marzo — Versailles — Lettera di convenevoli di Luigi XIV al duca di Giovinazzo, f. 77-78.
Per g.: 1725, 28 luglio — Roma — Breve di Benedetto XIII: Rallegramenti per la nomina a cardinale di Nicola, fratello del duca di Giovinazzo, f. 82-83.
1715, 11 marzo — Versailles — Lettera di felicitazioni di Luigi XIV al principe di Cellamare per la sua nomina ad ambasciatore in Francia, f. 150-151.
Lettere gratulatorie, dispacci ecc. al duca di Giovinazzo, principe di Cellamare, ambasciatore a Parigi di S. M. Cattolica, 1707-1740.
17.
Corrispondenza originale del duca di Guisa, prigioniero in Gaeta, e disposizioni date al principe di Cellamare per lui e i prigionieri francesi, 1648-1649. Volume.
18.
Opuscoli diversi a stampa commedie, poesie, oratori, ecc., sec. XVIII. Volume.
19.
Relazioni varie, in copia. Volume con indice:
Discorso sopra la corte di Roma e relazione su Roma del 1641; Istruzioni del balì di Valenza, ambasciatore di Francia in Roma, al suo successore; Ricordo ai ministri del Re Cattolico per il conclave nel quale fu creato papa Innocenzo X, 1644.
20.
Relazioni varie su Genova, in copia. Volume:
Relazione di Genova e discorso ai Genovesi circa il Merchesato di Finale, di mons. F. Lomellina; Relazione su Genova, 1597; Lettera dell'ambasciatore genovese presso il re di Spagna a G. Adrea Doria, 1575; Relazione sui rapporti tra Genova e la Spagna, sul dominio di Corsica, ecc.

Amelia Gentile, Renata Orefice, Antonio Saladino e Domenico Rodia,
«Archivio Giudice Caracciolo»,
pagg. 119-121,
in «Archivi Privati — Inventario Sommario»,
Archivio di Stato di Napoli,
Volume Primo, Seconda Edizione,
Roma, 1967.

Contenuti dell'Archivio Giudice di Cellamare

Da #21 a #30

21.
Relazioni diverse, in copia. Volume con indice:
Relazione dell'ambasciatore francese al re di Spagna sul Concilio di Trento; a Pio IV sullo stato di Bari; Relazione di T. Contarini, ambasciatore veneto in Spagna, 1596; di G. Delfino, ambasciatore veneto a Roma, 1598 circa; su Weissemburg, 1599; Discorso di mons. Quetengo sui possibili successori di Paolo V; Relazione sui cardinali al tempo di Clemente VIII; sugli abusi nell'Ordine di Malta; di O. Bon, ambasciatore veneto a Costantinopoli; sullo stato d'Inghilterra, 1600; di F. Contarini, ambasciatore veneto straordinario in Inghilterra, 1610; su tutti i titolati di Spagna, laici ed ecclesiastici, 1581; sulla legazione di Avignone; sulla congiura di Parma, 1612; sul modo di riformare gli stati cattolici; sull'isola di Ventotene, con pianta; sulla gente mandata dal duca di Toscana al duca di Mantova contro il duca di Savoia ecc.; sulla elezione del Generale del Capitolo dei Padri Agostiniani in Roma, 1614, ecc.
22.
Relazioni e sommari, in copia. Volume con indice:
Relazione sulla Germania e l'imperatore Rodolfo; Lettere del card. Carafa a sovrani e principi cattolici per affari da trattarsi col papa, 1555-1556; Sommari dei capitoli di pace tra stati d'Europa, 1510-1559; Relazione sul regno di Scozia al tempo della regina Maria; Relazioni sul regno di Napoli; Lettera del Gran Maestro dell'Ordine di Malta a Pio V· Introiti ed esiti dello Stato di Milano; Idem del Regno di Napoli; Catalogo degli introiti ordinari di Filippo II di Spagna, 1560.
23.
Miscellanea di memorie diverse, in copia. Volume:
Note sul modo di eleggere il nuovo pontefice; Sommario dei capitoli giurati dai cardinali dopo la morte di Clemente VIII; Lettera al duca di Savoia, 1609; Decreto intorno alla precedenza tra le galere di Genova e dell'Ordine di Malta; Relazione per le tratte di grano con lo Stato Pontificio; Capitoli di pace tra Francia e Spagna in Venezia, 1598; Ragioni per cui 1l Marchesato di Finale non deve cadere in mano del re di Spagna; Note sul cardinale Giustiniano; Note per la importazione di telai in Romagna; Note sull'estensione dei sesini in Romagna; Lettera della regina di Francia al principe di Condé, 1614; Ragioni della guerra tra Francia e Savoia, 1600; Ragioni per cui gli Stati Generali d'Olanda non dovrebbero cedere il traffico con le Indie; Lettere della Deputazione di Napoli al Re di Spagna, 1618, ecc.
24.
Miscellanea di memorie diverse, in copia. Volume con indice:
L'armata spagnola e sue aspirazioni verso Trieste; Sui disordini di Francia, 1620; Sommario delle paci stipulate tra il 1510 e il 1559; Informazioni sulle qualità di Pio V; Elezione a Francoforte dell'imperatore Ferdinando II, 1619; Storia della Lega Anseatica; Relazione del padre Mariano, gesuita, sulla riforma della religione in Spagna, ecc.
25.
Miscellanea di copie varie inerenti allo stato dei cardinali, a1 decreti dei pontefici, alle controversie tra cardinali preti e diaconi, ai conclavi, ecc., sec. XVI. Volume con indice.
26.
Miscellanea di memorie diverse, in copia. Volume con indice:
Brevi, istruzioni ecc. dei papi Innocenzo VUI per la spedizione contro i Turchi, Giulio II e Clemente VIII, su vari argomenti; Convenzioni tra il papa, il comune di Perugia e Malatesta Baglioni; Articoli di Clemente VII a Basilio, imperatore di Russia, 1526.
27.
Miscellanea di memorie diverse, in copia. Volume con indice:
Relazione sulla Persia; Rimedi proposti a Paolo V per le inondazioni del Tevere; Note sul Marchesato di Saluzzo; Condizioni della Lega contro i Turchi, 1571; Manifesto del cardinale duca di Mantova e di Monferrato contro i Savoia, 1613; Decreto dei ribelli di Boemia contro i Gesuiti, 1628; Rapporti tra il Duca di Savoia e i Cantoni, 1610; Marcia dei soldati pontifici per il possesso della Valtellina, 1627; Ordini di navigazione per la città di Venezia, 1607; Sommario della pace tra il Re d'Inghilterra, il Re di Spagna e l'arciduca Alberto, 1604; Lettera di Alfonso d'Este duca di Ferrara a Carlo V, 1522, ecc.
28.
Miscellanea di memorie, in copia. Volume:
Repertori di «Bulle diversorum», «Varia diversorum», «Littere et bulle diversorum»; Elenco dei testimoni nel processo sulle virtì1 e miracoli di Pio V; Conclusione dei padri Domenicani di Valladolid e difesa dei Gesuiti, 1602, ecc.
29.
Miscellanea di memorie diverse, in copia. Volume:
Cause dei dissensi tra il duca di Parma e i Barberini; Entrata del duca di Parma nello stato ecclesiastico, 1642; Capitolazioni fatte in Venezia tra il duca di Modena, il Granduca di Toscana e Venezia; Pretese e ragioni della casa d'Este con la Camera Apostolica, 1643; Rapporto del duca della Cornia sulla resa di Castiglione del Lago, 1643; Editti e bandi, a stampa, riguardanti le terre implicate nella guerra di Castro; Giustificazione del cardinale Spada sulla pace trattata tra Sua Santità e il duca di Parma, ecc.
30.
Miscellanea di memorie diverse, in copia. Volume:
Rapporti tra l'ambasciatore di Portogallo e la S. Sede; Avvertimento di Filippo II a don Giovanni d'Austria, 1568; Lettere del re e del principe di Condé durante i disordini di Francia, 1614-1616, e dichiarazioni varie del re e del Parlamento di Francia, 1634; Profezia di Padre Pacifico sul re Ludovico XIII; Dichiarazioni del Re di Francia sulla capacità della reggenza del duca di Orléans, 1642; Risposte francesi al breve del Papa, 1645-1646; Relazione su Jiilich e Kleve da parte di monsignor Bentivoglio, di ritorno dalla sua nunziatura in Fiandra, 1609; Dichiarazione della Dieta, tenuta a Soletta, dei 13 cantoni svizzeri circa una proposta del Nunzio, 1626; Memorie sul principato di Monaco, 1641; Discorso per i cardinali papabili alla morte di Urbano VIII, ecc.

Amelia Gentile, Renata Orefice, Antonio Saladino e Domenico Rodia,
«Archivio Giudice Caracciolo»,
pagg. 122-124,
in «Archivi Privati — Inventario Sommario»,
Archivio di Stato di Napoli,
Volume Primo, Seconda Edizione,
Roma, 1967.

Contenuti dell'Archivio Giudice di Cellamare

Da #31 a #50

31.
Miscellanea di memorie diverse, in copia. Volume:
Capitoli della confraternita della morte presso i Padri di S. Agostino di Genova; Affare del Corriere Maggiore; Notizie sull'ospedale degli Incurabili in Napoli, 1620; Petizioni varie a re e pontefici da parte dei deputati delle piazze della città di Napoli, 1540-1558; Lettera del re di Polonia all'abate Orsi, suo residente in Roma, 1643; Lettera di risposta del cardinale Barberini allo stesso; Voto del Parlamento di Napoli, 1628; Motivi della lotta tra Mantova e Monferrato; L'avvocato fiscale pel disordine dei cambi e cattiva moneta in Italia; Stampati vari, 1623-1643; Lettera di Filippo II al Papa sulla prigionia di D. Carlos, ecc.
32.
Miscellanea di memorie diverse, in copia. Volume:
Memorie di A. de Cardona sui servigi prestati in Napoli; Annullamento del matrimonio del duca d'Orléans con Margherita di Lorena, da parte del Parlamento francese, 1634.; Notizie sul campo di Breda, 1624; Relazione del duca di Rohan sulla Germania e i Grigioni, 1633; Note sul manifesto del duca di Savoia, 1615; Stampati sulla moneta spagnuola, 1638; Uffici esistenti nel regno di Napoli; Per l'entrata in Napoli della regina d'Ungheria, 1630; Relazione sulla repubblica di Genova; Relazioni sui rapporti tra Savoia, Genova e Spagna, di Ferdinando d'Austria, card. Infante, 1634; Colpe di Paolo Fieschi, ecc.
33.
Miscellanea di memorie diverse, in copia. Volume:
Notizie varie su Paolo IV e rapporti col cardinale Carafa; Storia dei servigi prestati dai duchi di Maddaloni alla casa d'Aragona ed alla casa d'Austria; Sulla congiura d'Inghilterra, 1606; Istruzioni al vicerè di Napoli, duca d'Alcalà, 1559; I deputati di Napoli contro la nuova gabella, 1564; Relazioni del card. Moroni sui negozi del Concilio tridentino; Istruzioni sul R. Lagno, strade e piazze fuori Napoli, 1469-1553; Sommario delle entrate della R. Corte del Regno di Napoli dell'a. 1590; Ragionamenti di Carlo V a Filippo II circa il governo dei suoi stati, ecc.
34.
Miscellanea di memorie diverse, in copia. Volume:
Avvenimenti di Lerida, 1647; Orazione funebre di R. Calderon, 1621; Dei due Parlamenti tenuti dal re d'Inghilterra, 1614; Stampati vari sugli avvenimenti in Europa dal 1622 al 1636; Sullo stato del regno di Spagna dopo il 1621; ecc.
35.
Discorsi politici di L. Maretti, gentiluomo senese. Parte III, in copia. Volume.
36.
Legazione del cardinale Aldobrandini presso Enrico IV di Francia per l'accordo sul Marchesato di Saluzzo col duca di Savoia, in copia, 1600. Volume.
37.
Libro della nobiltà di Genova, in copia, sec. XVII. Volume.
38.
«Croniche antiche, di Napoli, di Bartolo Caracciolo detto Carafa», in copia. Volume.
39.
Testamento di Scipione Porzio, 1619, in copia; Bilanci e stato della città di Napoli, 1619-1620. Volume.
40.
Giornali del duca di Monteleone; Annali di Matteo Spinelli da Giovinazzo. Volume.
41.
«Aviso de Parnaso sobre la pobreza de Venezia y Saboya», 1618; «Discorso sopra la Monarchia», di Tommaso Campanella (Stilo, 1598), in copia. Volume.
42.
Storia di Francia nel tempo dell'ambasciata del duca di Giovinazzo, scritta da lui stesso. Volume.
43.
Relazioni varie, in copia. Volume:
Relazioni tra Turchia e Persia, 1553; Sommario sull'ordine dell'Ospedale di S. Giovanni Gerosolimitano di Malta; Relazione sul regno di Polonia; Relazione di G. Michele ambasciatore in Inghliterra, 1557; Commenti sul regno di Francia di M. Soriano, ambasciatore veneto presso quella corte, 1561; Relazione di A. Soriano, ambasciatore veneto in Roma, 1535; Storia del regno di Cipro; Altra relazione di un ambasciatore veneto presso il re di Francia sec. XVI.
44.
Relazioni varie, in copia. Volume:
Relazione di Nicolò Tiepolo al Senato di Venezia circa gli accordi tra Clemente VII e Carlo V; Commentari sulla Francia e la religione dal 1556; Relazione sulla Dalmazia; Sommario della relazione sull'ambasceria in Franeia di G. Cappello; Relazione di M. Cavallo, ambasciatore presso l'imperatore Carlo V, 1551; Relazione di M. Foscari, ambasciatore presso la repubblica di Firenze; Relazione sulla Savoia, ecc.
45.
Norme pel Conclave per la elezione dei papi, in copia. Volume.
46.
Fatti tragici successi nella città e regno di Napoli, di Ascanio e Silvio Colonna, sec. XVII. Volume.
47.
Descrizione di Parigi, di Celestino Guicciardini 1678. Relazione sull'Inghilterra e sulla Francia, 1677. Volume.
48.
Relazioni varie, in copia. Volume con indice:
Relazioni sulla corte di Roma, di G. Giustiniani, ambasciatore di Venezia; altra di F. Merli, ambasciatore del duca di Mantova; altra di G. Pesaro, Procuratore di S. Marco al tempo di Alessandro VII.
49.
«Scritture toccanti al Regno di Sicilia», in copia, Tomo I, dal sec. XII al XV. Volume con indice.
50.
Idem, Tomo II, dal sec. XV al XVI. Volume con indice.

Amelia Gentile, Renata Orefice, Antonio Saladino e Domenico Rodia,
«Archivio Giudice Caracciolo»,
pagg. 124-126,
in «Archivi Privati — Inventario Sommario»,
Archivio di Stato di Napoli,
Volume Primo, Seconda Edizione,
Roma, 1967.

Contenuti dell'Archivio Giudice di Cellamare

Da #51 a #80

51.
«Scritture toccanti alli regni di Francia e d'Inghilterra» dal sec. XIII al XVI, in copia. Volume.
52.
«Diario di Antonio di Pietro, delle guerre e altro succeduto in Roma dall'anno 1404 all'anno 1417». Volume.
53.
Memorie diverse, in copia. Volume con indice:
«Scritture diverse sopra l'ambasciatore di Portogallo in Roma», sec. XVII; «Exequatur preteso dagli Spagnoli nel Regno di Napoli», sec. XVII; «Discolpe dell'ambasciatore di Francia in Roma per le imputazioni havute nel conclave di Innocenzo X»; «Ragionamento di Filippo II al figlio negli ultimi giorni della sua vita»; Discorso sulla costituzione di Urbano VIII circa la residenza dei vescovi; Discorso dell'ambasciatore di Spagna in Venezia sui motivi di guerra dell'anno 1636; Vita di Francesco Maria II della Rovere, ecc.
54.
Libro di poesie varie di B. L. de Argensola, canonico di Saragozza. Volume.
55.
Cronica della fondazione e guerra di Pisa. Volume.
56.
Scritture varie. Volume con indice:
«Italiae exarcatus», di G. V alla; Giuramento e professione dei Sommi Pontefici, preso dagli antichi libri della Chiesa; Varietà della creazione del Papa, origine dei cardinali e vescovi, potestà del papa, ecc.
57.
Relazione sulla Francia diretta alla Repubblica di Venezia dal suo ambasciatore; Relazione di Ginevra, di A. Cardonio, 1535-1625. Volume.
58.
Cronaca del re Enrico IV di Spagna, del suo cappellano H. de Castillo. Volume.
59.
Memorie varie, in copia. Volume:
Tensione tra Savoia e Spagna e lettera del cardinale Maurizio di Savoia sul presidio spagnolo in Nizza, 1641; Difesa del conte-duca di Olivares e cause della sua disgrazia.
60.
Allegazioni a stampa su l'acquisto dei beni degli ecclesiastici, sull'arrendamento dei sali di Puglia, ecc. 1733-1753. Volume.
61.
E. Marchese: «De origine nobilium aggregatorum in sedilibus Neapolis». Volume.
62.
Relazioni dall'Inghilterra, in copia. Volume con indice.
63.
Memorie varie concernenti il Portogallo e suoi rapporti con la Spagna e 1a S. Sede. Volume.
64.
Copie di concessioni e lettere papali riguardanti il Portogallo, sec. XIII-XVI. Volume con indice.
65.
Istruzioni e relazioni varie, in copia. Volume:
Istruzioni del Conte duca d'Olivares all'ambasciatore cattolico presso il Pontefice; Risposta di G. Luca Durazzo, ambasciatore genovese in Francia, 1658; Dichiarazione di Luigi XIV contro il principe di Condé, 1652; Risposta al breve del papa da parte del gran cancelliere del regno di Francia, 1645; Discorso tra Mazarino e il nunzio apostolico circa la escarcerazione del cardinale di Retz; Il Parlamento francese contro il principe di Condé, 1654.
66.
«Ristretto delli dominii e forze, entrate e spese della Chiesa et delli Principi Potentati d'Italia con li uffici che dispensa il papa, con loro dignità et rendite del stato del regno di Napoli», in copia. Volume.
67.
Relazione del conte d'Olivares sul suo viceregno in Sicilia dal 1592 al 1596, a stampa. Palermo, 1685. Volume.
68.
Relazioni varie, in copia. Volume con indice: Discorso sulla morte di Henrico di V alois, 1589; Memoria sul Perù, 1596; Relazioni varie su sovrani spagnoli, 1522-1599.
69.
Memoriale, lettere e note sui raporti tra Spagna e Genova. Volume.
70.
Miscellanea di relazioni varie, in copia. Volume con indice:
Atti del Parlamento di Parigi contro la Corte di Roma, 1688; Lettera del Re di Francia al cardinale d'Estrées, 1688; Innocenza XI al Re di Francia per avere questi accolto Giacomo d'Inghilterra, 1689; Lista delle truppe alemanne che dovono militare sul Reno, 1689; Ordinanza del Re di Francia nella guerra contro Spagna, 1689; ecc.
71.
Relazioni varie, in copia. Volume:
Relazione sul Monferrato; Considerazioni sull'appannaggio del principe Filiberto di Savoia; Memoria su Venezia e Savoia; Relazione sui rapporti tra Spagna e Savoia; Memorie sul matrimonio del Duca di Savoia in Portogallo.
72.
Notizie in copia, riguardanti la Lombardia. Volume:
Bolle, lettere, statuti, ecc., di papi e sovrani 1217-1593.
73.
Relazioni, in copia, da Venezia, del cardinale della Cueva, conte di Bedmar, ambasciatore di Filippo III di Spagna. Volume.
74.
Cronache aragonesi a stampa Valenza, 1524.. Volume.
75.
Censura dei candidati al regno di Polonia. Volume.
76.
Miscellanea, in copia. Volume:
Nullità della rinunzia di M. Teresa regina di Francia alla corona e agli stati di Filippo IV di Spagna, suo padre; Note sulla guerra dei francesi in Fiandra; Dissertazione sulla successione del ducato di Brabante.
77.
Atti, in copia, della legazione del messo apostolico presso Alfonso d'Aragona, 1425. Volume.
78.
Miscellanea di atti diversi. Volume:
Lettere ed atti riguardanti i confini tra Modena e Bologna, con piante delle strade, contadi, ecc, sec. XIII-XVIII; «Scritture toccanti il ducato di Ferrara circa l'anno 1608».
79.
Lettere e relazioni in copia, concernenti Ferrara e la questione dell'incanalamento delle acque del Po, con piante della zona, 1522-1610. Volume.
80.
Relazioni diverse, in copia. Volume:
Relazione sulla Dalmazia; su Candia, del governator generale veneto; sul regno di Persia; sui negozi con la Svizzera e i Grigioni; sull'impresa in Africa del Re di Portogallo, 1578; Difesa di Dionisio dei Servi di Dio, poi cardinale di S. Marcello, 1539; ecc.

Amelia Gentile, Renata Orefice, Antonio Saladino e Domenico Rodia,
«Archivio Giudice Caracciolo»,
pagg. 126-129,
in «Archivi Privati — Inventario Sommario»,
Archivio di Stato di Napoli,
Volume Primo, Seconda Edizione,
Roma, 1967.

Contenuti dell'Archivio Giudice di Cellamare

Da #81 a #85

81.
«L'Araldo veneto» di Giulio Cesare de Beatiano, a stampa Venezia, 1680. Volume.
82.
Miscellanea di stampati, 1599-1643. Volume.
83.
Miscellanea. Volume:
«Compendio delli casi più degni e memorandi occorsi nelli pontificati da Gregorio XIII a Clemente IX».
84.
Privilegi, istrumenti, convenzioni, capitoli matrimoniali della famiglia Giudice. Fascio:
  1. - Capitoli matrimoniali di Ippolita Palagano e Nicolò Giudice per not. G. B. di Bologna di Napoli (1623), e atti relativi (1626-1677).
  2. - Copia del testamento di Lucrezia Montenegro di Napoli, vedova di Giulio Cesare Pappacoda (1637) e quietanze degli eredi a divisione ultimata.
  3. - Volume di pergamene e carte: l) Capitoli matrimoniali, in copia: tra Carlo Pignatelli duca di Bisaccia e Cornelia Giudice (1644); 2) Perg., 1645, 5 luglio — Saragozza — Priv. di Filippo IV — Assenso alla rinuncia di Cornelia Giudice a tutti i diritti sui beni paterni; 3) Perg.: 1645, 14 ottobre — Napoli — Priv. del vicerè Ammiraglio di Castiglia — Esecutoria del priv. precedente; 4-7) Capitoli matrimoniali di Chiara Giudice col principe Carlo Pignatelli, duca di Bisaccia ecc. (1651-1673); pagamenti della dote di Cornelia.
  4. - Capitoli matrimoniali di Domenico Giudice e Costanza Pappacoda (1653).
  5. - Preambolo per l'eredità di Nicolò Giudice, morto ab intestato (1672-1673).
  6. - Capitoli matrimoniali di Antonio Giudice principe di Cellamare e Anna Camilla Borghese, vedova di Francesco Pico della Mirandola (1694); Ragguaglio dei luoghi di Monti costituenti la dote di A. C. Borghese e la sua rinuncia ad ogni diritto sul patrimonio di casa Borghese (1685); Capitoli matrimoniolai di A. C. Borghese e F. Pico della Mirandola (1684); Primogenitura della famiglia Borghese, principe di Sulmona, concessa da Paolo V (1615).
  7. - Convenzione tra il duca di Giovinazzo e il cardinale suo fratello (1707).
  8. - Atti di preambolo per i beni di Antonio Giudice duca di Giovinazzo, morto ab intestato, a favore della figlia Costanza Eleonora (1733-1738); Esecutoria del vicerè duca di Medina Coeli del 5 dicembre 1696, allo istrumento di costituzione del maggiorato Giudice, in copia.
  9. - Testamento di Costanza Eleonora Giudice (1735).
  10. - Inventario dei beni formanti l'eredità del cardinale Nicolò Giudice e carte relative.
85.
Beni patrimoniali dei Giudice. Fascio:
  1. - Pergamene: 1645, 20 novembre, XIV — Napoli — Istr. per not. Domenico de Masi di Napoli — Vendita di una casa in Giovinazzo da parte di N. A. Vernice a Nicolò Giudice; 164.6, 21 aprile, XIV — Napoli — Istr. per not. Domenico de Masi — Vendita di due forni e diritti annessi in Terlizzi da parte di C. Ildaris di Bitonto e E. Gentile a favore di Nicolò Giudice; 1646, 21 aprile, XIV — Napoli — Istr. per not. Domenico de Masi — Vendita di censo sulle terze di Terlizzi da parte di Eleonora Gentile e del marito di lei C. Ildaris a favore di Nicolò Giudice; 1646, 21 aprile, XIV — Napoli — Istr. per not. Domenico de Masi — Crediti di Nicolò Giudice verso E. Gentile e C. Ildaris.
  2. - Carte concernenti beni e censi posseduti in Giovinazzo dai Giudice (sec. XVI-XIX).
  3. - Allegazioni e carte varie riguardanti mulini, forni, diritti, ecc. della famiglia Giudice in Terlizzi (sec. XVII-XIX).
  4. - Rivele dei beni e delle rendite in Giovinazzo, Terlizzi e Cellamare del maggiorato Giudice (sec. XVII-XIX).
  5. - Liquidazione dei beni feudali e burgensatici appartenenti ai Giudice in Terlizzi (sec. XVII-XVIII).
  6. - Interessi fiscali di casa Giudice con l'università di Terlizzi, in copia, e istrumenti d'acquisto (sec. XVII-XVIII).
  7. - Atti per la causa tra l'università di Terlizzi, i suoi creditori istrumentari e il Capitolo della città di Corato (1737-1804).
  8. - Platea dei beni posseduti in Terlizzi dalla principessa di Villa, Maria Eleonora Caracciolo Giudice, con piante e disegni (1787).
  9. - Relazioni sui computi dell'amministrazione dei beni del maggiorato Giudice in Terlizzi (1787-1793) e atti di sequestro dei beni di M. Loy di Terlizzi (1796).
  10. - Descrizione del palazzo dei Giudice in Giovinazzo (1797).
  11. - Apprezzo delle case appartenenti, in Terlizzi e Giovinazzo, a F. Giudice Caracciolo duca del Gesso (1809).
  12. - Apprezzo di alcune terre e di un'osteria in Terlizzi appartenenti al duca del Gesso.
  13. - Nota di tutti i benefici semplici esistenti nella città di Giovinazzo.
  14. - Causa tra il capitolo di Giovinazzo e il duca del Gesso e censi dovuti al detto capitolo.
  15. - Piante del palazzo Giudice in Giovinazzo.

Amelia Gentile, Renata Orefice, Antonio Saladino e Domenico Rodia,
«Archivio Giudice Caracciolo»,
pagg. 129-131,
in «Archivi Privati — Inventario Sommario»,
Archivio di Stato di Napoli,
Volume Primo, Seconda Edizione,
Roma, 1967.

Contenuti dell'Archivio Giudice di Cellamare

Da #86 a #87

86.
Carte attinenti ai beni posseduti dai Giudice. Fascio:
  1. - Testamento di Antonio Spinola (1615); Estratti dai cartulari della Casa di S. Giorgio in Genova, rapporti dei Giudice con la stessa e liquidazione degli interessi relativi (sec. XVI -XIX); Corrispondenza per contratti e crediti del duca del Gesso (1787-1829).
  2. - Notizie varie sulle terre di Rojo e sulle chiese di S. Nicola di Bari e S. Sebastiano del Rojo (1649-1863); Maggiorato Giudice in Roma (1811-1839).
  3. - Libro di entrata e uscita dei capitoli ecc. della eredità della fu duchessa Costanza Eleonora Giudice (1770).
  4. - Bilancio dei frutti dei monti spettanti al maggiorato Giudice (1770-1776).
  5. - Separazione delle gemme e degli argenti fidecommessi di casa Giudice, spettanti al maggiorato di detta casa (1774-1790); Nomina di un cantore del beneficio di casa Giudice nella cattedrale di Velletri.
  6. - Luoghi dei Monti una volta spettanti alla principessa A. Camilla Borghese (1777).
  7. - Dare e avere dell'amministratore di casa Giudice per l'eredità di M. Eleonora Giudice, principessa di Villa (1797).
  8. - Rapporti sui beni e rendite del principe di Cellamare (1801-1840).
  9. - Terreni e beni appartenenti al maggiorato Giudice in Terracina e Roma (1823-1833).
  10. - Questione tra Lattanzi e Cicconetti per la vendita di una casa in Roma da parte del principe di Cellamare (1839-1840).
87.
Istrumenti e carte riguardanti la terra di Cellamare. Fascio:
  1. - Assensi regi e istrumenti di compera della terra di Cellamare. Pergamene:
    1) 1630, 9 marzo — Napoli — Priv. del vicerè duca d'Alcalà — Assenso alla vendita della terra di Cellamare avvenuta per ordine del Sacro Regio Consiglio a favore di Ippolita Palagano.
    2) 1630, 13 settembre, XIII — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Assicurazione prestata dai vassalli della terra di Cellamare ad Ippolita Palagano.
    3) 1631, 25 gennaio, XIV — Napoli — Istr. per not. Giov. Battista di Bologna, di Napoli — Cessione della terra di Cellamare da parte di Ippolita Palagano al marito Nicolò Giudice, e atti inerenti all'acquisto di detta terra da parte della detta Ippolita, da Eleonora Caracciolo nell'anno 1630.
    4·) 1631, 5 marzo — Napoli — Priv. del vicerè duca d'Alcalà — Assenso alla vendita della terra di Cellamare da parte di Ippolita Palagano al marito Nicolò Giudice.
    5) 1631, 22 settembre — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Presa di possesso della terra di Cellamare da parte di Nicolò Giudice.
    6) 1631, 26 dicembre . Madrid — Priv. di Filippo IV — Concessione del titolo di principe di Cellamare a Nicolò Giudice. Sigillo pendente.
    7) 1632, 30 aprile — Napoli — Priv. del vicerè conte di Monterey — Esecutoria del priv. precedente. Sigillo pendente.
    8) 1787, 24 luglio — Napoli — Priv. di Ferdinando IV di Borbone — Assenso alla vendita della terra di Cellamare da parte di Giovanni Ventapane al duca del Gesso. Sigillo pendente.
  2. - Istrumenti di costituzioni di censi su beni nella terra di Cellamare. Volume:
    Pergamene:
    1) 1649, 11 ottobre, II — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Costituzione di censo su due vigne da parte di Donato de Imperio a favore del principe di Cellamare.
    2) 1649, 10 ottobre, II — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una casa da parte di Francesco de Paulo di Mariano, a favore del principe di Cellamare.
    3) 1649, 10 ottobre, II — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una terra arbustata da parte di Nicola Geronimo di
    Capurso a favore del principe di Cellamare.
    4) 1649, 10 ottobre, II — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una terra da parte di Giuseppe Daniele a favore del
    principe di Cellamare.
    5) 1649, 11 ottobre, II — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una terra arbustata da parte di Angelo Siccamenna
    a favore del principe di Cellamare.
    6) 1649, 10 ottobre, II — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una vigna in Capurso da parte di Cesare de Villania
    di Cellamare, a favore del principe di Cellamare.
    7) 1649, 10 ottobre, II — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una terra arbustata da parte di Francesco di Domenico de Luise di Cellamare verso il principe di Cellamare.
    8) 1649, 11 ottobre, II — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su due vigne da parte di Vito de Luisa a favore del
    principe di Cellamare.
    9) 1649, 1 giugno, II — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una vigna e una terra arbustata da parte di Fiore de Petruzzo di Cellamare a favm:e del principe di Cellamare.
    lO) 1649, 10 ottobre, II — Cellamare — Istr. per notar Boezio Romanello di Capurso — Censo su una terra arbustata da parte di Zenobia Grasso, moglie di Pietro di Mariano, a favore del principe di Cellamare.
    ll) 1649, 11 ottobre, II — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una terra arbustata da parte di Nicola de Gennariello di Cellamare a favore del principe di Cellamare.
    12) 1649, 10 otobre, II — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una casa e una vigna da parte di Stefano de Mariano a favore del principe di Cellamare.
    13) 1649, 11 ottobre, II — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una terra arbustata in Capurso da parte di Leonardo Cardane a favore del principe di Cellamare.
    14) 1649, 10 ottobre, II — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una terra arbustata da parte di Nicola de Mariano
    di Cellamare a favore del principe di Cellamare.
    15) 1649, 11 ottobre, II — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una vigna in Capurso da parte di Francesco de Turo
    di Cellamare a favore del principe di Cellamare.
    16) 164.9, 10 ottobre, II — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su alcune terre arbustate da parte di Giovanni di Petruzzo a favore del principe di Cellamare.
    17) 1649, 10 ottobre, II — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una terra arbustata da parte di Leonardo de Torna e della madre Caterina Santoro, vedova di Paolo di Sangeronimo di Capurso, a favore del principe di Cellamare.
    18) 1649, 10 ottobre, II — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una vigna da parte di Sebastiano de Saria a favore
    del principe di Cellamare.
    19) 1649, 10 ottobre, II — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una terra arbustata da parte di Nicola Angelo di
    Mariano di Cellamare a favore del principe di Cellamare.
    20) 1649, 1 giugno, II — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una casa e una terra arbustata da parte di Sebastiano de Scipio di Cellamare a favore del principe di Cellamare.
    21) 1649, 10 ottobre, II — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una vigna da parte di Giovanni de Luisa a favore
    del principe di Cellamare.
    22) 1649, 10 ottobre, II — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una vigna in Capurso da parte di Pietro de Mariano di Cellamare a favore del principe di Cellamare.
    23) 1649, 1 giugno, II — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su un frutteto e una vigna da parte di Leonardo Pascalicchio a favore del princ di Cellamare.
    24) 1649, 10 ottobre, II — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una vigna da parte di Nicola Francesco di Bernardino Mazzoccullo a favore del principe di Cellamare.
    25) 1649, 10 ottobre, II — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una terra arbustata da parte di Leonardo di Bernardino Nardullo a favore del principe di Cellamare.
    Carte:
    26-33) Istrumenti originali e in copia della stessa natura dei precedenti (1652-1668).
    Pergamene:
    34) 1668, 28 giugno, VI — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una terra da parte di Giovanni della Manna di Noia a favore del duca di Giovinazzo.
    35) 1668, 28 giugno, VI — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una terra da parte di Vito di Pietro di Mariano di
    CellamaTe a favore del duca di Giovinazzo.
    36) 1668, 28 giugno, VI — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una terra da parte di Domenico Cardascio di Cellamare a favore del duca di Giovinazzo.
    37) 1668, 28 giugno, VI — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una terra da parte di Nicola Francesco di Angelillo Mazzocculo di Cellamare a favore del duca di Giovinazzo.
    38) 1668, 28 giugno, VI — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una terra da parte di Leonardo Antonio de Montrone
    di Cellamare a favore del duca di Giovinazzo.
    39) 1668, 28 giugno, VI — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una terra da parte di Leonardo Antonio di Stefano
    Mariano di Cellamare a favore del duca di Giovinazzo.
    40) 1668, 28 giugno, VI — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una terra da parte di Giovanni Antonio de Luiso
    di Cellamare a favore del duca di Giovinazzo.
    41) 1668, 28 giugno, VI — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una terra da parte di Vito Paolo de Mariano di
    Cellamare a favore del duca di Giovinazzo.
    42) 1668, 28 giugno, VI — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una terra da parte di Antonio Cardascio di Cellamare a favore del duca di Giovinazzo.
    43) 1668, 28 giugno, VI — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una terra da parte di Francesco Cardascio di Cellamare a favore del duca di Giovinazzo.
    44) 1668, 28 giugno, VI — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una terra da parte di Donato de Veglia di Cellamare a favore del duca di Giovinazzo.
    45) 1668, 28 giugno, VI — Cellamare — Istr. per not. Boezio Romanello di Capurso — Censo su una terra da parte di Giovanni Paolo della Macchia di Cellamare a favore del duca di Giovinazzo.
  3. - Carte diverse. Fascio:
    1) Acquisto della terra di Cellamare da parte di Ippolita Palagano moglie di Nicolò Giudice nell'anno 1630, in copia.
    2) Platea dei beni posseduti dai cittadini di Cellamare (1650).
    3) Terra di Cellamare, catasto e rivele; vendita di detta terra da parte della R. Corte a G. Ventapane (1789); provvisioni della R. Camera della Sommaria pei cittadini di Cellamare, a richiesta di G. Ventapane (1784).
    4) Ordine agli amministratori dell'università di Cellamare per gli effetti del maggiorato Giudice, si ti in Cellamare (1786); censi feudali e burgensatici in Cellamare, che si corrispondevano alla famiglia Giudice.
    5) Presa di possesso del feudo di Cellamare in beneficio del duca del Gesso (1787).
    6) Causa tra l'università di Cellamare e la principessa di Villa (1788).
    7) Atti tra il duca del Gesso Francesco Giudice Caracciolo contro Pompeo Bonazzi (1815-1817).
    8) Fondi ceduti a Giuseppe Caracciolo di Cellamare sull'eredità del duca del Gesso, e pianta dei fondi appartenenti in detta terra alla famiglia Giudice (1823).
    9) Vendita di terreni in Cellamare da parte del principe di Cellamare, e apprezzi vari (1820-1838).
    10) Memorie per una strada da costruirsi in Cellamare (1839).

Amelia Gentile, Renata Orefice, Antonio Saladino e Domenico Rodia,
«Archivio Giudice Caracciolo»,
pagg. 131-136,
in «Archivi Privati — Inventario Sommario»,
Archivio di Stato di Napoli,
Volume Primo, Seconda Edizione,
Roma, 1967.

Contenuti dell'Archivio Giudice di Cellamare

#88

88.
Atti diversi. Cassetta.
Pergamene:
  1. - 1412, 22 febbraio, V. Napoli — Priv. di Ladislao di Durazzo — Concessione a Giacomo de Rao di separare il casale di Avetrana, di cui è signore, dalla città di Oria, per le contribuzioni fiscali.
  2. - 1445, 16 aprile, VIII . Napoli — Istr. per not. Antonello de Amato di Napoli — Capitoli matrimoniali tra Giovanni de Pintorello di S. Paolo (Napoli) e Margherita Esposito, dell'ospedale della SS. Annunziata di Napoli.
  3. - 1518, 2 maggio, VI — Capua — Lettera del vescovo di Cariati — Esecutoria alla bolla di Leone X, inserita: 1517 (= 1518) 4 febbraio — Roma — Conferimento in commenda a Giulio dei Medici, cardinale di S. Lorenzo in Damaso, del priorato di S. Fortunato di Vallelucida dell'ordine di S. Benedetto, in diocesi di Benevento.
  4. - 1518, 31 maggio, VI — Roma — Bolla del vescovo di Ascoli, auditor causarum — Esecutoria del breve di Leone X, inserito: 1518, 29 maggio — Roma — Possesso del priorato del monastero di S. Fortunato di Vallelucida da parte di Giulio dei Medici, card. di S. Lorenzo in Damaso.
  5. - 15(18), 4 luglio — Roma — Bolla di Leone X — Comunicazione ai Vicari generali degli arcivescovi di Napoli e Benevento della bolla inserita: 1518, 4 luglio — Roma — Concessione, ad Alfonso de Guevara ed ai suoi eredi e successori primogeniti, del diritto di patronato sul priorato di S. Fortunato della diocesi di Benevento. Sigillo pendente.
  6. - 1518, 3 luglio, VI — Roma — Bolla del vescovo di Todi — Esecutoria della bolla di Leone X, inserita: 1517, 1 novembre — Roma — Concessione di alcuni benefici ecclesiastici ad Antonio de Preta, chierico di Capua. Sigillo in cera, pendente.
  7. - 1521, 15 settembre — Gand — Priv. di Carlo V — Conferma del possesso di Avetrana in terra d'Otranto e di Bracigliano in Principato Citra a Mario Pagano di Napoli.
  8. - 1525, 1 settembre, XIV — Napoli — Istr. per not. apostolico Giovanni de Ylario — Nomina di procuratore da parte di Giovanni de Guevara vescovo di S. Agata, per la presa di possesso del vescovato.
  9. - 1529, 12 aprile, II — Napoli — Istr. per not. Giov. Matteo Castaldo di Napoli — Affitto del feudo di S. Maria de Galaso in Terra d'Otranto, da parte dell'abate del monastero omonimo, a Lucio Palagano di Napoli.
  10. - 1529, 9 luglio — Napoli — Priv. del gran camerario Alfonso d'Avalos — Concessione dei vassalli del casale di Paolisi e del territorio di Arpaia con le prestazioni da essi prima dovute alle terre di Airola e Rotondi, ad Alfonso de Guevara ed ai suoi eredi.
  11. - 1529, 9 novembre, III — Napoli — Istr. per not. Giov. Matteo Castaldo di Napoli — Ratifica di Maria Sanseverino di Napoli, moglie di Cesare de Ruggero, alla vendita da lui fatta a Lucio Palagano di Napoli di un oliveto con trappeto in Bitonto e di una casa in Bari.
  12. - 1534, 16 giugno, VII — Napoli — Istr. per not. Nicola de Fabrizi di Trani — Nomina di procuratore da parte di Corrado di Noja, in persona di Giov. Antonio Palagano di Trani.
  13. - 1549, 8 maggio, VII — Roma . Priv. del card. Alessandro Farnese vicecancelliere di S. R. C. — Concessione del priorato di S. Fortunato della diocesi di Benevento a Cesare Villano di Napoli.
  14. - 1550, 22 gennaio, VIII — …… — Istr. per not. Gennaro Conte di Brindisi — Dichiarazione concernente i beni del capitano del castello di S. Vito.
  15. - 1551, 5 dicembre, IX — Roma . Lettera di Prospero di S. Croce giudice della Camera Apostolica — Esecuzione dei provvedimenti a favore del canonico Francesco Giacomo Palagano di Canosa contro le molestie infertegli da Antonio de Pennis.
  16. - 1561, 8 febbraio, IV — Napoli — Bolla dell'arciprete di Rotondi e Paolisi Pietro Angelo Moscatello — Presa di possesso del beneficio della chiesa di S. Tommaso di Paolisi da parte di Giovanni Calcagnuso di Ostuni.
  17. - 1561, 14 aprile, IV — Gesualdo — Istr. per not. Giov. Andrea Fasano di Torella — Donazione di una vigna in Guardia Lombarda da parte di Angelella de Bartolomeo di quella terra a Isabella Ferrella contessa di Conza.
  18. - 1589, 29 agosto, II — S. Cipriano — Istr. per not. Galeazzo Maffeo di Torrecuso — Assecuratio dei vassalli di S. Croce a Giulio Gesualdo, in esecuzione di priv. del vicerè conte di Miranda, inserito: 1589, 7 agosto — Napoli — Concessione a Giulio Gesualdo della detta assecuratio.
  19. - 1589, 29 agosto, II — S. Cipriano — Duplicato del precedente.
  20. - 1646, 15 ottobre — Roma — Bolla di Innocenzo X — Dispensa dall'impedimento di consanguineità nel matrimonio da contrarsi tra Francesco Cantarella e Antonina Calvagno di Catania. Sigillo plumbeo pendente.
  21. - (1647), 6 luglio — Roma — Lettera del penitenziere di Innocenzo X — Ordine al vescovo di Brindisi di assolvere la badessa del monastero di S. Benedetto di Brindisi per avere introdotto estranei entro le mura del convento.
  22. - 1647, 29 settembre, I — Reggio — Istr. per not. Domenico Brando di Reggio — Procura di Francesco Genovese di Reggio in persona di Giovanni Andrea Garsia.
  23. - 1647, 15 ottobre — Roma — Lettera del penitenziere di Innocenzo X — Revoca di scomunica a favore di Francesco de Aurelia, Donato Solimena e Donato Galisone.
  24. - 1647, 15 ottobre — Roma — Lettera del penitenziere di Innocenzo X — Ordine di provvedere secondo giustizia a favore di Giovanni Cianes chierico e Francesco suo fratello, accusati di omicidio e fuga.
  25. - 1647 (= 1648), 5 febbraio — Roma — Bolla di Innocenzo X — Dispensa matrimoniale a Vito Stramundo e Vittoria Lucido di Catania. Sigillo plumbeo pendente.
  26. - (1648), 21 febbraio — Roma — Lettera, del penitenziere di Innocenzo X — Dispensa matrimoniale ai latori della lettera, dei quali non è indicato il nome.
  27. - 1649, 28 febbraio — Roma — Lettera del protonotario apostolico Prospero Caffarello — Monitorio per proteggere i beni di Antonio Cannavale.
  28. - 1690, 17 aprile — Roma — Bolla di Alessandro VIII — Concessione dei benefici della chiesa di S. Maria delle Fosse, alias S. Maria della Valle di Giosafat, di S. Adriano e dei SS. Demetrio e Adriano della diocesi di Rossano, S. Maria di Camigliano pure di Rossano e dei monasteri o abbazie di S. Lorenzo di Ceprano dell'ordine benedettino o di altro ordine, a favore di Francesco Giudice card. prete del titolo di S. Maria del Popolo. Sigillo plumbeo pendente.
  29. - 1690, 17 aprile — Roma — Bolla di Alessandro VIII — Esecutoria alla bolla di cui sopra. Sigillo pendente.
  30. - 1700, 5 luglio, VIII — Roma — Sentenza interlocutoria dell'uditore di Sacra Rota, Giuseppe Molines — Ordine al vescovo di Aversa di ricevere gli atti della causa vertente tra il vescovo di Capua e l'abba te di Montecassino per l'amministrazione delle chiese di S. Martino ad !udaicam, S. Angelo ad Teodiscos e S. Rufo in Capua. Sigillo pendente.
  31. - 1700, 5 luglio, VIII — Roma — Sentenza interlocutoria dell'uditore di S. Rota — Proroga concessa per la causa di cui sopra. Sigillo pendente.
  32. - 1700, 10 dicembre, VIII — Roma — Sentenza interlocutoria dell'uditore di S. Rota — Proroga concessa per la causa di cui sopra. Sigillo pendente.
  33. - 1703, 5 settembre, XI — Roma — Sentenza interlocutoria dell'uditore di S. Rota — Proroga concessa per la causa di cui sopra. Sigillo pendente.
  34. - 1703, 26 ottobre, XI — Roma — Sentenza interlocutoria dell'uditore di S. Rota — Proroga della causa di cui sopra. Sigillo pendente.
  35. - 1724, 10 giugno — Roma — Bolla di Benedetto XIII — Nomina di Francesco Giudice, già vescovo di Tuscolo (Frascati) a vescovo di Ostia e Velletri. Sigillo pendente.
  36. - 1725, 23 luglio — Roma — Bolla di Benedetto XIII — Concessione della chiesa di S. Maria ad M artyres di Roma, con tutti i diritti e le pertinenze, al cardinal diacono dello stesso titolo, Nicola Giudice. Sigillo pendente. A tergo: 1725, 7 agosto — Attestazione da parte del notaio Cesare Valentino, della Curia della causa della Camera Apostolica, della presa di possesso.
Carte:
  • 37-47. - Bolle e lettere, in copia (1549-1725).
  • 48-49. - Inventario delle scritture della fu duchessa di Giovinazzo (1770).
  • 50. - Inventario delle scritture della casa dei duchi di Giovinazzo.

Amelia Gentile, Renata Orefice, Antonio Saladino e Domenico Rodia,
«Archivio Giudice Caracciolo»,
pagg. 136-139,
in «Archivi Privati — Inventario Sommario»,
Archivio di Stato di Napoli,
Volume Primo, Seconda Edizione,
Roma, 1967.

Contenuti dell'Archivio Giudice di Cellamare

#89

89.
Atti vari. Cassetta.
Pergamene:
  1. - 1378, 9 luglio, I — Napoli — Priv. di Giovanna I d'Angiò — Provvedimento contro gl'illeciti occupatori delle dipendenze del feudo e casale di S. Giacomo del Gualdo in Terra d'Otranto, appartenente a Galatto Hugot milite. Tracce di sigillo.
  2. - 1380, 10 giugno — Paolisi — Istr. per not. Antonio d'Andrea d'Errico, di Paolisi — Vendita di due pezzi di terra da parte di Giovanni Landolfi di Paolisi a Roberto di Giovanni Margarita. Frammento di pergamena.
  3. - 14181, 16 febbraio, XI — …… — Priv. di Giovanna II di Durazzo ­ Conferma alla vendita dei casali di S. Vito e di S. Giacomo in Terra d'Otranto da parte del nobile Vita di Gragnano a Tristano di Chiaromonte. Copia.
  4. - 1422, 16 marzo, XV — Lecce — Istr. per not. Serafino Orlandino di Lecce — Transunto del privilegio di Giovanna II del 14.18, 16 febbraio. Cfr. perg. n. 3. Sigillo in cera rossa.
  5. - 1422, 16 marzo, XV — Lecce — Istr. per not. Serafino Orlandino di Lecce — Transunto, a richiesta di Tristano di Chiaromonte, del priv. di Ladislao di Durazzo: 1412, 11 ottobre, VI — Napoli — Vendita del castello di Carovigno, di S. Vito, e del feudo di S. Giacomo del Gualdo in Terra d'Otranto al nobile Vita di Gragnano e al nipote Andrea. Sigilli in cera rossa.
  6. - 1426, 31 o 21 gennaio, IV — Lecce — Istr. per il not. apostolico Nicola de Arcidiacono — Esecutoria di Giovanni, vescovo di Taranto, alla bolla di Martino V, inserita: 1425, l agosto — Roma — Dispensa matrimoniale a Francesco, figlio di Guglielmo del Balzo duca d'Andria, e a Sancia, figlia di Tristano di Chiaromonte. Sigillo in cera.
  7. - 14.27, 29 settembre, VI — Mesagne — Istr. per not. Gervasio de Canciano di Mesagne — Vendita di alcune vigne da parte di Nicola di Giovanni de Leone, di S. Vito, a· Giovanni Saracino di Schiavi.
  8. - 144.8, 16 dicembre, XII — Montesarchio — Istr. per not. Giovanni Tranchedo di Montesarchio — Vendita di una terra da parte del monastero di S. Francesco di Montesarchio a Santullo di Donato di Arpaia.
  9. - 1453, 6 marzo, I — Trani — Istr. per not. Domenico de Cazarso di Trani — Specifica del protontino di Trani circa i limiti dell'ufficio di capitano, tenuto da Giovanni Scrinario.
  10. - 1458, 19 febbraio, VI — Arpaia — Istr. per not. Dalmasio Pellegrino di Airola — Vendita di una terra in Paolisi da parte di Giovanni Consolino di Arpaia e Cola e Pietro de Attanasio di Paolisi, procuratori di Antonio de Attanasio.
  11. - 1466, 21 dicembre XV — Napoli — Priv. di Ferdinando I d'Aragona — Conferma del priv. di Alfonso I d'Aragona inserito: 1444. (1443), 26 dicembre, VII — Napoli — Concessione a Giovannello Sifola, figlio di Maffeo, di quanto il padre aveva ottenuto con priv. di Giovanna II, inserito: 1423, l marzo, I — Napoli — Concessione a Maffeo Sifola di Trani ed ai suoi eredi dell'ufficio di maestro dei mercati e del banco di giustizia della stessa città di Trani. Sigillo pendente.
  12. - 1467, 15 settembre, I — Napoli — Istr. per not. Giacomo Strazaro di Rocca d'Aspro — Donazione del feudo di S. Vito in Terra d'Otranto da parte di Sancia di Chiaromonte, moglie di Francesco del Balzo duca d'Andria, a Giacomo Vittorio suo figlio.
  13. - 14.69, 17 gennaio, II — Arpaia — Istr. per not. Giacomo Margarita di Cervinara — Ratifica della vendita di una terra da parte di Fusco de Lectera (?) di Arpaia ad Antonio Carbone della stessa terra.
  14. - 1472, 8 giugno — Napoli — Priv. di Ferdinando I d'Aragona — Esecutoria della bolla di Sisto IV, inserita: 1472, 21 aprile — Roma — Concessione al canonico napoletano Tommaso Ronchello del beneficio del priorato d'Arpaia dell'ordine benedettino della diocesi di Benevento. Sigillo in ce m rossa.
  15. - 1487 (= 1486, secondo l'uso di Trani), 9 ottobre, V — Trani ­ Istr. per not. Benedetto de Torsello di Trani — Vendita di vigneti presso Trani da parte di Tommaso de Massafra di Trani a Bartolomeo Barragia di Trani.
  16. - 1487, 21 novembre, VI — Mesagne — Istr. per not. Nicola de Cassis di Mesagne — Nomina di procuratori, da parte di Raymondo de Prencivallo, sindaco di S. Vito, per rappresentare l'università al matrimonio del principe di Altamura in Andria.
  17. - 1490 (= 1439 secondo l'uso di Trani), 16 ottobre, VIII — Trani ­ Istr. per not. Giovanni de Luca di Molfetta — Vendita di tre vignali presso Trani da parte di Luca V assoenich detto Luca Riczo Sclavono di Trani ad Andrea de Miladino Sciavano di Trani.
  18. - 1494, 22 aprile, XII — Arpaia (Monastero di S. Fortunato) . Istr. per not. Giovanni Gizio di Presenzano — Permuta di beni tra il monastero di S. Fortunato della diocesi di Benevento e Guevara de Guevara signore di Arpaia.
  19. - 1499, 16 aprile, II — Lecce — Istr. per not. Alessandro Camosso di Lecce — Nomina di procuratore da parte di Goffredo Palagano di Lecce in persona di Lorenzo Viviano di Lecce.
  20. - 1501, ll settembre — Campo presso Casalnuovo — Priv. di consalvo de Cordova — Conferma del possesso del casale di S. Vito a Goffredo Palagano.
  21. - 1501, 18 settembre, V — S. Vito — Istr. per not. . . . . . — Protesta di Lucio Palagano signore del casale di S. Vito contro Angelo de Luca sindaco di detto casale.
  22. - 1506, 20 maggio, IX · Trani — Istr. per not. Francesco Gatto di Raniero di Trani — Nomina di procuratore ad litem da parte di Goffredo Palagano, protontino di Trani e signore di S Vito, in persona di Giovanni Berardino Palagano.
  23. - 1508, 23 maggio, XI — Francavilla — Istr. per not. Bernardino de Presbitero di Francavilla — Transunto, a richiesta di Lucio Palagano, dell'istr. inserito: 1448, 28 dicembre, XII — Francavilla — Istr. per il not. apostolico Reginaldo de Leone — Vendita da parte di Petroianne de Leczano di Francavilla, a Guglielmo Pino de Poiardo, di una masseria in S. Giacomo nel feudo della duchessa d'Andria.
  24. - 1508, 16 ottobre — Napoli — Priv. del vicerè conte di Ripacorsa — Assenso all'assegno maritale da parte di Lucio Palagano a favore della moglie Francesca Dentice di Napoli. Sigillo in cera rossa.
  25. - 1510, 18 giugno, XIII — Napoli — Istr. per not. Gregorio Russo di Napoli — Accordo, per la dote e il dotario della fu Francesca Dentice, tra il marito Lucio Palagano e il fratello Luigi.
  26. 26. _ 1515 (= 1514 secondo l'uso di Trani), 5 novembre, III — Trani — Istr. per not. Michelangelo de Fabriciis di Trani — Transunto, a richiesta di Lucio Palagano protontino di Trani e signore di S. Vito, del priv. di Federico d'Aragona, inserito: 1498, 17 aprile — Napoli — Vendita del casale di S. Vito in Terra d'Otranto a Goffredo Palagano.
  27. - 1516, 9 aprile, IV — Trani — Istr. per not. Michelangelo de Fabrizii — Procura ad litem da parte di Giovannella Palagano di Trani, moglie di Giovanni Bernardino Palagano, in persona di Giovanni Carvono di Napoli per causa pendente presso il Sacro Regio Consiglio.
  28. - 1517, 15 giugno, V — Trani — Istr. per not. Francesco Gatto di Trani — Quietanza di debito da parte di Francesco Sandola verso Francesco della Porta, di Trani.
  29. - 1518, 20 dicembre, VII — S. Vito — Istr. per not. Leonardo Costanzo Cicomolano — Accordo tra i figli ed eredi di Goffredo Palagano circa l'esecuzione del testamento paterno e la relativa divisione dci beni fra cui il casale di S. Vito.
  30. - 1523 (= 1522 secondo l'uso di Trani), 7 novembre, XI — Trani — Istr. per not. Nicola Maria de Donato di Trani — Locazione per un anno della gabella piscarie da parte di Giov Bernandino Palagano e fratelli di Trani, Nicola Antonio … di Trani, Cesare Lambertini vescovo, suo fratello, e Vincenzo Palagano di Napoli, a Tommaso di Mondella di Trani ed al figlio Nicola.
  31. - 1526, 17 dicembre, XV — Arpaia — Istr. per not. Giov. Antonio de Nocera di Napoli . Donazione della terra di Arpaia, di Buonalbergo, del feudo di Morrone in Principato Ultra e di alcune case in Napoli site nel sedile di Nido da parte di Alfonso de Guevara al figlio Innico, marito di Raimondetta Saracena di Napoli.
  32. - 1527, 21 gennaio, XV — Brindisi — Istr. per not. Nicola Taccone di Brindisi — Vendita di parte di una masseria in Brindisi, da parte di Raffaele de Tota e della moglie Mita di Brindisi a Lucio Palagano.
  33. - 1528, 12 gennaio, II (sic) — Venezia — Approvazione da parte del doge di Venezia, Andrea Gritti, di due paragrafi dei capitoli della città di Trani, uno dei quali concernente Lucio Palagano, gentiluomo di detta città.
  34. - Copia del precedente.
  35. - 1529, 9 maggio, II — Torre S. Susanna — Istr. per not. Vittorio de Pizzico di Brindisi — Convenzione tra Lucio Palagano e l'università di Torre S. Susanna per il saldo di un debito verso un mercante veneziano residente in Lecce.
  36. - 1529, 13 ottobre, III — Taranto — Istr. per not. Domenico di Tredici di Taranto — Quietanza di somma dovuta da Lucio Palagano, di Napoli, a Cesare de Ruggiero, di Napoli, sul prezzo di un possedimento detto la Rogeria.
  37. - 1530, 21 luglio, III — Napoli — Istr. per not. G. Matteo Castaldo di Napoli — Quietanza del prezzo di un possedimento detto la Rogeria, in Bari, venduto da Cesare de Ruggiero di Napoli a Lucio Palagano (sul banco di Cosimo Pinello).
  38. - 1530, 30 luglio, III — Napoli — Istr. per not. Pietro Basco di Napoli — Quietanza di debito contratto da Lucio Palagano verso Cesare de Ruggiero di Napoli (saldo sul banco di Cosimo Pinello e eredi di Germano Ravaschieri, genovesi residenti in Napoli).
  39. - 1533, 19 maggio, VI — S. Vito — Istr. per not. Defendino Costanzo de Cilio di Brindisi — Rinuncia a ogni diritto sui beni paterni da parte di Porzia Palagano di Napoli, figlia di Lucio e moglie di Giangeronimo Lambertini di Trani.
  40. - 1534., l ottobre . Napoli . Priv. del vicerè Pietro di Toledo — Assenso concernente il diritto di piazza e passo in Airola, concesso da Alfonso d'Avalos d'Aquino marchese del Vasto ad Alfonso de Guevara.
  41. - 1537, 7 aprile, X — Bari — Istr. per no t. Nicola Maria Romanello di Bari — Quietanza di 200 once da parte del monastero di S. Scolastica in Bari, per la monacazione di Dianora Palagano, figlia di Lucio Palagano, divenuta suora col nome di Prudenza.
  42. - 1537, 7 aprile, X — Bari — Istr. per not. Nicola Maria Romanello di Bari — Rinuncia da parte di suor Prudenza Palagano, del monastero di S. Scolastica in Bari, a favore di Goffredo Palagano e dei suoi fratelli, ad ogni diritto ereditario sui beni paterni e fraterni.
  43. - 1539, 25 novembre, XIII — Francavilla — Istr. per not. Giov. Francesco de Summa di Francavilla — Giustificazione d'assenza di alcuni testimoni nella causa tra Goffredo Palagano di Napoli e Donato Antonio Loffredo.
  44. - 1540 (= 1539 secondo l'uso di Trani), 27 novembre, XIII — · (Brindisi) — Istr. per not. Nicola Taccone di Brindisi — Dello stesso oggetto del precedente.
  45. - 1539, 13 dicembre, XIII — Mesagne — Istr. per not. Francesco Mazzetta di Lecce — Dello stesso oggetto del precedente.
  46. - 1540, 13 aprile, XIII — Carovigno — Istr. per not. Giulio di Napoli . Pro testa contro il baglivo di Carovigno da parte di Andrea di Matteo, erario di S. VIto, e di Donato e Stefano de Ruggiero della stessa terra, per la cattura di alcuni animali loro appartenenti.
  47. - 1540, 13 aprile, XIII — Carovigno — Istr. per not. Giulio di Napoli, di Oria — Protesta del capitano della città di S. Vito per la cattura degli animali di cui al n. precedente.
  48. - 1540, 16 novembre XIV — Oria — Istr. per not. Pietro Indacco di Oria — Nomina di procuratori di Goffredo Palagano, in persona di Federico Mengolla e Cesare de Madio, in una causa vertente nella G. Corte della Vicaria in Napoli.
  49. - 1541, luglio — Napoli — Priv. del vicerè Pietro di Toledo — Conferma a Goffredo Palagano dell'investitura dei castelli e feudi di S. Vito, Torre S. Susanna, Aquarica, Lecce, S. Giacomo, Galisano e Galesi in Terra d'Otranto, già posseduti da Lucio Palagano, padre di Goffredo.
  50. - 1541, 23 settembre, XV — Napoli — Istr. per not. Ferdinando de Rosa di Napoli — Cessione del diritto di patronato su S. Giacomo del Galdo, presso Oria, da parte di Giov. Berardino Bonifacio di Napoli, marchese di Oria, a Goffredo Palagano di Napoli.
  51. - 1543, 19 gennaio, I — Mesagne — Istr. per not. Giovanni de Mangerapo di Mesagne — Convenzione tra Marco Antonio Palagano di Napoli e il capitolo della maggiore chiesa di S. Vito per la terra detta la Rogeria.
  52. - 1548 (= 1547 secondo l'uso di Trani), 10 dicembre, VI — Trani ­ Istr. per not. Nicola de Fabrizio di Trani — Convenzione tra Giovannella Palagano, vedova di Giov. Berardino Palagano, e Marcantonio Palagano per il pagamento di un debito.
  53. - 1552, 7 ottobre — Roma — Breve di papa Giulio III — Concessione del monastero di S. Maria di Pesara di S. Basilio, diocesi di Catanzaro, a Giovanni Michele Saraceno cardinale del titolo di S. Maria in Aracoeli.
  54. - 1553, 31 agosto, XI — S. Agata — Lettera dell'arcivescovo di S. Agata, Giovanni de Guevara — Concessione al chierico Cesare Maffeo di Arpaia della cappella di S. Giovanni nella chiesa di S. Angelo di Arpaia.
  55. - 1556, 6 febbraio, XIV — S. Vito — Istr. per not. Francesco Mazzetta di Lecce — Accordo tra il procuratore di Goffredo Palagano, signore di S. Vito, e i cittadini di S. Vito, circa la somma dovuta per la quantità di frumento a questi venduta dal detto Goffredo.
  56. - 1556, febbraio — Napoli — Priv. del vicerè duca d'Alba — Esecutoria della sentenza del S. R. Consiglio in favore di Matteo de Comite contro Goffredo Palagano e altri, per il possesso degli introiti della terra di Arpaia.
  57. - 1556, 2 settembre, XV — S. Vito — Istr. pel not. apostolico Alfonso Preyte di S. Vito — Nomina di procuratore in persona di Goffredo Palagano da parte di alcuni cittadini di S. Vito per il recupero di cinque turchi loro appartenenti, passati per enore alla R. Curia.
  58. - 1558, 31 marzo — Napoli — Priv. di Alfonso Piccolomini, reggente la Corte della Vicaria — Definizione di confini tra la masseria di Maria Balsia contessa di Muro e quella di Vincenzo Manso e figli.
  59. - 1564, 23 gennaio, VII — Bitonto — Istr. per not. Colangelo Maranduzulo di Bitonto — Accordo per una vendita stipulata, con istr. del 10 novembre 1563, Napoli, dalla università di Bitonto a favore di Innico Palagano e Isabella Marzata.
  60. - 1564., 20 luglio, VII — Trani — Istr. per not. Giov. Battista de Donato di Trani — Nomina di procuratore da parte di Giov. Geronimo Lambm·tini di Castellana per la rappresentanza nel Parlamento generale da tenersi in Napoli.
  61. - 1568, 9 maggio, XI — Roma — Istr. pel not. ap. Alessandro Riario di Roma — Nomina di procuratore in persona di Vito Antonio de Matteis di Castellana da parte di Francesco Giacomo Palagano di Trani, priore della chiesa di S. Fortunato della diocesi di Benevento, per la presa di possesso di detta chiesa.
  62. - 1577, 6 maggio, V — S. Vito — Istr. per not. Francesco Spinnato di Monopoli, abitante in Ostuni — Accordo per un censo tra Lucio Palagano e Geronimo Montenegro.
  63. - 1581, 16 giugno, IX — S. Vito — Istr. per not. Lupo Antonio Ga' lasso di S. Vito — Nomina di procuratore per l'esecuzione delle disposizioni testamentarie del fu Lucio Palagano, circa la costruzione di un monastero in Trani.
  64. - 1582, 17 luglio, X — S. Vito — Istr. per not. Donato Ioancano di Grottole — Nomina di procuratore da parte di Ippolita de Guevara, moglie di Goffredo Palagano, per l'apertura del testamento di Caterina de Guevara sua zia.
  65. - 1582, 19 novembre, XI — Napoli — Istr. per not. Nardo Antonio Miele di Napoli — Cessione di annui ducati 72 sul Banco di Pietà, da parte di Carlo Pignatelli, dei fratelli Annibale e Lelio, e di Lucio Palagano a Giulio Cesare della Monica.
  66. - 1562, 3 luglio, V — Napoli — Istr. per not. Giov. Geronimo Censono di Napoli — Convenzione tra Francesco de Regina, conte di Macchia, il fratello Gaspare, e Lucio Palagano per la vendita di un censo.
  67. - 1606, l maggio — Aranjuez — Priv. di Filippo III di Spagna — Conferma della vendita dell'ufficio di Corriere maggiore di Napoli al conte di Villamediana vita durante di Nicolò Giudice, per i debiti del defunto M. Antonio, padre di Nicolò.
  68. - 1638, 30 aprile — Napoli — Priv. del vicerè duca di Medina — Facoltà concessa all'abate Melazio, dell'ordine di S. Basilio, procuratore del convento della Madonna delle Grazie di Montesanto in Napoli, di ricevere elemosine.
  69. - 1° doc.: 1662, 2 maggio — Aranjuez — Priv. di Filippo IV di Spagna — Conferma di un assegno sull'arrendamento del tabacco a favore del principe di Cellamare, in soddisfazione della somma pagata per le terre di Terlizzi e Garagnone, restituite al principe di Monaco.
    - 2° doc.: 1662, 23 ottobre — Napoli — Priv. del vicerè Conte di Peiiaranda — Esecutoria del detto privilegio.
  70. - 1666, 23 giugno, IV — Napoli — Istr. per not. Donato Antonio Cesario di Napoli — Vendita di beni in Terlizzi e Giovinazzo da parte di Ettore Carafa a Domenico Giudice duca di Giovinazzo.
Carte. Fascicoli:
  1. - Carte varie di natura privata delle famiglie Dentice e Palagano circa S. Vito, l'Ospedale di S. Caterina di Foggia ecc. (1507-1609).
  2. - Apprezzo e compera del feudo del Garagnone, in copia (1695-1696).
  3. - Conti, bilanci, rendite, delle terre di Terlizzi e Giovinazzo (1730-1785).
  4. - Conti, bilanci, rendite ecc. della terra di Cellamare (1823-1835).

Amelia Gentile, Renata Orefice, Antonio Saladino e Domenico Rodia,
«Archivio Giudice Caracciolo»,
pagg. 140-148,
in «Archivi Privati — Inventario Sommario»,
Archivio di Stato di Napoli,
Volume Primo, Seconda Edizione,
Roma, 1967.


1 Per errore è segnato l'anno 1518.

Contenuti dell'Archivio Giudice di Cellamare

#90

90.
Atti vari. Cassetta.
Pergamene:
  1. - 1474, 2 settembre, VII — Villa S. Maria — Istr. per not. Blasio Novello di Padula — Vendita di un orto in Villa S. Maria da parte di Giacomo di maestro Giovanni di Villa S. Maria a maestro Amico di Nicola di Giacomo di Villa S. Maria.
  2. - 1526, 30 ottobre — Villa S. Maria — Istr. pel not. apostolico Donato Vincentino di Rocca di Biccari — Vendita di una casa da parte di Tommaso de Camerlingo, di Villa S. Maria, ad Antonio Nardecchia, di Villa S. Maria.
  3. - 1527, 8 gennaio, XV — Villa S. Maria — Istr. per not. Geronimo de Antonello di Rosello — Vendita di un casalino da parte di Giacomo ed Antonio fratelli, detti di Angelo Vescovo di Villa S. Maria, ad Antonio Nardecchia.
  4. - 1528, 25 marzo, I· Villa S. Maria — Istr. per lo stesso — Vendita di una vigna da parte di Domenico, Berardino, Giovanni e Galizia, figli di Pietro Camerario, di Villa S. Maria, ad Antonio Nardecchia di Villa S. Maria.
  5. - 1528, 13 aprile, I — Villa S. Maria — Istr. per lo stesso — Vendita di diciassette querce da Giacomo di Angelo V escavo di Villa S. Maria ad Antonio Nardecchia.
  6. - 1529, 10 luglio — Napoli — Priv. del vicerè principe d'Oranges ­ Assenso alla donazione dei vassalli di Paolisi e di alcuni censi, in Arpaia, da parte del Marchese del Vasto e di Montesarchio a favore di Alfonso de Guevara.
  7. - 1536, 13 dicembre, X — Villa S. Maria — Istr. per not. Guido Ruffo di Prata — Vendita di un orto da parte di Amico de Marchionna, di Villa S. Maria, ad Antonio de Nardecchia di Villa Santa Maria senza escludere il censo annuo da pagarsi alla chiesa di S. Maria in Basilica della stessa terra.
  8. - 1536, 20 dicembre, IX — Roma — Lettera di Giovanni Paolo Tolomeo uditore delle cause della Camera apostolica — Concessione della commenda del monastero di S. Maria di Casanova dell'ordine cisterciense, diocesi di Sulmona, e della giurisdizione delle terre di Carpineto, Cellino, Brittoli e Civitella in Abruzzo, a Lippo Ghisalberto.
  9. - 1539, 26 marzo, XII — Villa S. Maria — Istr. per not. Geronimo di notar Giacomo, di Rosello — Vendita di una vigna, alla chiesa di S. Maria in Basilica, da parte di Cristofaro Blasio di Arezzo ed Angelo de lo Prevete di Fallo, a favore di Antonio de Nardecchia, di Villa S. Maria.
  10. - 1545, 28 settembre, III — Villa S. Maria — Istr. per Giovanni Nicola Mazza:rella di Prata — Vendita di una casa di Angeluccio di Sciarra di Villa S. Maria a Nicola Collino di Fallo.
  11. - 1553, 23 settembre, XI — Trivento — Bolla di Matteo de Grisoni vescovo di Trivento — Nomina a diacono di Angelo di Marco de Perrotto di Villa S. Maria, in diocesi di Chieti.
  12. - 1554, 22 dicembre, XIII — Boiano — Bolla di Valentino Franco vescovo di Boiano — Nomina al presbiterato di Angelo di Villa S. Maria.
  13. - 1560, 30 agosto, III — Villa S. Maria — Istr. per not. Giovanni Nicola Mazzarella di Prata — Procura di Giovanni Andrea Caruso di Rossello, capitano della terra di Villa S. Maria, in persona di Aurelio de Luciano di Napoli nella causa contro Palma de Gennaro o de Mascio Guercio e Liberato di Antonio Grancio, di Villa S. Maria, presso la Gran Corte della Vicaria.
  14. - 1565, 27 marzo, VIII — Villa S. Maria — Istr. per not. Pirro de Falco di Taranta — Vendita di una parte di casa da parte di Angelo de Fallo a Giovanni de Masullo, di Villa S. Maria.
  15. - 1583, 1 agosto, XI — Villa S. Maria — Istr. per not. Claudio Pagliono di Gesso — Vendita di una casa da parte di Angeluccio de Totaro di Villa S. Maria a Lorenzo di Donato Antonio di Saccomanno di Villa S. Maria. 16.
  16. - 1586, 21 ottobre, XV — Villa S. Maria — Istr. per not. Porzio Simanetta di S. Maria di Montevergine — Donazione di tutti i beni da parte di Giulia de Mariano di Angelo V escavo di Villa S. Maria al marito Marco Talleva di detta città.
  17. - 1587, …… XV — Villa S. Maria — Vendita di case. Frammento di pergamena.
  18. - 1590, 29 marzo, III — Villa S. Maria — Istr. per not. Muzio de Vincentiis di Filetto — Procura dei rappresentanti dell'università di Villa S. Maria, in persona di Giulio Caracciolo, per le cause vertenti tra la detta università da una parte e quella di Rojo e Giovanni Francesco Pignatelli dall'altra, presso la Gran Corte della Vicaria.
  19. - 1590, 2 maggio, III — Villa S. Maria — Istr. per not. Giulio Avvocato di Pizzoferrato — Ratifica di un compromesso tra l'università di Villa S. Maria e l'università di Rojo.
  20. - 1635, 8 marzo, III — Villa S. Maria — Istr. per not. Nicola Mancino di Torricella — Determinazione dei confini tra l'università di Villa S. Maria e l'università di Montelapiana.
  21. - 1669, 13 novembre — Madrid — Priv. di Carlo II di Spagna — Assenso alla vendita dell'ufficio di tesoriere generale e governatore della Cassa militare del Regno di Napoli a favore di Domenico Giudice duca di Giovinazzo. Sono allegate carte riguardanti lo stesso oggetto (1669-1670).
  22. - 1670, 13 gennaio — Napoli — Priv. del vicerè Pietro Antonio de Aragona — Esecutoria all'assenso di cui al n. 21.
Carte:
  1. - 1594, 14 novembre, VIII — Napoli — Istr. per not. Matteo Amatruda — Vendita dei feudi di Biscurri e Roccasecca (Abruzzo) da parte di Francesco Antonio Marchisano a Bartolomeo de Amico di Alfidena.
  2. - 1784, 3 luglio — Napoli — Riconferma della R. Camera di ducati 900 sulle Università di Giovinazzo e Cellamare a favore di Vincenzo Spinelli duca di Laurino.

Amelia Gentile, Renata Orefice, Antonio Saladino e Domenico Rodia,
«Archivio Giudice Caracciolo»,
pagg. 148-150,
in «Archivi Privati — Inventario Sommario»,
Archivio di Stato di Napoli,
Volume Primo, Seconda Edizione,
Roma, 1967.

Contenuti dell'Archivio Giudice di Cellamare

#91

91.
Atti vari. Cassetta.
Pergamene:
  1. - 1416, 10 giugno, IX - Napoli - Priv. di Giacomo e Giovanna II di Durazzo - Assegnazione della città di Brindisi e della terra di Pescara a Tristano di Chiaromonte. Sigillo in cera.
  2. - 1456, 29 luglio, IV - Napoli - Priv. di Alfonso d'Aragona - Conferma dei capitoli, riguardanti la città di Trani, stipulati in Napoli il 28 luglio 1456 tra il re e alcuni della famiglia Palagano. Sigillo in cera.
  3. - 1457, 17 agosto, V - Tricarico - Istr. per not. Bartolomeo Ingallato di Tricarico - Transunto, a richiesta del duca d'Andria, nel priv. di Giovanna II: 1425, 11 febbraio, III - Aversa - Concessione a Tristano Gugliehno, francese, signore di Chiaromonte, ed alla moglie Caterina del Balzo Orsini, del mero e misto impero e della giurisdizione civile e criminale nei feudi di Copertino, coi casali di Casola e Bucitino, e nella baronia di Veglie e Leverano, coi casali di Albari e S. Vito, nelle terre di Galatone e Furciniano, tutti in Terra d'Otranto.
  4. - 1470, 8 maggio, III - S. Vito - Istr. per not. Mica Cimino di Ostuni - Giuramento di fedeltà prestato dalla università di S. Vito a Pirro del Balzo in esecuzione del priv. di Ferdinando I d'Aragona, inserito: 1468, 18 aprile, I - Napoli - Ordine di investire Pirro del Balzo del possesso della contea di Copertino, con le terre di Galatone, Leverano, Relliano, S. Vito, casale Bucitino, casale Casola, Castel F orcignano, feudo Nigra, in Terra d'Otranto, e di alcuni beni burgensatici ereditati dalla madre Sancia di Chiaromonte.
  5. - 1498, 24 maggio, I - S. Vito - Istr. per not. Antonio Belfiore di Napoli - Assicurazione feudale prestata a Goffredo Palagano, protontino di Trani, pel casale di S. Vito, giusta priv. di Federico d'Aragona, inserito: 1498, 17 aprile - Napoli - Ordine di investitura del casale di S. Vito a favore di Goffredo Palagano.
  6. - 1529, 13 ottobre, III - Taranta - Istr. per not. Domenico di Tredici di Taranta - Procura di Cesare de Ruggiero per ratificare, anche a nome della moglie Marina, la vendita di un possesso detto la Rogeria a favore di Lucio Palagano.
  7. - 1533, 21 maggio, VI - S. Vito degli Schiavi - Istr. per not. Defendino Costante de Cilio di Brindisi - Capitoli matrimoniali tra Giovanni Gerolamo Lambertini di Trani e Porzia Palagano di Napoli.
  8. - 1533, 29 luglio, VI - Trani - Istr. per not. Nicola de Fabricio di Trani - Presa di possesso, per mano del procuratore di Sigismondo Palagano, della bagliva e banco di giustizia di Trani e custodia della porta d'Andria. Inseriti: a) 1533, 23 maggio - Barcellona - Priv. di Carlo V - Concessione di detti uffici a Sigismondo Palagano; b) 1533, 22 luglio - Napoli - Priv. del vicerè Pietro di Toledo - Esecutoria del privilegio precedente; c) 1533, 24 luglio - Napoli - Deliberazione della R. Camera della Sommaria per l'esecuzione dei privilegi precedenti.
  9. - 1534, 2 giugno, VII - Napoli - Istr. per not. Nicola Vincenzo de Cunto di Napoli - Transunto, a richiesta di Lucio Palagano, del priv. di Carlo V, inserito: 1524, 4 maggio - Napoli - Assenso concesso a Geronimo de Guarino e al figlio Domenico di vendere 100 ducati a Francesco Sasso di Napoli sui frutti e redditi del casale di S. Susanna in Terra d'Otranto e a Geronimo de lo Dolce di vendere allo stesso 90 ducati sui frutti e redditi del casale di Cotrufiano.
  10. - 1535, 19 settembre, VIII - Istr. per not. Nicola Bonello de Argentio - Presa di possesso della gabella del passo di Airola da parte di Innico de Guevara, figlio e procuratore di Alfonso de Guevara.
  11. - 1539, 16 ottobre, XIII - Napoli - Istr. per not. Luigi Calaprino di Napoli - Retrovendita, da parte di Lucrezia de Duce a Goffredo Palagano, giusta decreto della R. Camera della Sommaria, di alcune annue entrate sui frutti e rendite dei casali di Torre S. Susanna ed Aquarica, vendute alla detta Lucrezia da Lucio Palagano per usufrutto di dote e antefato.
  12. - 1633, 6 settembre - Madrid . Priv. di Filippo IV di Spagna . Conferma dell'ufficio di protontino di Trani a Ippolita Palagano ed ai suoi eredi. Sigillo pendente.
  13. - 1645, 9 luglio, XIII - Terlizzi - Istr. per not. Giuseppe Ferro di Terlizzi - Accordo tra l'università di Terlizzi e Nicolò Giudice principe di Cellamare1.
  14. - Vendita dell'ufficio del sigillo sulla R. Udienza della provincia di Terra di Bari: l) 1640, 3 febbraio - Madrid - Priv. di Filippo IV di Spagna - Conferma della vendita del sigillo della R. Udienza della provincia di Terra di Bari a Niccolò Giudice; 2) 1640, 18 agosto - Napoli - Priv. del vicerè duca di Medina - Esecutoria al privilegio precedente; 3) Atti, in copia, inerenti allo stesso oggetto (1639-1729).
  15. - Vendita di Terlizzi e Castel Garagnone: l) 1643, 30 agosto - Saragozza - Priv. di Filippo IV - Conferma della vendita di Terlizzi e Castel Garagnone, appartenenti al principe di Monaco e passati a Nicolò Giudice principe di Cellamare; 2) 1643, 15 dicembre - Napoli - Priv. del vicerè duca di Medina - Esecutoria al priv. precedente; 3) Atti, in copia, inerenti a detta vendita, con specifica dei possedimenti (1641-1660).
Fondo Palagano:
Pergamene:
  1. - 1351, 29 aprile, IV - Napoli - Priv. di Ludovico e Giovanna I d'Angiò - Conferma del protontinato di Trani a Lucio di Trani, contestabile di S. Maria, concessogli da Goffredo di Marzano, conte di Squillace, ammiraglio del regno di Sicilia, in data 1348, 4 novembre, II - S. Maria.
  2. - 1364, 8 giugno, II - Napoli - Priv. di Roberto di Taranto - Ratifica del priv. di Giovanna I d'Angiò, inserito: 1364, 4 giugno, II - Napoli - Conferma della carica di protontino di Trani a Leucio de Protontino, di Trani, già concessa da detta regina il 25 maggio 1364, II - Napoli - e confermata poi da Roberto di Marzano ammiraglio del Regno il 31 maggio 1364, II - Napoli.
  3. - 1414, 8 ottobre, VIII . Napoli - Priv. di Giovanna II di Durazzo ­ Conferma della carica di protontino di Trani a Iohannectay de Protlzontinis di Trani.
  4. - 1436, 22 dicembre, XV - Somma - Priv. di Alfonso I d'Aragona - Conferma della carica di protontino di Trani a Leucio Palagano.
  5. - 1450, 17 agosto, XIII - Torre del Grego - Priv. di Alfonso I d'A. ragona - Conferma della carica di protontino di Trani a Leucio Palagano con diritto di esazione dei diritti di pesca.
  6. - 1513, 14 novembre, II - Trani - Istr. per not. Francesco de Rao di Napoli - Transunto, a richiesta di Lucio Palagano, di documenti riguardanti la carica di protontino di Trani e viceammiraglio di Terra di Bari: l) 1511, 29 marzo, XIV - Siviglia - Priv. di Ferdinando il Cattolico - Conferma a Leucio Palagano ed ai suoi eredi del titolo di protontino di Trani. 2) 1510, 28 gennaio - Napoli - Priv. di Bernardo di Villammare, grande ammiraglio del Regno di Sicilia - Conferma della carica di protontino di Trani a Leucio Palagano. 3) 1513, 5 ottobre - Napoli - Priv. idem idem - Concessione a Lucio Palagano, della carica di viceammiraglio di Terra di Bari, fatta eccezione di Monopoli e Barletta. 4) 1511, 18 giugno - Napoli ­ Riconferma della carica di protontino di Trani a Lucio Palagano.
  7. - 1521, 1 marzo - Napoli - Priv. del vicerè Raimondo de Cardona ­ Concessione del viceammiragliato di Trani a Lucio Palagano.
  8. - 1532, 5 settembre - Ratisbona - Priv. di Carlo V - Conferma della carica di protontino di Trani a Lucio Palagano.
  9. - 1633, 30 novembre - Napoli - Priv. del vicerè conte di Monterey - Esecutoria del priv. di Filippo IV, inserito: 1633, 6 settembre - Madrid - Concessione dell'ufficio di protontino di Trani a Ippolita Palagano principessa di Cellamare. Atti in copia riguardanti la medesima.
Carte:
  1. - 1514, 6 aprile - Napoli - Lettera, in copia, dell'ammiraglio Bernardo di Villammare - Sospensione della giurisdizione civile e criminale dell'ufficio di viceammiraglio e protontino di Trani a Lucio Palagano.
  2. - 1521, 1 maggio - Napoli - Lettera del vicerè Raimondo di Cardona, grande ammiraglio - Disposizione circa l'amministrazione dell'ufficio di viceammiraglio di Trani.
  3. - 1538, 9 maggio - Somma - Lettera del vicerè Pietro di Toledo ­ Facoltà a Goffredo Palagano di nominare un sostituto nell'ufficio di protantino di Trani.
  4. - 1539, 16 agosto - Andria - Lettera del vicerè Pietro di Toledo - Concessione della exceptione hostica a Goffredo Palagano.
  5. - Atti, in copia, dell'ufficio di protontino di Trani e altro riguardanti la famiglia Palagano (1415-1651).

Amelia Gentile, Renata Orefice, Antonio Saladino e Domenico Rodia,
«Archivio Giudice Caracciolo»,
pagg. 150-154,
in «Archivi Privati — Inventario Sommario»,
Archivio di Stato di Napoli,
Volume Primo, Seconda Edizione,
Roma, 1967.


1 Diviso in due fogli.

Contenuti dell'Archivio Giudice di Cellamare

Da #92 a #93

92.
Atti vari in pergamena e in carta. Cassetta.
  1. - Scritture, diplomi e istrumenti attinenti alla compra di Giovinazzo e titolo di duca sopra di essa. Volume.
    Pergamene e carte:
    • 1-11) — Copie utentiche, in carta, tratte dai Quinternioni e da altre fonti, riguardanti le città di Giovinazzo e di Molfetta, a partire dalla vendita di dette città al duca di Termoli, nell'anno 1522, da parte di Carlo V, sino alla cessione della terra di Giovinazzo fatta a Nicolò Giudice principe di Cellamare (1522-1640).
    • 12) — Perg.: 1639, 23 maggio — Napoli — Istr. per not. Lorenzo de Biondo di Napoli — Vendita della città di Giovinazzo da parte di Ferdinando Gonzaga, principe di Molfetta e duca di Guastalla, a Pietro Caravita di Napoli per persona da nominarsi.
    • 13) — Perg.: 1639, 23 maggio — Napoli — Istr. idem idem — Vendita di 10.000 ducati, dovuti per fiscali e altro, dalla città di Giovinazzo al principe di Molfetta, a favore di Pietro Caravita.
    • 14) — Perg.: 1639, 23 maggio — Napoli — Istr. idem idem — Cessione di ragioni da parte di Ferdinando Saluzzo, in nome proprio e di altri familiari sui beni feudali di Ferrante Gonzaga, a favore di Pietro Caravita, per somma da questo anticipata sui 40.000 ducati prezzo della città di Giovinazzo a lui venduta dal detto Gonzaga.
    • 15) — Perg.: 1639, 23 maggio — Napoli — Istr. idem idem — Cessioni di ragioni da parte di F. Saluzzo procuratore di G. Spinola, per una somma da pagarsi sui suddetti ducati 40.000.
    • 16) — Perg.: 1639, 24 maggio, VII — Napoli — Istr. per not. Domenico de Masi di Napoli — Dichiarazione, di Pietro Caravita di Napoli, da cui risulta Nicolò Giudice come compratore della città di Giovinazzo.
    • 17) — Perg.: 1639, 16 giugno, VII — Guastalla — Istr. per not. Alfonso Pettinario di Avigliano e Guastalla — Ratifica della vendita di Giovinazzo da parte del principe di Molfetta a Pietro Caravita, quale agente del principe di Cellamare.
    • 18) — Perg.: 1639, 16 giugno, VII — Guastalla — Istr. idem idem — Ratifica della vendita di diritti fiscali sulla città di Giovinazzo da parte del principe di Molfetta Ferrante Gonzaga a favore del principe di Cellamare.
    • 19-21) — Copie autentiche dei rapporti intercorsi tra il principe di Molfetta da una parte e i Saluzzo e Giannettino Spinola dall'altro; copie di partite di Banchi riguardanti il detto principe e Pietro Caravita (1633- 1649).
    • 22) — Perg.: 1639, 15 giugno, VI (uso di Genova) — Istr. per not. Oberto Muzio di Genova — Ratifica della cessione di credito, vantato sul principe di Molfetta, da parte degli eredi di G. F. Saluzzo, a favore del principe di Cellamare.
    • 23) — Perg.: 1639, 17 giugno (uso di Genova) — Istr. per not. Giovanni Francesco Queirolo di Genova — Ratifica di cessione, a beneficio del principe di Cellamare, da parte di Giannettino Spinola, del credito vantato sul principe di Molfetta, con obbligazione del principe Doria.
    • 24) — Obbligazione del principe Doria verso il principe di Cellamare per la suddetta partita di Giannettino Spinola (1639).
    • 25) — Perg.: 1639, 24 maggio — Napoli — Priv. del vicerè duca di Medina — Assenso alla vendita di Giovinazzo da parte del principe di Molfetta a Pietro Caravita, e per lui a Nicolò Giudice principe di Cellamare.
    • 26) — Presa di possesso della città di Giovinazzo da parte del rappresentante del principe di Cellamare (1639).
    • 27) — Perg.: 1639, 9 novembre — Giovinazzo — Istr. per not. Cesare Folitino di Bari — Ligio omaggio della città di Giovinazzo a Nicolò Giudice, principe di Cellamare.
    • 28) — Perg.: 1639, 7 dicembre — Napoli — Priv. del vicerè duca di Medina — Patente di camera riservata per le truppe alla città di Giovinazzo, ad istanza di Nicolò Giudice.
    • 29) — Perg.: 1643, 2 maggio — Madrid — Priv. di Filippo IV — Assenso alla vendita di Giovinazzo da parte di Ferdinando Gonzaga a Nicolò Giudice principe di Cellamare.
    • 30) — Perg.: 1643, 10 luglio — Napoli — Priv. del vicerè duca di Medina — Esecutoria al priv. di cui sopra.
    • 31) — Perg.: 1651, 22 marzo — Madrid — Priv. di Filippo IV — Titolo di duca di Giovinazzo a Nicolò Giudice principe di Cellamare.
    • 32) — Perg.: 1651, 29 giugno — Napoli — Priv. del vicerè conte d'Oliate Esecutoria al priv. di cui sopra.
  2. - Feudo di Voghera:
    • 1) — Perg.: 1601, 16 settembre — Valladolid — Priv. di Filippo III — Vendita del feudo di Voghera, col titolo di marchese, a Marcantonio Giudice.
    • 2) — Perg.: 1602, 13 maggio — Milano — Priv. di Filippo III — Conferma della concessione del feudo di Voghera, col titolo di marchese, a Marcantonio Giudice.
    • 3) — Perg.: 1614, 11 settembre, XIII — Napoli — Istr. per not. Giovanni Simone de Monica di Napoli — Censo grande sulla carica di corriere maggiore appartenente a Nicolò Giudice, in favore degli Spinola. Inserito: 1613, 1 dicembre — El Pardo — Priv. di Filippo III — Autorizzazione a Nicolò Giudice a costituire un censo sulla carica di Corriere Maggiore.
    • 4) — Perg.: 1614, 11 settembre, XIII — Napoli — Istr. per not. Giovanni Simone de Monaco di Napoli — Costituzione di un censo piccolo sulla carica di Corriere Maggiore da parte di Nicolò Giudice a favore degli Spinola.
    • 5) — Presa di possesso del feudo di Voghera, da parte dei procuratori di Marcantonio Giudice, e atti relativi (1602).
    • 6) — Maggiorato Giudice, pesi fiscali (XVII-XIX) e libretto dei censuari di Cellamare (1772-1794).
    • 7) — Conti e lettere dei benefici di Alfidena (1788-1837).
    • 8) — Libro dei conti dei beni di Giuseppe Caracciolo di Villa in Villa S. Maria (1824).
    • 9) — Lettere riguardanti l'amministrazione dei beni del principe Caracciolo di Villa (1826).
93.
Atti, pergamenacei e cartacei, di natura diversa. Cassetta:
  1. - Perg.: 1663, 19 ottobre — Napoli — Priv. del vicerè conte di Peiiaranda — Esecutoria alla sentenza del Sacro Regio Consiglio in favore del principe di Cellamare, contro Onorato Grimaldi principe di Monaco, suo debitore. Sigillo pendente.
  2. - Scritture toccanti la seconda compra di Terlizzi e copie di adoe e fiscali. Volume.
    Pergamene e carte:
    • 1) — Perg.: 1664, 24 aprile, II — Napoli — Istr. per not. Donato Antonio Cesario di Napoli — Vendita presso il S. R. Consiglio della terra di Terlizzi, appartenente a Onorato Grimaldi principe di Monaco, a favore di Domenico Giudice principe di Cellamare.
    • 2) — Perg.: 1664, 30 aprile, II — Terlizzi — Istr. per not. Angelo Valente di Molfetta — Presa di possesso della terra di Terlizzi e dei beni annessi da parte dei procuratori di Domenico Giudice.
    • 3) — Quietanza di alcuni particolari del danaro per servigi prestati nella presa di possesso di Terlizzi (1664).
    • 4) — Perg.: 1665, 17 agosto — Madrid — Priv. di Filippo IV — Assenso alla vendita della terra di Terlizzi, già del principe di Monaco, a Domenico Giudice principe di Cellamare.
    • 5) — Perg.: 1665, 5 novembre — Napoli — Priv. del vicerè Card. d'Aragona — Esecutoria del privilegio precedente.
    • 6) — Perg.: 1666, 20 gennaio — Napoli — Priv. del vicerè Card. d'Aragona — Ordine di prestare l'assicurazione di Terlizzi a Domenico Giudice principe di Cellamare.
    • 7) — Perg.: 1666, 11 marzo — Terlizzi — Istr. per not. Angelo Valente di Molfetta — Assicurazione dei vassalli della terra di Terlizzi al procuratore del principe di Cellamare.
    • 8-11) — Stralci, da fonti archivistiche di adoe, fiscali, ecc. riguardanti la terra di Terlizzi (1535-1673).
  3. - Istruzioni circa l'ufficio di tesoriere generale della cassa militare concessa a Domenico Giudice, principe di Cellamare (1654-1670).
  4. - Fedi di credito dei Banchi del Popolo, di S. Eligio, delle Due Sicilie, intestate in massima parte al principe di Villa (1787-1834); carte riguardanti interessi della famiglia Caracciolo di Villa (1797-1802).
  5. - Atti del giudizio vertente tra il duca di Civita Santangelo e i Duchi del Gesso (1799-1820) e carte dei debiti del duca del Gesso verso il duca di Civita Santangelo e altri (1821-1827).
  6. - Banco di S. Maria del Popolo — Madre fede (1801-1803).

Amelia Gentile, Renata Orefice, Antonio Saladino e Domenico Rodia,
«Archivio Giudice Caracciolo»,
pagg. 154-158,
in «Archivi Privati — Inventario Sommario»,
Archivio di Stato di Napoli,
Volume Primo, Seconda Edizione,
Roma, 1967.

Contenuti dell'Archivio Giudice di Cellamare

Da #94 a #96

94.
Atti vari in pergamena e carta. Cassetta:
  1. - Scritture sull'officio di Pesatore della calce per la nuova imposizione di tre grana a peso. Volume.
    Pergmene e carte:
    • 1-3) - Bandi concernenti il detto ufficio (1650-1653).
    • 4) - Perg.: 1647, 15 luglio — Madrid — Priv. di Filippo IV — Conferma a Nicolò Giudice della vendita dell'ufficio di pesatore della calce della città di Napoli durante la vita della figlia Aurelia.
    • 5) - Conferma regia alla vendita del detto ufficio a Nicolò Giudice (1650).
    • 6) - Perg.: 1651, 16 marzo — Napoli — Priv. del vicerè conte di Oiiate — Esecutoria al priv. di cui al n. 4.
    • 7) - Perg.: 1647, 15 luglio — Madrid — Priv. di Filippo IV — Concessione del detto ufficio, in perpetuo e in burgensatico, a Nicolò Giudice, principe di Cellamare, ed ai suoi eredi e successori.
    • 8) - Dispaccio reale riguardante il priv. precedente (1649).
    • 9) - Perg.: 1649, 30 novembre — Madrid — Priv. del vicerè conte di Oliate — Esecutoria al priv. di cui al n. 7.
    • 10-14) - Copie di documenti vari riguardanti lo stesso ufficio (1640-1641).
    • 15) - Perg.: 1690, 16 gennaio — Madrid — Priv. di Carlo II — Assenso e conferma dell'istrumento redatto in Napoli il 21 gennaio 1672, tra il vicerè Pietro Antonio d'Aragona e Domenico Giudice duca di Giovinazzo, circa l'ufficio anzidetto.
    • 16-22) - Polizze di somme pagate dal principe di Cellamare per il detto ufficio (1653-1676).
    • 23) - Perg.: 1694., 26 marzo — Napoli — Priv. del vicerè conte di S. Stefano — Esecutoria al priv. di cui al n. 15. Sigillo pendente.
    • 24-27) - Transazioni, albarani, conferme regie (1693-1706) .
  2. - Processo per l'università di Terlizzi con i creditori istrumentari e il Capitolo della città (1666-1767).
95.
Atti vari. Cassetta:
  1. - Atti per la Badia di Civita Luparella in diocesi di Chieti:
    • 1) - Atti della causa tra Antonio Vincenzo Bucca, barone di Alfidena e la chiesa di S. Pietro di Alfidena (1545).
    • 2) - Atti della causa tra Federico Carafa signore del castello di Civitaluparella e Achille della Volta bolognese circa il beneficio di S. Pietro di detto castello (1545).
    • Contiene tre pergamene: a) 1546, 5 gennaio, IV — S. Agata — Istr. per not. Bartolomeo di Sebastiano de Algardi, notaio apostolico e imperiale — Nomina di — procuratori ad litem, nella causa contro Federico Carafa e Giovanni de Ponte, da parte di Achille de Volta. b): 1545, 12 drcembre, III — Roma — Lettera di Giovanni Soave Reomano uditore della S. Rota — Dichiarazione del diritto di Achille della Volta sulla chiesa di S. Pietro di Civitaluparella, giusta bolla di Clemente VII, inserita: 1524, 6 dicembre — Roma — Ordine per la presa di possesso di S. Pietro di Civitaluparella da parte di Achille della Volta. c): 1541, 30 agosto, XIV ­ Civitaluparella: Istr. per not. Tullio de Julio — Presa di possesso della chresa dr S. Pretro da parte del procuratore di Achille della Volta abate di detta chiesa.
    • 3) - Atti della causa tra Federico Carafa e Ippolito de Malvitiis per la chiesa di S. Pietro (1546).
    • 4) - Atti della causa tra Federico Carafa signore di Civita Luparella e Achille della Volta, circa il diritto di patronato della chiesa di S. Pietro (1548).
    • 5) - Atti della causa di Pietro de Jovara beneficiario della chiesa di S. Pietro della città di Civitaluparella, per il «Conservatorio» regio (1549).
    • 6) - Atti della causa tra Pietro de Jovara spagnolo e Giuliano de Rusconis, sulla conferma regia dell'abbazia di S. Pietro (ÌSS9). Contlene — pergamene: a): 1559, 31 marzo, II — Chieti — Istr. per not. Nicola de Luco di Chieti — Nomina di sostituto, da parte del procuratore di Giuliano de Rusconis. b): 15S9, 26 agosto, II — Roma — Istr. per not. apost. Giovanni Barymus — Nomina di procuratori ad litem da parte di Giuliano de Rusconis chierico di Imola.
    • 7) - Processo del principe di Villa sull'Abbazia di S. Pietro (I7S6).
    • 8) - Atti della Curia Arcivescovile di Chieti per la Badia di S. Pietro (1763).
  2. - Atti riguardanti Giovinazzo:
    Priv. di concessione di Carlo V, dell'anno 1522, a Ferdinando Gonzaga principe di Molfetta, in copia dell'anno 1550; acquisto di detta terra da parte del principe di Cellamare Nicolò Giudice (1633); presa di possesso da parte di Domenico Giudice (1672); idem da parte di Costanza Eleonora Giudice (1734).
  3. - Atti riguardanti Terlizzi, Cellamare e altri beni:
    Istrumento per la compera dei beni e delle gabelle dall'università di Cellamare per Nicolò Giudice nell'anno 1643 (1644); atti per l'università di Terlizzi con Giovanni Donato Gentile (167S); allegazioni per le liti tra Eleonora Giudice principessa di Villa e l'università di Terlizzi (1780); bilancio delle rendite burgensatiche della principessa di Villa Eleonora Giudice, su Giovinazzo, Terlizzi, Cellamare, Pozzuoli e Napoli (1784-1789); atti della principessa di Villa contro le università di Terlizzi e Cellamare per l'esazione dell'adoa (1788); atti per Francesco Baldassarre di Terlizzi contro la principessa di Villa (1791-1792).
  4. - Atti riguardanti Alfidena:
    Polizze, ricevute etc. per Alfidena (1779-1813); lettere riguardanti benefici di Alfidena (1781-1813).
  5. - Carte varie:
    Notamenti delle carte della Sopraintendenza della principessa di Villa e del maggiorato Giudice (1784-1793); bilanci dell'Ospedale di S. Giacomo degli Incurabili di Roma, del monastero delle Monache convertite di S. Maria Maddalena di Roma, dell'ospedale di S. Maria della Consolazione, del monsignor di S. Caterina della Rosa dei Funari di Roma, per conto di Francesco Caracciolo duca del Gesso (1789-1804); lettere del Barisani da Milano al principe Caracciolo di Villa (1817).
96.
Maggiorato Giudice. Fascio.
Pergmene e carte:
  1. - Perg., 1696, 5 dicembre — Napoli — Priv. del vicerè Duca di Medinaceli — Assenso alla istituzione del maggiorato Giudice costituito da Nicolò, G. Battista, Michele e Francesco Giudice a favore del fratello primogenito Antonio, principe di Cellamare. Allegati: Copie, una informe e — a stampa, del privilegio precedente.
  2. - Nota dei mobili contesi tra il Duca di Egmont Casimiro Pignatelli, il Duca del Colle, il Duca di Noja, la Principessa di Villa, il Duca del Gesso ed il Principe Aldobrandini per la successione al maggiorato Giudice (1770).
  3. - Divisione dei beni feudali da quelli burgensatici della eredità della Principessa di Cellamare, copia ms. e a stampa (1772).
  4. - Decisioni della Sacra Rota, in favore della Principessa di Villa per l'eredità del maggiorato Giudice, a stampa (1773-1776).
  5. - Cautela richiesta dal Duca del Gesso dei mobili dell'eredità del maggiorato Giudice, contro la Principessa di Villa, a stampa e in copia ms. (1777-1779).
  6. - Relazione, in copia, sulla terra di Terlizzi (1778).
  7. - Carte attinenti alla causa per l'eredità del maggiorato Giudice (1782).
  8. - Possesso, in copia, dei beni burgensatici del maggiorato, da parte della principessa di Villa, M. Eleonora Giudice (1783); e dei medesimi in Terlizzi, Giovinazzo e Cellamare da parte della Principessa di Villa (1787).
  9. - Rendite e pesi del maggiorato Giudice di Napoli, Cellamare Terlizzi e Giovinazzo (1787).
  10. - Possesso dei beni, in copia, del maggiorato Giudice in provincia di Bari da parte del Duca del Gesso (1798).
  11. - Nota dei quadri pervenuti dalla eredità del maggiorato Giudice al Duca del Gesso (1798-1811).

Amelia Gentile, Renata Orefice, Antonio Saladino e Domenico Rodia,
«Archivio Giudice Caracciolo»,
pagg. 158-162,
in «Archivi Privati — Inventario Sommario»,
Archivio di Stato di Napoli,
Volume Primo, Seconda Edizione,
Roma, 1967.