Data di nascita

?

Periodo di riferimento

1630-1646

Data della morte

?

Cosa si sa

Onorato de’ Giudici nasce a Nizza fra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo. Assessore nella città di Nizza a partire dal 1630, si distingue nella gestione della città durante la pestilenza che colpì Nizza fra il 1630 e il 1631, guadagnandosi il rispetto di tutta la cittadinanza. Nel 1639 viene eletto console, ruolo che esercita in contemporanea a quella di assessore. Il 19 dicembre 1946 il suo intervento permette ai cittadini di Nizza di evitare un'aggravio economico piuttosto pesante sulla vendita del sale che, fino a quel momento, era venduto a misura e non a peso. La Casa di Savoia, che aveva imposto la disposizione di vendere il sale a un soldo per libbra, accetta le rimostranze sollevate da Onorato e concede che si torni alle vecchie abitudini.

Non conosciamo il luogo e la data della morte.


GIUDICI Honoré (de), avocat célèbre, était assesseur de la ville de Nice, sa patrie, en 1630-31, époque à laquelle notre pauvre ville fut ravangée par la peste; l'assesseur de Giudici se mostra en ces terribles circostances à la hauteur de ses functions. Sa conduite pleine de dévoument et d'abnégation, mérita d'être consignée dans un procés-verbal spécial du conseil de ville.

Il joignat à ses talents l'art de se faire bien aimer de ses concitoyens; affable et sans ambition, il ne voyat que le bien public. Nommé consul de ville, en 1639, aux applaudissements de la population tout entière, il exerça cette nouvelle fonction en même temps que celle d'assesseur à la satisfaction universelle, ce qui lui valut le beau titre de père de la ville.

Fameux juriconsulte, il se fit surtout remarquer par l'impegno qu'il prit, en 1646, pour che le pays fut soulagé de la surcharge de vendre le sel au poids et non à la mesure, comme c'était l'habitude, et ce à raison d'un sol la livre.

Madame Royale, persuadée par le bonne raisons que fit valor de Giudici, fit justice à sa demande, et enleva cette surcharge, soit, disent les uns, pour ne pas aller contre les anciennes conventions passées entre la maison de Savoie et le citoyens niçois; soit, disent les autres, un peu aussi à cause d'un nouveau don de 40,000 francs payés par toute le viguerie1.

 

TRADUZIONE: GIUDICI Honoré (de), famoso avvocato, è stato assessore della città di Nizza, sua terra natale, nel 1630-31, quando la nostra povera città fu devastata dalla peste; l'assessore de Giudici si mostrò in queste terribili circostanze all'altezza delle sue funzioni. La sua condotta, piena di devozione e altruismo, ha meritato di essere registrata in un rapporto speciale del consiglio comunale. Ai suoi talenti ha inoltre aggiunto l'arte di farsi amare dai suoi concittadini; affabile e senza ambizioni, ha sempre visto solo il bene pubblico. Nominato console cittadino nel 1639, con l'applauso dell'intera popolazione, ha esercitato questa nuova funzione contemporaneamente a quella di assessore per la soddisfazione di tutti, cosa che gli valse il titolo di padre della città. Famoso giurisprudenzialista, va sottolineato in particolare l'impegno dimostrato, nel 1646, quando il paese venne esentato dall'aggravio di vendere il sale a peso e non a misura, come al solito, e questo al tasso di un soldo per libbra. Madama Reale2, persuasa dalle buone ragioni che apportò il de Giudici, rese giustizia alla sua richiesta e rimosse questo sovrapprezzo, anche, secondo alcuni, per non andare contro le vecchie convenzioni stabilite fra la casa di Savoia e i cittadini di Nizza; o, come dicono altri, un po' anche a causa di una nuova donazione di 40.000 franchi pagata dall'intera vicarìa.

Jean-Baptiste Toselli,
«Biographie Niçoise Ancienne et Moderne»,
Tomo I, A - G,
Nizza, 1860,
pagg. 334-335.


1 La vicarìa, o viguerie, era un tribunale amministrativo medievale tipico della Francia meridionale. All'epoca una vicarìa prendeva il nome dal luogo in cui si trovava, anche se non era la capitale amministrativa del territorio.
2 La Madama Reale di cui qui si parla è Maria Giovanna Battista di Savoia, figlia di Carlo Amedeo di Savoia-Nemours e di Elisabetta di Borbone-Vendôme, che sposò il duca di Savoia Carlo Emanuele II e mantenne la reggenza dello Stato sul giovane principe Vittorio Amedeo II. Essa fu la seconda Madama Reale dopo Cristina di Francia, madre di Carlo Emanuele II.


(anni di Cristo 1646)
…[omissis]… e li 19 dicembre, l'Assessore della città Onorato de’ Giudici famoso dottor di leggi, dopo aver ottenuto da Madama Reale che il paese fosse sollevato da un indigestibile aggravio di vendere in Nizza il sale a peso e non a misura, come in tutti i tempi erasi costumato, e ciò a ragione di un soldo per ciascheduna libbra di sale, il quale aggravio fu tolto sì per non contrariare alle antiche convenzioni fatte tra la Casa di Savoia ed i cittadini, come anche in virtù d'un nuovo donativo di quarantamila lire pagato da tutta la Vicarìa.

Monumenta Historia Patriae,
Pietro Gioffredo,
«Storia delle Alpi Marittime»,
Libri XXVI,
pag. 1961.