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Data di nascita 15?? |
Periodo di riferimento 1548-1574 |
Data della morte 15?? |
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Cosa si sa
Maino Giudici nasce a Giornico (CH-TI) nella prima metà del XVI secolo da Pietro. Non conosciamo il nome proprio della madre. Probabilmente figlio unico. Si occupa di commercio di legname, l'occupazione di famiglia, e diventa il capo dei somieri di Giomico, il consul mercantiarum. Inoltre commercia in cereali, sia per gli uomini che per gli animali. Sposa Caterina Bullo, nata a Faido probabilmente da Giacomo Cioccari-Bullo. La coppia ha avuto i seguenti figli:
- Giacomo (❀15??-16??✟),
- Giovanni (❀15??-16??✟),
- Barbara (❀𝒶.1562-𝓅.1599✟),
- Mainino (𝒸𝒶.1588-1607),
- Antonio (❀𝒶.1560-𝓅.1605✟).
Viene ammesso al notariato nella Valle Leventina. Dal 1559 al 1562 è capitano delle milizie valligiane. Nel 1562 viene nominato landscriba e luogotenente del balivo fino al 1565. Diventa inoltre capitano nel primo reggimento svizzero levato al soldo spagnolo che servì il duca d'Alba nei Paesi Bassi nel 1574.
Non conosciamo il luogo e la data della morte.
[N.d.A.] Maino si trasferisce con tutta la famiglia ad Altdorf dando origine così a quel ramo della famiglia.
Fonti
Maino, l'unico figlio documentato di Pietro Giudici svolse attività in molti e diversi campi. Mercante, era molto interessato nel trasporto delle merci sulla tratta che passava da Giornico; infatti, non solo rappresentò presso il tribunale urano dei Quindici (presidiato dal landamano Josue von Beroldingen) gli interessi dei somieri di Giomico ma ne fu anche il capo, il consul mercantiarum. Grande mercante di legname, era «quello che fa' condur la maggior parte del legname a Milano, col quale si fanno asse e somieri, et dicono quest'anno vi farà condurre per la somma di sette mille scudi». Al ritorno, importava in Valle Leventina, numerose quantità di cereali (biada, riso e miglio), in parte utilizzate a nutrire i lavoranti che faticavano sui suoi cantieri di taglio del legname, in parte rivendute ai privati oppure trasferite oltralpe.
Nel frattempo, formatosi quale notaio, Maino fu ammesso al notariato nella Valle Leventina. Non solo impiegato a rogare atti privati, egli riuscì, a partire dal 1562, a ricoprire la funzione di landscriba. Grazie a tale funzione, era sempre a contatto con i balivi urani, specie con il balivo Walter Zeffel, con il quale sembra essersi legato in modo particolare. Quest'ultimo fu balivo dal 1562 al 1565, esattamente il periodo in cui Maino era landscriba. La prima volta in cui Maino è documentato come luogotenente del balivo coincide con l'insediamento in favore dello Zeffel nel baliaggio di Valle Leventina. In questo periodo, Maino ebbe anche a che fare con gli oratori urani mandati a giudicare in valle, dei quali riuscì forse a guadagnarsi la considerazione. Si trattò, nel 1562, di Matthias Zurrenseller (parente dei Beroldingen, mercante di grano in Lombardia, già balivo di Leventina e futuro parente di Maino Giudici), e di Martin Trosch (anch'esso già balivo). Nel 1563, Maino ebbe invece a che fare con Jacob Bessler, mercante e oste ad Altdorf, e Kaspar Zum Trog, uno dei capi del partito spagnolo di Uri. Certamente dotato di esperienza militare, fu nominato negli anni 1559-1562 al rango di capitano delle milizie valligiane.
Beneficiando probabilmente del sostegno del balivo Zeffel, Maino riuscì a ottenere, nell'ottobre 1564, la cittadinanza urana assieme ai suoi figli Antonio, Giuseppe e Giovanni. Da quel momento, il destino di Maino e dei suoi figli si distaccò a poco a poco dalla Valle Leventina, poiché essi si trasferirono definitivamente nel capoluogo della loro nuova patria, Altdorf. In poco tempo, i Giudici di Uri germanizzarono il loro nome in Tschudi. Si trattava, in parte, di una logica corruzione del nome originale, ma anche di una poco discreta imitazione del cognome dell'omonima famiglia Tschudi di Glarona, la più potente parentela di quel Cantone. Con tale nome, era fin troppo facile gettare polvere negli occhi alla gente che ignorava la loro origine leventinese.
Legato al partito spagnolo, Maino fu uno dei capitani del primo reggimento svizzero levato al soldo spagnolo: comandato dal colonnello urano Walter Roll, il reggimento servì il duca d'Alba nei Paesi Bassi nel 1574. Maino era sposato con Caterina Bullo di Faido, una probabile figlia di Giacomo Cioccari-Bullo.
Leonardo Broillet,
«A Cavallo delle Alpi»,
FrancoAngeli, 2014,
pagg. 329-331.
Archivio Storico Diocesiano di Milano,
Tre Valli, vol. 59, pp. 357-359,
Stato d'anime di Giornico, 1564.
Archivio di Stato di Milano,
Potenze Estere PA,
cart. 141, Altdorf, 1° settembre 1559.
cart. 141, Altdorf, 1° settembre 1559.
Staatsarchiv des Kantons Zürich,
A 350.1, lista di grani:
15 dicembre 1566.
11 gennaio 1557.
25 gennaio 1557.
Archivio Patriziale di Dalpe,
perg. 63, 7.8.1559 (notaio).
perg. 64, 20 maggio 1562 (notaio, luogotenente e capitano).
perg. 64, 20 maggio 1562 (notaio, luogotenente e capitano).
perg. 65, 22 maggio 1563 (cancelliere e luogotenente).
perg. 65, 22 maggio 1563, (cancelliere e luogotenente).
perg. 65, 29 maggio 1565 (luogotenente e notaio).
perg. 65, 29 maggio 1565 (luogotenente e notaio).
Archivio Patriziale di Faido,
perg. 159, 25 maggio 1562 (notaio).
perg. 159, 25 maggio 1562 (scriba).
perg. 159, 25 maggio 1563 (scriba).
perg. 160, 31 maggio 1563 (notaio e luogotenente).
perg. 160, 31 maggio 1563 (notaio e luogotenente).
perg. 163, 31 maggio 1563 (notaio e luogotenente).
Archivio Patriziale di Giornico,
perg. 140, 13 gennaio 1548.
perg. 142, 26 maggio 1551.
perg. 144, 30 novembre 1560 (notaio).
perg. 148, 25 novembre 1565 (notaio).
Archivio Patriziale di Prato Leventina,
perg. 175, 30 giugno 1564 (scriba).
Archivio Patriziale di Quinto,
perg. 86, 2.9.1562 (luogotenente, notaio e scriba).
perg. 86, 2.9.1562 (luogotenente, notaio e scriba).
Archivio Patriziale di Sobrio,
perg. 14, 24 aprile 1559 (notaio).
perg. 16, 15 maggio 1565 (luogotenente).