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Data di nascita 1551/2 |
Periodo di riferimento 1550-1621 |
Data della morte 𝓅.1621 |
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Cosa si sa
Heini Giudici1, ovvero Enrico, nasce a Giornico (CH-TI) fra il 1551 e il 1552 da Giacomo e Regentia. Non conosciamo il cognome proprio della madre. Uno di cinque figli: Pietro, Cipriano, Leandro, Heini e Barbara. Come i fratelli, intraprende la carriera di mercante ma a questa affianca la gestione di un albergo-osteria, il “Leone d'Oro”. Si sposa. Non conosciamo il nome della moglie. La coppia ha avuto i seguenti figli:
- Giacomo (𝒸𝒶.1621),
- Maino (𝒸𝒶.1631-1642).
Nel 1558 beneficia di una pensione spagnola. Commercia prevalentemente in vino.
Non conosciamo il luogo e la data della morte.
1 Al contrario dei fratelli, Heine preferisce al versione tedesca del proprio nome, non quella italiana.
Fonti
Heini Giudici, l'ultimo dei tre figli di Giacomo e di Regentia, aveva solo 12 anni nel censimento del 1564. A volte chiamato Enrico, all'italiana, Heini portava tuttavia il proprio nome alla tedesca, segno del suo stretto legame con il versante settentrionale delle Alpi, la supposta patria della madre Regentia. Nel 1588, Heini già adulto, assieme al fratello Pietro, era uno dei due unici Giudici residenti in Leventina a beneficiare di una pensione spagnola.
Non diversamente dagli altri suoi parenti, Heini praticava il commercio. Abbinava tuttavia quest'attività alla gestione di un albergo-osteria a Giornico, il “Leone d'Oro”. Regolarmente citato a Milano, esportava grosse quantità di vino, in parte destinate alla sua osteria e in parte al mercato d'oltralpe. Nel 1601 levò, assieme al suo socio Melchior Müessli di Orsera, già Talammann di valle, 200 some di vino di cui 150 nel Verbano e 50 a Varese. Nel 1604 ne levò 50 some a Gattinara, nel 1605 60 a Valenza e ad inizio 1606 si recò ancora ad acquistare vino a Valenza con suo fratello Cipriano. Da Heini discendono alcuni tra i Giudici documentati a Giornico nei primi decenni del Seicento, i quali, tuttavia, non sono stati oggetto di studio. Siamo unicamente in grado di citare due suoi figli, Giacomo, attestato nel 1621, e Maino, consigliere e alfiere di valle.
Leonardo Broillet,
«A Cavallo delle Alpi»,
FrancoAngeli, 2014,
pagg. 328-329.
Archivio Storico Diocesiano di Milano,
Tre Valli, vol. 59, pp. 357-359,
Stato d'anime di Giornico, 1564.
Archivio di Stato di Milano,
Potenze Estere PA,
cart. 142, febbraio 1606.
Archivio di Stato di Milano,
Cancelleria dello Stato,
Registri cancellerie, serie 21, vol. 25,
f. 11 , Milano, 10 gennaio 1601.
f. 154, Milano, 4 dicembre 1604.
f. 214, Milano, 23 dicembre 1605.
Archivio della Degagna di Osco,
perg. 58, 3 maggio 1621.