Data di nascita

𝒶.1588

Periodo di riferimento

1588-1606

Data della morte

𝓅.1606
  DYG 5
  Altdorf

Cosa si sa

Mainino Giudici, detto Magnus, nasce nella seconda metà del XVI secolo da Maino e Caterina Bullo. Uno di cinque figli: Giacomo, Giovanni, Barbara, Mainino e Antonio. Probabilmente si trasferisce col padre ad Altdorf. Come i fratelli, si occupa di commercio di bestiame e della gestione di un albergo-osteria. Sposa Anna Zurrenseller, nata a Schattdorf da Matthias. La coppia ha avuto i seguenti figli:

  • Katharina (❀159?-16??✟),
  • Matthias (❀159?-𝓅.1625✟).

Nel 1599 viene nominato afiere. Viene ammesso a sedere nel Consiglio di Uri per poi tornare a Bellinzona e diventare oratore al Sindacato.

Non conosciamo il luogo e la data della morte.

Fonti

Con ogni probabilità, il capitano Maino ebbe un altro figlio, forse troppo giovane per essere citato nel 1564, che fu battezzato Maino o Mainino.

Leonardo Broillet,
«A Cavallo delle Alpi»,
FrancoAngeli, 2014,
pag. 331.

In certe occasioni, Antonio mandò anche suo figlio Maino1 a Milano per gestire i suoi affari: a gennaio 1599, Maino vendette a nome del padre 53 mucche e due tori ad Antonio de Penatis di Pontirolo, nel bergamasco.

Ibidem,
pag. 332.

Un altro Maino Giudici, di cui abbiamo accennato sopra, rimane difficile da inserire nella genealogia. Sembra coincidere con Maino, il figlio di Antonio documentato a Milano. Tuttavia, confrontando le date, saremmo propensi a considerarlo quale figlio minore del capitano Maino Giudici. Ciò spiegherebbe anche il diminutivo Mainino, con cui era identificato nel 1588: beneficiava allora di una pensione da parte della Spagna.

Sposatosi con Anna Zurrenseller di Schattdorf, una figlia del balivo di Leventina Matthias, Maino ne ereditò un podere. Anche Maino si apparentò con un'antica famiglia impegnata da generazioni in attività agro-pastorali e legata al commercio transalpino. Dotato di esperienze militari al servizio estero, ottenne il grado di alfiere prima del 1599. Mercante come tutti i membri della sua parentela, Maino frequentava le piazze commerciali di Milano e di Lucerna, trafficando inevitabilmente le solite merci. Ormai ben inserito nel ceto dirigente di Altdorf, Maino si associò perfino, almeno per un affare, con uno dei primi personaggi di Altdorf, Emmanuel Bessler, landamano e importante mercante: essi, durante l'inverno 1609, acquistarono in società 200 some di vino nel Monferrato che condussero poi a casa loro. Come prassi, Maino abbinò al commercio la gestione di un albergo, l'insegna Zum Adler di Altdorf. Ammesso quale primo membro documentato della parentela a sedere nel Consiglio di Uri, tornò in modo ufficiale, nel 1607, nelle sue avite terre in qualità di oratore al Sindacato di Bellinzona.

Ibidem,
pagg. 333.-334


1 È probabile che questo Maino non sia figlio di Antonio, ma in realtà suo fratello.

Archivio di Stato di Milano,
Cancelleria dello Stato,
Registri cancellerie,
serie 21, vol. 24, f. 153v, Milano 9 dicembre 1599.
serie 21, vol. 26, f. 123, Milano 9 gennaio 1609.
Potenze Estere PA,
cart. 142, 9 gennaio 1609.