Data di nascita

?

Periodo di riferimento

1161-1171

Data della morte

𝒶.1171

          

Cosa si sa

Amato del Giudice nasce nell'Irpinia occidentale nel XII secolo. Non conosciamo i nomi dei genitori. Si sposa. Non conosciamo il nome della moglie. La coppia ha avuto i seguenti figli:

  • Riccardo (𝒸𝒶.1161),
  • Amato (𝒸𝒶.1161-1171),
  • Alferio (𝒸𝒶.1171),
  • Bernardo (𝒸𝒶.1171).

Non conosciamo il luogo e la data della morte, avvenuta comunque prima del 1171.

Documenti

Qui di seguito è riportata una serie di documenti riguardanti il personaggio in oggetto.

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1161 ASulla cessione di una terraDicembre 1161
1171 ASulle donazioni al monastero di MontevergineMaggio 1171

Sulla cessione di una terra

Dicembre 1161

408. MEMORATORIUM [PASTINATIONIS]

1161 – dicembre, ind. X, Mercogliano

Giovanni, chier. e not.
Aminadab, giudice.

Il presbitero Bisanzio, custode e rettore della chiesa di San Nicola, costruito nel luogo detto Villanova, concede in fitto perpetuo ai fratelli Riccardo ed Amato, figli del fu Amato del Giudice, una terra vacua di proprietà della chiesa, sita dove si dice Copone, con l’obbligo di trasformarla nello spazio di dodici anni in oliveto, di recintarla e porvi un cancello con relativa serratura, di corrispondere la quarta parte dei seminati e la metà sia delle olive che degli altri frutti pendenti; riserva inoltre per sé l’abitazione e la corte ivi esistente con facoltà di abitarci o di disporre altrimenti.

(Originale, PERGAMENA N. 407, mm. 187x407, scrittura beneventana).

Giovanni Mongelli,
«Regesto delle Pergamene - Abbazia di Montevergine»,
Vol. 1, Secc. X-XII,
Roma, 1956,
pag. 124.

Sulle donazioni al monastero di Montevergine

Maggio 1171

526. SCRIPTUM OFFERTIONIS

1171 – maggio, ind. IV, Mercogliano

Tristaino, chier. e not.
Giovanni, giudice.

Guglielmo, figlio del fu Guglielmo del Giudice, i fratelli Alferio, Amato e Bernardo, figli del fu Amato del Giudice, Guglielmo figlio del fu Perrone, Guglielmo figlio del fu giudice Aminada, Gisolfo figlio di Amato Foglia, Guerriero figlio del fu Martino Codella, Giovanni di Troia ed Omodeo figlio del fu Falco offrono all’abbazia di Montevergine lo «ius patronatus» loro spettante sulla chiesa di San Nicola, sita nelle pertinenze di Mercogliano dove si dice Villanova, escludendo quanto avevano già in precedenza concesso al diacono Bernardo, figlio del fu Urso di Cervinara, il quale tuttavia deve rimanere fedele agli impegni assunti nei loro confronti e trasferirne i benefici a favore dell’abbazia di Montevergine.

(Falso in forma di originale, PERGAMENA N. 526, mm. 343x264; scrittura beneventana).

Giovanni Mongelli,
«Regesto delle Pergamene - Abbazia di Montevergine»,
Vol. 1, Secc. X-XII,
Roma, 1956,
pag. 153.