Data di nascita

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Periodo di riferimento

1489

Data della morte

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  Ventimiglia

          

Cosa si sa

Tommaso de Judicibus, nipote del defunto vescovo Giovan Battista, arrivato a Benevento a seguito dello zio quando questi, legato pontificio, divenne governatore della città nel 1489, sposa Laura dei principi Di Morra, rampolla della primaria famiglia beneventana.

Casa (di) Ventimiglia

Fu prima cognominata de Judicibus. Piantò questa Casa Tommaso de Judicibus, quale venne in Benevento con Monsignor Battista Vescovo di Ventimiglia, suo zio, mandato da Papa Sisto IV per Governatore.

Si casò costui con Laura di Morra, come si vede negli atti della Curia Arcivescovile di Benevento fatti l'anno del Signore 1489 per la validità di detto matrimonio, ove il detto Tommaso si cognomina de Judicibus, e così trovasi cognominato anche nei capitoli matrimoniali di Pietro Cola Griffo con Margarita Mascambruno, stipulati dal Notaio Fran.co Favagrossa di Benevento l'anno 1501 ad ii di giugno, e con il medesimo cognome de Judicibus si cognomina il predetto Vescovo in un decreto che fa per esecuzione del Breve di Protomedico di Benevento in persona di Giulio del Sindico seniore.

Dal sud.o Tommaso nacque Lorenzo, quale, alla morte del padre, si cognominò di Morra, cognome della madre, e così si cognominarono ancora Pompeo ed Aurelia, figlia di Lorenzo, come in parte si vede nei Capitoli Matrimoniali d'essa Aurelia con Annibale Mascambruni stipulati da Notar Geronimo Majale l'anno del Sig.re 1554 come anche nel processo intitolato "Beneventana Confinia" a ... cart. 380 al che si conserva nell'"Archivio de Deputatis dé Confini", ed anco i figli di Pompeo si cognominarono loro ancora di Morra, quali a tempo nostro con li figli lasciato il nome di Morra si cognominarono di Ventimiglia, ma con quale raggione abbiano ciò fatto non lo so. Mi persuado sebene che lo abbiano fatto con ottima raggione.

È di molto ornamento di questa Casa Cesare Ventimiglia, figlio di Pompeo, e pervenuto a costumi riguardevoli, che perciò nostro Paolo Papa V lo mandò per Aud.e della Nunziatura di Spagna, quale dopo lo medesimo Papa lo prepose a Vesc.o di Terracina, e tuttavia esercita tal carica con vigilanza, prudenza e decoro della dignità Vescovile.

Ha questa Casa la sua Cappella nella Chiesa di San Domenico. Sono le sue insegna una banda scacchiata d'argento et azzurro in campo rosso, inquartata con un campo mezzo d'oro e mezzo rosso.

Manoscritto "Memorie di antiche famiglie beneventane" di Mons. Mario Della Vipera
Biblioteca Provinciale di Benevento, Mss IX-23