Data di nascita

?

Periodo di riferimento

1232-1280

Data della morte

?

Cosa si sa

Giovanni del Giudice nasce ad Aversa (CE) nel XII secolo. Non conosciamo i nomi dei genitori. Sappiamo che era un notaio. Sposa Dispana Sulimia.

Non conosciamo il luogo e la data della morte.

Documenti

Qui di seguito è riportata una serie di documenti riguardanti il personaggio in oggetto.

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1232 ASulla riproduzione di un atto del 1194Agosto 1232
1274 ASulla locazione di due case e varie terreFebbraio 1274
1280 ASulla riproduzione di un atto del 12738 aprile 1280

Sulla riproduzione di un atto del 1194

Agosto 1232

1752.

1232, agosto, ind. V, Aversa - Federico imper. a. 35 di Sicilia

Giovanni del Giudice, not. di Aversa
Filippo, giudice di Aversa

Dietro richiesta di fra Bartolomeo, monaco di M.V., si riproduce uno strumento del marzo 1194. Ind. XII, rogato dal not. Giovanni, alla presenza del giudice Giacomo (riferito, Reg. 922) (XXII, 11).1

Giovanni Mongelli,
«Regesto delle Pergamene - Abbazia di Montevergine»,
Vol. 2, 1200-1249,
Roma, 1957,
pag. 173.


1 Lo “strumento” in questione è l'atto #922, ovvero: «922. CARTULA PASTINATIONIS, 1194 (93) – gennaio, ind. XII, Mercogliano: Il monaco Elia, cellerario del monastero di Montevergine, alla presenza del giudice Riccardo, concede in fitto perpetuo ad Enrico figlio di Guglielmo Gabilone un pezzo di terra in parte già coperto da alberi di nocciolo, con l’obbligo di coltivarlo e farlo fruttificare, di incrementare il nocelleto e di corrispondere ogni anno il canone di 4 tarì di moneta salernitana per la festa mariana del mese di settembre, la metà delle nocciole ed il terratico in ragione della decima pare dei seminati. (Originale, PERGAMENA N. 915, mm. 261x218; scrittura minuscola di transizione).»

Sulla locazione di due case e varie terre

Febbraio 1274

2278.

1274 («1273»), febbraio, ind. II - Carlo re a. 9

Pietro, pubbl. not. di Mercogliano
Giovanni e Pietro, giudici di Mercogliano

Giovanni, «dei gratia» ab. di M.V. (che si sottoscrive), concede a Giovanni del Giudice, e a Dispana, sua moglie, figlia di Angelo de Sulimia, due case e sei pezzi di terra, donate al Monastero da Riccardo Sulimia, e cioè: le due case, dentro Mercogliano, vicino alla Porta del capo («porta de capite»); una vigna nel luogo detto Copone; un'altra vigna nel luogo detto Torelli; un nocelleto nel luogo detto Sariano; un altro nocelleto nello stesso luogo; un castagneto nel luogo detto Sala; e un castagneto nel luogo detto Plaio; il tutto per un mese e mezzo di opere a braccio all'anno, e due once e 15 tarì d'entratura (LX, 13).

Giovanni Mongelli,
«Regesto delle Pergamene - Abbazia di Montevergine»,
Vol. 3, 1250-1299,
Roma, 1957,
pagg. 95-96.

Sulla riproduzione di un atto del 1273

8 aprile 1280

2334.

1280, aprile 8, ind. VIII - Carlo re a. 15

Nicola di Maggio, not.
Giovanni del Giudice, giudice

Dietro richiesta di Gualtiero, f. del maestro Berardo Balestriero, si riporta uno strumento1 del maggio 1273 (riferito, Reg. 2262) (LIII, 62).

Giovanni Mongelli,
«Regesto delle Pergamene - Abbazia di Montevergine»,
Vol. 3, 1250-1299,
Roma, 1957,
pag. 111.


1 Lo “strumento” in questione è l'atto #2262, ovvero: «2262. - 1273, maggio, maggio, ind. I - Carlo re a. 8 (in: 1280, aprile 8, ind. VIII), Roberto de Brocco, not. Giovanni de Giuda, giudice del contado di Acerra: Adenulfo de Aquino, conte di Acerra, conferma al maestro Bernardo, f. del q. Costanzo, di Fasano, abitante in Acerra, nove pezzi di terra, dei quali sei nelle pertinenze di Marigliano, e tre delle pertinenze della villa di Pomiglino (villa Pumilliani), donatigli da suo padre (in LIII, 62)».