Data di nascita

13??

Periodo di riferimento

26 ottobre 1380

Data della morte

14??

Cosa si sa

Domenico de Iudicibus nasce a Diano (Castrum Diani), nella seconda metà del XIV secolo. Non conosciamo il nome del padre ma solo di uno zio, Battista. Uno di almeno tre fratelli: Benedetto, Domenico e Gabriele. È proprietario di un mulino.

Non conosciamo il luogo e la data della morte.

La vita

Domenico abita a Sturla, un antico borgo di pescatori, oggi quartiere della città di Genova. É uno dei membri del consiglio di Genova che danno mandato il 26 ottobre 1380 a Lodovico di Goarco di affrontare la rivolta di alcuni membri di famiglie importanti genovesi, ovvero i Doria e gli Spinola, sotto il comando di Bernabò Visconti, che aveva aperto un secondo fronte nella guerra di Chioggia contro i Veneziani.

…[omissis]…
Questi succesi aveano una grande importanza , giacché nel mentre la Signoria di Genova trovavasi impegnata direttamente nella funesta guerra con Venezia, vedovasi nel tempo stesso assalita da due parti nel proprio territorio. Quindi si dovette ricorrere ad estreme misure, e levato un grosso corpo d’ armati , ne fu dato il comando a Lodovico (o Lodisio come più comunemente vedesi chiamato) di Goarco fratello del Doge, il quale allora appunto era ritornato in Genova dall’ armata dell’ Adriatico. Ecco i due documenti che attestano la sua elezione e gli straordinarissimi poteri de’ quali fu investito.

MCCCLXXX die XXVI» Mensis Octobris.

Spectabile et egregium antianorum consìlium in sufficienti et legiptimo numero congregatum et quorum de dicto consilio hiis interessentium nomina sunt hec:
D. Andriolus de Goano tinctor virmilii, tenens locum prioris. D. Franciscus Spinula jurispéritus. D. Fredericus de Pagano. D. Johannes Ultramarinus. D. Dominicus de Judicibus de Diano habitator Sturle. D. Bartolomeus de Nigro. D. Georgius de Marcho. D. Johanes Squarzaficus. D. Abramus Palavicinus et D. Percival Douatus.
In absentia Magnifici Domini Ducis infirmitatis causa presentialiter occupati petita tamen et obtenta generali licentia a prefato Domino Duce quecunque comunis negotia explicandi etc.
…[omissis]…

Conte Luigi Agostino Casati,
«La Guerra di Chioggia e la Pace di Torino»,
Successori Le Monnier,
Firenze, 1866,
pagg. 151-152

Uno dei fratelli di Benedetto, Domenico de Diano, proprietario o lavorante in un mulino, viene citato spesso quale testimone o eventuale tutore dei figli minori del fratello insieme ad un altro fratello di Benedetto, Gabriele, abate del monastero benedettino di S. Venerio di Tino.

Simona Ciurlo,
«Il chirurgo Benedetto de Iudicibus de Diano:
la sua famiglia, la sua casa, i suoi libri fra Tre e Quattrocento»,
Intemelion, n. 7-8 (2001-2002)
pag. 67

Dominici de Diano molinarii consanguinei germanii dicti condam dicti magistri Benedicti.

Archivio di Stato di Genova,
«Notai Antichi»,
n. 503, doc. 219.

Dominicus de Iudicibus de Diano

Ibidem,
n. 503, doc. 272.

La Ciurlo, nel parlare di Domenico, evidenzia come i de Judicibus avessero a Ventimiglia un notevole numero di mulini.

Potrebbe essere interessante notare un’analogia tra il mestiere del fratello di Benedetto, Domenico de Diano molinarii, e il numero elevato di mulini di proprietà dei de Iudicibus di Ventimiglia.

[Ciurlo 2001], pag.67, nota 36.