Cosa si sa

Antonium Judice, duca di Giovinazzo.

1406. — Aegiptius (Matthaeus) Epistola ad amplissimum virum Antonium Judice Juvenancesium Ducem, in qua de inscriptione Juvenacensi fase disseritur adversus Emmanuelem Martinum Hispanum.
Fu pubblicata nel volume, pag. 165 a 185, de' suoi Opuscoli volgari e latini (Napoli 1751, in 4°). L'iscrizione illustrata dall'Egizio fu rinvenuta l'anno 1560 in Giovenazzo.
A questo proposito mi piace qui di ricordare che in marzo del 1877 si rinvennero presso le mura di Giovenazzo tre antichi sepolcri, e che degli oggetti ne'medesimi contenuti fu dato esatto conto nelle pag. 269 a 271 delle Notizie degli scavi di antichità comunicate alla R. Accademia dei Lincei per ordine di S. E. il Ministro della Pubblica Istruzione nel 1878 (Roma 1878, in 4°), traendosene la notizia da una relazione del molfettese Vito Fontana.

Luigi Volpicella,
«Bibliografia storica della provincia di Terra di Bari»,
Napoli, Tip. dell' Accademia reale delle scienze, 1884
Pag. 449

Non è chiaro chi possa essere e a che ramo possa appertenere questo Antonio. Non è certo uno dei Duchi di Giovinazzo successivi all'acquisto del ducato da parte di Nicola nel 1639. D'altra parte non sembra essere un de Judicibus pugliese. Potrebbe essere un Judice amalfitano e in questo caso non apparterrebbe alla famiglia. Si sta ancora investigando.