La questione della “J”

La lettera “J”, in italiano, è chiamata i lunga o i lungo. …[omissis]… Nell'uso italiano corrente è utilizzata, raramente, per rendere il suono semiconsonantico della i, ma solo in alcune parole con grafia conservativa, come in alcuni toponimi, nomi e cognomi italiani. …[omissis]… Raramente, e solo in ambito specialistico, la lettera “J” è detta iota o anche iod.

La “J” è l'ultima lettera a essere stata aggiunta all'alfabeto latino, e fu posizionata dopo la “I”, di cui in origine era una semplice variante grafica. …[omissis]… La “I” e la “J” condividono in effetti gran parte della loro storia, prima di essere distinte in due lettere diverse.

Fu Gian Giorgio Trissino, nella sua «Ɛpistola de le lettere nuωvamente aggiunte ne la lingua Italiana» del 1524, a usare per primo tali grafemi per rappresentare due suoni diversi. In precedenza, “i” e “j” non erano che varianti grafiche, solo minuscole, della stessa lettera, ovvero la “I”.

La lettera “J” faceva parte dell'alfabeto italiano, ma cadde quasi completamente in disuso tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento. Fino al secondo dopoguerra la “I” e la “J” erano ancora considerate varianti della stessa lettera ai fini dell'ordinamento alfabetico nei dizionari e nelle enciclopedie, sicché i lemmi inizianti con entrambe le lettere erano elencati nella stessa sezione, all'interno della quale, per esempio, jersey precedeva iodio. È solo dagli anni '50 del XX secolo, con il massiccio afflusso di anglicismi nella lingua italiana, che i compilatori di dizionari ed enciclopedie aggiungono una sezione specifica per la lettera “J”.

Contributori di Wikipedia.
I [Internet].
Wikipedia, L'enciclopedia libera;
28 feb 2020, 12:07 UTC [in data 2020 apr 1].
Reperibile su: //it.wikipedia.org/w/index.php?title=I&oldid=111143519.
CC BY-SA