Data di nascita

?

Periodo di riferimento

3 febbraio 1480

Data della morte

?
  Pera

Cosa si sa

Malchione Iudex risulta abitare a Pera. Non sappiamo se vi fosse anche nato o se vi si fosse trasferito da Genova.

Non conosciamo il luogo e la data della morte.

Fonti

Atti, documenti e riferimenti relativi a Melchione Iudex.

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L1480 ASu una dichiarazione effettuata da Paride de Morde3 febbraio 1480
L1480 BSu un pagamento effttuato da Damiano di Gravago3 febbraio 1480

Su una dichiarazione effettuata da Paride de Morde

3 febbraio 1480

Ambrogio Iudex e Melchione Iudex sono citati in qualità di testimoni in un atto del 1480, rogato a Pera.

1480, febbraio 3, Pera1.
Paride de Morde, già protogero dei Latini a Caffa, su istanza del notaio Nicola di Torriglia, attesta che il suddetto Nicola non risultava registrato in società con Cristoforo di Canevale come proprietario di una casa, edificata solo in parte nella contrada assegnata dal re dei Turchi ai Latini di Caffa e venduta a Paolo de Roestropis per il prezzo di 150 aspri turchi.

[1 a] +Iesus. In nomine Domini, amen. Paris de Morde, constitutus in presentia mei notarii et testium infrascriptorum, adhibitorum loco magistratus Christianorum non existentis in hiis partibus dicionis regis Turchorum, requisitus ad instanciam Nicolai de Turrilia notarii, ut ipse Paris, olim protoiorus populi Latini Caffe, …[omissis]… Acta sunt hec Pere, sub archivoto domus condam Thome Spinule, nunc Luce Soffiano, anno dominice Nativitatis millesimo quadringentesimo octuagesimo, indicione duodecima secundum cursum Ianue, die tercia februarii, in terciis presentibus testibus Ambroxio et Melchione Iudices, David de Staliano et Nicolao de Mauro, vocatis et rogatis.
(S.) Iohannes de Vecina notarius.

Atto Nº117, pagg. 252-253
«Collana Storica di Fonti e Studi», diretta da Geo Pistarino
Ausilia Roccatagliata
«Notai Genovesi in Oltremare - Atti Rogati a Pera e Mitilene»
Tomo I, Pera, 1408-1490
Genova, 1982


1 Rogito con formule ceterate nella parte finale, seguite da spazi bianchi. Sulla medesima carta il notalo ha redatto il doc. N°118.

Traduzione (di Dario de Judicibus):
+Gesù. Nel nome del Signore, amen. Paride de Morde, presente davanti a me notaio e ai testimoni sottoscritti, in qualità di magistrato dei cristiani non presenti in queste parti sotto il dominio del re dei Turchi, su richiesta di Nicola de Turrilia, notaio, affinché il suddetto Paride, un tempo primo giurato del popolo latino di Caffe …[omissis]… Questi atti sono stati redatti a Pera, presso l'archivio della casa del defunto Tommaso Spinola, ora di Luca Soffiano, nell'anno 1480 dalla nascita di Cristo, nel dodicesimo anno dell'indizione secondo il calendario di Genova, il terzo giorno di febbraio, in presenza dei testimoni Ambrogio e Melchione Iudices, Davide de Staliano e Nicola de Mauro, chiamati e richiesti. Sottoscritto da Giovanni de Vecina, notaio.

Carta 117
Carta 117 [vedi «Dettaglio» per l'ingrandimento del riquadro rosso]
Ambrogio Iudex - Dettaglio
Dettaglio della carta con l'indicazione del nome «Ambrogio Iudices»

Su un pagamento effttuato da Damiano di Gravago

3 febbraio 1480

Melchione Iudex è nominato in qualità di testimone in un atto del 1480, rogato a Pera.

1480, febbraio 3, Pera1.
Damiano di Gravago del fu Pietro, su istanza del notaio Nicola di Torriglia, dichiara di aver pagato su sua malleveria, a Cristoforo di Canevale 300 aspri turchi, dopo il trasferimento degli abitanti di Caffa a Pera.

+ In nomine Domini, amen. Damianus de Gravaigo condam Petri, constitutus in presentia mei notarii et testium infrascriptorum adhibitorum loco magistratus Christianorum non existentis in hiis partibus dicionis regis Turchorum, requisitus ad instanciam Nicolai de Turrilia notarii, …[omissis]… Acta sunt hec Pere, sub archivoto domus condam Thome Spinule, nunc Luce Soffiano, anno dominice Nativitatis millesimo quadringentesimo octuagesimo, indicione duodecima secundum cursum Ianue, die tercia februarii, in terciis, presentibus testibus Iacobo de Alegro, Francischo Marzocho, Melchione Iudice et Petro de Vernacia domini Francischi, vocatis et rogatis.
(S.) Iohannes de Vecina notarius.

Atto Nº118, pagg. 253-254
«Collana Storica di Fonti e Studi», diretta da Geo Pistarino
Ausilia Roccatagliata
«Notai Genovesi in Oltremare - Atti Rogati a Pera e Mitilene»
Tomo I, Pera, 1408-1490
Genova, 1982


1 Rogito con formule ceterate nella parte finale, seguite da spazi bianchi.

Traduzione (di Dario de Judicibus):
+ Nel nome del Signore, amen. Damiano de Gravago, figlio del defunto Pietro, presente davanti a me notaio e ai testimoni sottoscritti, in qualità di magistrato dei cristiani non presenti in queste parti sotto il dominio del re dei Turchi, su richiesta di Nicola de Turrilia, notaio …[omissis]… Questi atti sono stati redatti a Pera, presso l'archivio della casa del defunto Tommaso Spinola, ora di Luca Soffiano, nell'anno 1480 dalla nascita di Cristo, nel dodicesimo anno dell'indizione secondo il calendario di Genova, il terzo giorno di febbraio, in presenza dei testimoni Giacomo de Alegro, Francesco Marzocho, Melchione Iudice e Pietro de Vernacia, al servizio del signor Francesco, chiamati e richiesti.
Sottoscritto da Giovanni de Vecina, notaio.

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