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Data di nascita ? |
Periodo di riferimento 1458-1507 |
Data della morte ? |
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Cosa si sa
Nardus de Judicibus nasce a Barletta (BA) nel XV secolo. Non conosciamo i nomi dei genitori. È amministratore alle dogane di re Ferrante d'Angiò e viene citato fra i consiglieri mercanti della città di Barletta nella riforma degli Statuti del 1106 che Re Ferrante I emana il 9 agosto 1473. Di lui non sappiamo altro.
Non conosciamo il luogo e la data della morte.
Documenti
Lista di atti nei quali è nominato il notaio Nardus de Judicibus.
Privilegi | Sui privilegi concessi alla città di Barletta | 12 settembre 1507 |
Riforma | Sulla riforma degli Statuti del 1106 | 9 agosto 1473 |
Sui privilegi concessi alla città di Barletta
12 settembre 1507
Cosa si sa
In una pergamena del 1507 della Biblioteca Comunale di Barletta si fa riferimento a un Nardo de Iudicibus, amministratore alle dogane di re Ferrante d'Angiò, che governò dal 27 giugno 1458 al 25 febbraio 1494.
39, punto 20°
A.D. 1507, 12 settembre, Indiz. X
Copia legale dei privilegi concessi alla città di Barletta da Federico di Aragona il 31 ottobre 1496, fatta presumibilmente dietro richiesta dell'Università. L'Università di Barletta, rappresentata da Angelo Boccudo, Angelo de Pomis, notaro Stefano Granata e Perro de Iudeis fa a re Federico d'Aragona 29 richieste, fra le quali la ventesima è relativa al condono di 700 ducati dovuti da privati cittadini di Barletta alla Corte. Il re accoglie quattordici delle ventinove richieste, dà una risposta evasiva ad altre sei, fra cui appunto la ventesima, e decide altrimenti per le rimanenti.
Universitatis Baruli.
Istructione supplicatione et gracie date per la Universita de Berleta ali Magnifici Miser Angelo Boccudo, Miser Angelo de Pomis, notaro Stefano Granata et Perro de Iudeis, sindici et oratori ordinati electi et distinati ala Maesta del Signor Re Federico; quale gracie se sforzarono con omne diligencia obtinere et impetrare con gracia et clementia de la prefata Maesta.
…[omissis]…
20. Item, ateso son multi citadini eranno debituri alla Regia Corte in lo tempo de la felice memoria de re Ferrante primo in ducati septicento vel circa, parte per una perdita de sali per harenci avuti de la Regia Corte in ducati L.ta debite per uno Nardo de Iudicibus nostro citadino per administratione dele dohane in tempo de re Ferrante primo, li quali cittadini per li tempi indisposti et per li guerre et per la disfactione grande hanno havuta non hanno possuto ne ponno satisfare, pero dicta Universita supplica V. M. se digne fare gratia de dicta summa ali prefati citadini (sic) per la causa prefata.
Informetur Regia Maiestas in specie de personis et quantitatibus et demum opportune providebit.
…[omissis]…
Copia eiusmodi, manu aliena fideliter scripta, extracta est per me Petrum Lazarum Dexea, Serenissimi et Catholici domini nostri Aragonum et Utriusque Sicilie in hoc regno Sicilie citra Farum secretarium, sueque Maiestatis auctoritate per totam ipsius terram et ditionem publicum notarium, a quodam regestro serenissimi regi Federici intitulato Capitolorum primo, penes me existente et cum eodem fideliter comprobata , die duodecimo mensis septembris anno a nativitate Domini M.°DVIII.°, in civitate Neapoli et ut fides eidem ubique impendatur hic meum, quo utor in claudensis publicis instrumentis, apposui signum.
Giovanni Italo Cassandro
Le Pergamene della Biblioteca Comunale di Barletta (1186-1507)
Commissione Provinciale di Archeologia e Storia Patria
Codice Diplomatico Barese
Volume XIV, Vecchi & C. Editori, Trani, 1938 - XVI,
#39, punto 20°
Sulla riforma degli Statuti del 1106
9 agosto 1473
Nardus de Judicibus viene citato fra i consiglieri mercanti della città di Barletta nella riforma degli Statuti del 1106 che Re Ferrante I emana il 9 agosto 1473.
Mercatores Consiliarii
Franciscus Horentinus, Masius Jadei, Robertus Maffei, Elia Mafifei, Petrucius Stoppa, Sabinus Boccutus, Andreas Pallaius, Nardus de Judicibus, Renzius Russus, Antonius Stoppa, Carolus de Risis, Alexander Cichinutii.
Loffredo Sabino,
«Storia della città di Barletta»,
Vol. 2, Vecchi, tipografo-editore, 1893,
pag. 384.