Data di nascita

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Periodo di riferimento

1497-1531

Data della morte

1531
  Molfetta/Troia
  DMT 6

          

Cosa si sa

Andriano de Judicibus nasce a Molfetta (BA) da Giovanni e Mariella Amerusio. Quarto di cinque figli: Galieno, Graziano, Gualterio, Andriano (o Adriano) ed Elisabetta. Non sappiamo se si sposò.

Muore ammazzato nel 1531, forse come vendetta per il sacco di Molfetta da parte dei francesi e del Principe di Melfi, Giovanni Battista Caracciolo, al cui servizio erano i de Judicibus.

[N.d.A.] Probabilmente si tratta solo di una coincidenza, ma a Napoli, nel XVIII secolo, i Caracciolo e i Del Giudice alla fine si fonderanno in un'unica famiglia. Certo, parliamo di ben due secoli di distanza, ma è interessante sapere che a Molfetta la famiglia de Judicibus locale e il Caracciolo che ne è principe, avessero già una relazione molto stretta.

La vita

Andriano, o Adriano, fa parte della 5a generazione di questa famiglia a Molfetta, se contiamo da Vincenzo de Marino. Nasce nell'abitazione di famiglia, al civico 2 di via Morte, proprio accanto alle rovine della chiesetta di Sant’Andrea. Sul portone della casa, lo stemma gentilizio della famiglia.

Genitori di Galieno, Graziano e Don Gualterio, i coniugi Giovanni de Iudicibus e Mariella Amerusio ebbero anche una figlia, Elisabetta, già sposata nel 1497 con Giulio Azzarito, e un altro figlio, Andriano.

Pasquale Minervini,
«La Chiesa di Sant’Andrea in Molfetta»,
Mezzina, 1996, Molfetta
pag. 24

Andriano, al contrario di altri membri della famiglia, intraprende il percorso giuridico. Nel 1522 compra il dazio del forno e paga quello della taverna.

Nel contempo, il fratello diacono Gualterio intraprese la vita sacerdotale, e Andriano, anch'egli giudice annale nel 1507, il «6 settembre 1522 comprò lo Dazio de lo Furno fu preggiato da Andrillo Lepore, Notar Francesco Gilao, et Aurelio Rufulo» e nello stesso giorno «preggiò Aurelio Rufulo per lo Dazio de la Taverna».

Ibidem,
pag. 28

Quando il fratello Graziano muore, ad Andriano sarebbero andati 14 ducati, come da testamento. Non sappiamo tuttavia se li abbia mai riscossi, essendo stato ucciso nel 1531.

Infine egli (Graziano) lasciò …[omissis]… all'altro fratello Andriano una somma di 14 ducati.

Ibidem,
pag. 32

Il 18-19 luglio 1529 avviene il sacco di Molfetta da parte dei francesi, coi quali si era alleato il Principe di Melfi, Giovanni Battista Caracciolo, al cui comando stava Diomede di Evangelista Lepore, cognato di Giovanni de Judicibus, figlio di quel Galieno che era fratello di Andriano. Probabilmente a causa del ruolo avuto dai de Judicibus nella presa di Molfetta, nel 1531 Andriano viene ucciso.

Saccheggiata la città con uccisioni e distruzioni, seguironso le vendette degli «offesi», causa forse anche della morte di Andriano de Iudicibus, morto «ammazzato» nel 1531.

Questi, deceduto senza avere figli, con istrumento del not. Bonaventura Azzarito, lasciò in beneficio al fratello Don Gualterio, Arciprete della Cattedrale di Molfetta, «vinea una terra vacue cocublina in loco paradisi», sulla via per Terlizzi, per la celebrazione di una messa settimanale «pro anima sua».

Ibidem,
pag. 35

Lista degli atti ritrovati

Giudice annuale

Nel 1507 Andriano risulta essere giudice annuale.

Giodice Annale Andrianus de Judicibus.

Atti notar Giovanni de Monna,
fol. 133

Citato in un atto notarile

In un atto del notaio Gaspare Di Morra del 6 settembre 1522 è scritto:

Adriano de Judicibus comprò lo Dazio de lo Furno, fù preggiato da Andrillo Lepore, Not. Francesco de Gilao, et Aurelio Rufulo …[omissis]…

Atti notar Gaspare de Morra,
fol. 169

Citato in un atto notarile

In un atto del notaio Gaspare Di Morra del 6 settembre 1522 è scritto:

Adriano de Judicibus …[omissis]… preggiò Aurelio Rufulo per lo dazio de la Taverna.

Atti notar Gaspare de Morra,
fol. 190