❀ |
Data di nascita 28 marzo 1931 |
Periodo di riferimento 1931-2018 |
Data della morte 11 marzo 2018 |
✟ |
Cosa si sa
Corrado de Judicibus nasce il 28 marzo 1931 da Giovanni e Giustina Piacente. Secondo di due figli: Silvia e Corrado. Sposa la cugina Biancamaria Uricchio, figlia della zia Isabella e nata il 20 ottobre 1940. La coppia ha avuto i seguenti figli:
- Silvia (❀1967-vivente),
- Valeria (❀1969-vivente),
- Giustina (❀1970-vivente),
- Giovanni (❀1973-vivente).
Muore l'11 marzo 2018.
Informazioni fornite da
Valeria de Iudicibus.
La vita
Corrado è primario di Otorinolaringoiatria all’ospedale di Martina Franca, ma soprattutto è uno dei protagonisti della politica cittadina nella seconda metà degli anni Ottanta. Consigliere comunale del Partito Repubblicano Italiano, dal 1985 al 1992 fu uno dei fautori della questione morale.
Aveva una cultura laica e progressista coerente con gli ideali di un partito, quello repubblicano, fondato da Ugo La Malfa ed erede del Partito d’Azione. Il suo appoggio esterno fu qualificante per costituire la prima Amministrazione comunale non monocolore democristiana, quella che vide insieme democristiani, comunisti e l’indipendente di sinistra De Giorgio in carica dal 17 dicembre 1987 al 28 maggio ’88.
Dai ricordi di Antonio Scialpi.
Corrado, coerentemente con i principi di lealtà costruttiva dei quali era espressione, si fece convincere ad aderire all’accordo tra il senatore Consoli e il deputato Domenico Amalfitano che elesse sindaco Michele Conserva, sia pure non entrando a far parte di quell’Amministrazione con degli assessori ma sostenendola solo in Consiglio comunale 1, perché fu considerata “d’emergenza” rispetto alla necessità di garantire la gestione del bene pubblico. Quando l’Amministrazione Conserva cadde, sei mesi dopo, Corrado scelse di fare opposizione insieme al PCI e a De Giorgio nel nome della stessa coerenza che l’aveva indotto ad aderire al precedente accordo. Diceva:
Il Partito Repubblicano non cambia pelle a ogni stagione.
1 All'epoca, non c’era ancora la legge che prevedeva l’elezione diretta del sindaco da parte dei cittadini.
Foto
