Motti ed Epigrafi
Questa sezione riporta una serie di motti ed epigrafi così come sono state riportate da storici e studiosi di varie epoche. La maggior parte erano incise su lapidi o su lastre di pietra poste all'interno di chiese o palazzi. Alcune sono tuttora esistenti, altre furono distrutte nel corso dei secoli.
Motti
Contenuti della sezione
Questa sezione riporta i motti relativi a questo ramo della famiglia.
XVIII | Motto del XVIII secolo | PER ASPERA AD ASTRA |
Motto del XVIII secolo
PER ASPERA AD ASTRA
Quando i de Judicibus di Molfetta si attribuirono lo stemma dei Del Giudice di Amalfi a seguito delle ricerche di Miclele Romano (vedi l'Introduzione), si diedero anche il motto:
PER ASPERA AD ASTRA
Attraverso le difficoltà
sino alle stelle.
Epigrafi
Contenuti della sezione
Questa sezione riporta le epigrafi relative a questo ramo della famiglia.
1546 | Epigrafe del 1546 | Gratiano, Galieno e Gualtiero de Iudicibus |
1546 | Epigrafe del 1546 | Elisabetta de Iudicibus |
1567 | Epigrafe del 1567 | Marc’Antonio de Iudicibus |
Epigrafe del 1546
Gratiano, Galieno e Gualtiero de Iudicibus
Nella Chiesa di S. Andrea c'è un'iscrizione su un arco che ricorda che furono i de Judicibus a ristrutturare e arricchire l'edificio nel XVI secolo.
SACRARVM LEGVM VERIDICVS INTERPRES
MAGNIFICVS GRATIANVS VISITATIONI VIRGINIS
SVISQUE DE IVDICIBVS EREXIT ED DOTAVIT< M·A·I·
Veridico interprete delle leggi sacre
il Magnifico Graziano in onore della Vergine della Visitazione
eresse e arricchì per sè e per la sua famiglia, i de Judicibus
M(arcus) A(ntonius) I(nstituit)
Epigrafe del 1546
Elisabetta de Iudicibus
Ad attestare il patronato dei de Judicibus sulla chiesa di Sant’Andrea, è un'iscrizione che menziona Elisabetta, figlia di Galieno, fratello di quel Graziano che si può ritenere il “fondatore” della suddetta chiesa, e due stemmi incrociati della famiglia, posti negli angoli del portale, sormontati da un elmo posto di profilo laterale con l'uccello araldico per cimiero. L'iscrizione è la seguente:
T(EMPLUM) VISITANTIS ET VISITATÆ HELISABET
APOSTOLIQ(UE) ANDREAE. MDXXXXVI.
Chiesa della Visitazione e della visita ad Elisabetta
dell'apostolo Andrea. 1546
Pasquale Minervini,
«La Chiesa di Sant’Andrea in Molfetta»,
Mezzina, 1996, Molfetta
pagg. 47-48
Epigrafe del 1567
Marc’Antonio de Iudicibus
Su una campana della Chiesa di S. Andrea, forgiata da mastro Giovan Battista de Fiella, c'è un'iscrizione che ricorda che fu commissionata da Marc’Antonio de Iudicibus.
MARCUS ANT(ONIU)S DE IUDICIBUS HOC OPUS F.F.1
Marc'Antonio de Iudicibus
rese possibile quest'opera2
La campana, di bronzo, ha un'altezza di 40 cm e un diametro di 43 cm. L'iscrizione si trova sotto la corona, mentre al centro, a oriente, c'è lo stemma dei de Judicibus e ad occidente l'immagine della Vergine col Bambino sul braccio sinistro, ovvero la Madonna dei Martiri. Sotto la Vergine, sopra il labbro della campana, c'è la firma dell'autore:
IL FIELLA F. A.D. MDLVI3.
1 “F.F.” sta per FIERI FECIT.
2 Questa locuzione non vuole tanto dire “fece” quanto “fece fare” e quindi non riguarda l'artigiano quanto il committente.
3 Si tratta di uno dei primi lavori di Giovan Battista Fiella di Napoli, residente a Bitonto.