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Data di nascita ? |
Periodo di riferimento 23 luglio 1288 |
Data della morte ? |
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Cosa si sa
Mandatum(1)
[1288] luglio 23, Como
Matteo de Romana, giudice e assessore di Bosso de Pellavicino, podestà comasco, ordina per
il tramite di un servitore comunale a Giacomo detto Niardo, ai suoi fratelli ed a Bazino fu Homodeo Bazi
di comparire entro 15 giorni in sua presenza con buoni fideiussori per prestare garanzia di non recare
offesa personale né reale ai frati dell'ospedale delle chiese di San Remigio e Santa Perpetua, sotto
pena di bando di 100 lire di moneta nuova per ognuno. Inoltre ordina ad Anselmo Iudici,
podestà, ed al comune ed agli uomini di Tirano, sia nobili che vicini, di aiutare i frati nella
raccolta della decima di un campo in Colognola, di due terre "in Campore", di due campi a "Subtus Vineam"
e "ad Voam de Zuco", di un campo a Sassola, uno a [Cata], uno a Paraviso,
uno "ad [...], uno in Colognola" dove si dice "in Quadro de la [Pita]",
uno "ad Tovam"(2), uno "ad Sallazolum", uno in "Novaredo".
Il 12 agosto il servitore comunale riferisce di aver presentato il mandato ai suddetti.
(ST) Ferrabove de Dorso, scriba del palazzo cumano.
(1) Nell'atto è stata probabilmente tralasciata una " V" nella scritturazione della data.
Altre notizie sulla controversia sono desumibili da altri atti del'anno 1288.
Nel 1288 appare altresì podestà di Como Bosso de Pellavicino, mentre nel 1283 risulta da altri atti
quale podestà di Tirano Marchesio Lazaroni.
(2) Forse errore per "Tovum".
Atto singolo membr. #337, mm 730x154
Segnatura antica: M 245 - Classificazione: 1 - Segnatura: perg. 337
Archivio storico del Santuario della Beata Vergine di Tirano
Sezione membranacea (Sezione)