Data di nascita

?

Periodo di riferimento

Inizi del XVI secolo

Data della morte

?
  DGN 13
  Calvi

Cosa si sa

Lucietta Giudice nasce presumibilmente a Genova a cavallo del XV e XVI secolo da Giuliano e Tomasina Scaglia. Una di sette figli: Teodora, Tomasino, BNR & Pomellina, Gio Batta, Lucietta, Giuliano BNR 495 & Isabelletta 495. Sposa Vincenzo Promontorio. La coppia ha avuto almeno una figlia:

  • Tomasina Promontorio1 (𝒸𝒶.153?).

Giuliano

Lucietta

moglie di Vincenzo Promontorio

Antonio Maria Buonarroti,
«Alberi genealogici di diverse famiglie nobili, compilati et accresciuti
con loro prove dal molto reverendo fra’ Antonio Maria Buonaroti,
sacerdote professo del Sagr’Ordine Gerosolimitano in Genova,
distribuita in tre tomi»,
manoscritto cartaceo del 1750,
I-V, segnatura m.r. VIII. 2. 28-30,
Sezione di Conservazione, Biblioteca Civica Berio, Genova.
pag. 80.

Il manoscritto 495 495, foglio 378, riporta questo personaggio come appartenente a un sottoramo dei Giudice di Genova albergati presso la famiglia Calvi.

Giuliano

Lucietta

moge di Vincenzo Promontorio q Federico vedi le prove di Isabelletta·

Archivio di Stato di Genova,
Fondo Manoscritti,
MS 495, f. 378.

Non conosciamo il luogo e la data della morte.


1 La figlia, Tomasina, sposa Bartolomeo Torre, figlio di Gio Batta. La coppia ha almeno due figli: Gio Batta Torre BNR, che sposa la cugina Battina Giudice, figlia di Nicolò e Geronima Giustiniani e quindi nipote di Gio Batta, uno dei fratelli di Lucietta, e Odoardo 495.

Discendenza

Il foglio 378 del manoscritto 495 riporta, all'interno dell'albero genealogico dei Giudice albergati presso i Calvi, la discendenza di Lucietta e di sua figlia, Tomasina, nonostante essa in teoria non facesse più parte del casato dei Giudice di Genova, a dimostrazione di quanto ci tenessero anche i discendenti della linea di sangue femminile, a dimostrare tale ascendenza.

Discendenza di Lucietta Giudice e Tomasina Promontorio
Discendenza di Lucietta Giudice e Tomasina Promontorio

Archivio di Stato di Genova,
Fondo Manoscritti,
MS 495, f. 378.