Data di nascita

3 febbraio 1746

Periodo di riferimento

1746-1800

Data della morte

4 novembre 1800
  Molfetta (BA)
  DMO 2
  DML
  DML 1

Cosa si sa

Sergio de Judicibus1 nasce a Molfetta (BA) il 3 febbraio 1746 da Matteo e Giovanna Pastore. Sesto di nove figli: Mario, Angela Maria, Pietro, Nicola, Mauro, Sergio, Pantaleo, Nicolò e Marianna. Il 4 aprile 1773, per capitoli matrimoniali del 27 marzo 1773, sposa Susanna Poli, nata a Molfetta (BA) intorno al 1751 da Corrado e Maria Gaetana Modugno. La coppia ha avuto i seguenti figli:

  • Giovanna (❀1777-1850✟),
  • Gaetana (❀1779-1846✟),
  • Matteo (❀1782-1837✟),
  • Angela (❀1784-𝒶.1786✟),
  • Angela Maria (❀1786-18??✟),
  • Corrado (❀1789-1829✟),
  • Rosa Maria (❀1792-1854✟),
  • Giuseppe (❀1795-18??✟).

Il 12 settembre 1791 Sergio fa testamento, disponendo eredi i figli Corrado e Matteo. Muore a Molfetta (BA) il 4 novembre 1800. La moglie, Susanna, morirà a Molfetta (BA) il 2 giugno 1840, nella propria abitazione in Strada S. Angelo, all'età di 85 annia.

Archivio di Stato,
Stato Civile della Restaurazione,
a Atto di morte n. 249.


1 Sergio ha come “secondi nomi” Biaggio, Donato, Nicolò, Antonio, Giovanni, Pietro, Corrado, Gaetano.

Alcune informazioni in questa scheda sono state fornite,
per gentile concessione, dal Cav. Corrado Pisani
come materiale inedito, da fonte documentale
citata nell'Introduzione a questo ramo.

[N.d.A] Sergio è il capostipite del ramo dei de Judicibus di Molfetta che in gran parte hanno mantenuto la “J” nel cognome, a parte il periodo fascista in cui molti sono stati costretti a cambiarla in “I”. Da notare inoltre che il padre di Susanna si chiamava Corrado. È plausibile che sia proprio da questo Corrado che venga l'uso costante in questo ramo della famiglia di chiamare così almeno un figlio maschio. Anche il nome Gaetano, tipico di questo ramo, potrebbe venire dalla madre di Susanna.

Fonti

Atti, documenti e riferimenti relativi a Sergio de Judicibus e famiglia.

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CatastoCatasto Onciario di Molfetta: famiglia Poli-Modugno1753
FelucaCostruzione di una feluca per Domenico Cafarella24 gennaio 1790

Catasto Onciario di Molfetta: famiglia Poli-Modugno

1753

Dal Catasto Onciario di Molfetta del 1753 riguardanti la famiglia Poli - Modugno, risulta che Susanna Poli all'epoca avesse 2 anni, mentre entrambi i genitori ne avessero 23.

  • Corrado Poli calefato1 d'anni 23
  • Maria Gaetana Modugno moglie d'anni 23
  • Susanna figlia d'anni  2

 

Famiglia Poli-Modugno nel 1753
Famiglia Poli-Modugno nel 1753

Informazioni fornite da
Giuseppe Cappelluti.


1 Il calefato era un operaio addetto al calafataggio delle navi.

Costruzione di una feluca per Domenico Cafarella

24 gennaio 1790

Il 24 gennaio 1790, a Molfetta, il maestro Corrado Poli si impegna formalmente, sotto giuramento, a costruire una piccola imbarcazione da viaggio (felluchetta) per Domenico Cafarella, simile a quella che Cafarella possiede attualmente. La nuova imbarcazione deve avere le stesse dimensioni e caratteristiche, con alcune migliorie specifiche. Poli promette di consegnare la barca entro il 15 marzo 1790. Il prezzo concordato per la costruzione è di 90 ducati in moneta d'argento. Poli riceve immediatamente un acconto di 10 ducati in contanti da Cafarella e si impegna a ricevere ulteriori 30 ducati alla consegna della barca. I restanti 50 ducati saranno pagati da Cafarella entro il 15 marzo 1791, senza interessi, a condizione che la consegna avvenga come previsto. In caso di mancato pagamento, Cafarella autorizza Poli a far valere il presente contratto in qualsiasi tribunale o corte, secondo le leggi vigenti, per recuperare il pagamento dovuto, inclusi danni, spese e interessi. Entrambe le parti, Poli e Cafarella, si impegnano a rispettare rigorosamente i termini del contratto, obbligando anche i loro eredi e successori. Il contratto è stipulato alla presenza del giudice Graziano Paparella, del notaio Pasquale de Robertis e di altri testimoni. Una nota aggiuntiva del 16 marzo 1790 conferma che Corrado Poli ha ricevuto i 30 ducati d'argento da Cafarella, alla presenza del giudice e dei notai.

[N.d.A.] Sebbene non riguardi direttamente Sergio, abbiamo riportato qui questo contratto in quanto far le parti in causa c'è il suocero di Sergio, Corrado Poli.

Trascrizione del manoscritto

Le lettere fra parentesi rappresentano l'espansione delle abbreviature per contrazione o troncamento utilizzate dal notaio.

Promissio
Pro Dominico Cafarella cun M(agist)ro Conrado Poli

Die vigesima quarta Mensis Ianuarii Millesimo Septin(gentesi)mo Nonagesimo Melphicti. Personalm(ent)e costo avanti di noi M(agist)ro Corrado Poli di questa città di Molfetta, il med(esim)o mediante convenzione avuta e spon(taneamen)te con giuramento promette e si obliga costruire a Domenico Cafarella di questa prefata città p(rese)nte, ed accettante una Felluchetta da viaggio simile a quella che lo stesso Cafarella oggi possiede ch’era del qu(ondam) Saverio Sannicandro della stessa lunghezza e larghezza e due deta più larga di fondo ed altre tre deta più alta di stiva da misurarsi dalla murata, e dalla banda, e del resto uguale come sopra a quella del memorato Sannicandro, con situarci tutti i legnami al di fuori senza tavole, e di buona qualità e ben inchiodata, con appuntarla ad uso di Trani e situarci benanco otto braccioli sotto coperta e coprairci parimente un camerino a Proda a proporzione della Barca e lavorare il vacuo delle catene due palmi larghi uno dall’altro. Quale Barca promette esso Poli consignarla ogna e Nera in Mare il di quindeci del Mese di Marzo di questo co(rren)te anno 17novanta; il convenuto tra di loro prezzo come dichiarano di Ducati Novanta in moneta di arg(ent)o, a conto di quelli esso Poli spont(aneament)e manualmente ed in contanti avanti di noi che li vedemo numerare ha, riceve, ed esso stesso tira dal d(ett)o Cafarella p(rese)nte a lui dante e numerante la somma di Ducati Dieci arg(ent)o altri Ducati trenta promette e con giuramento si obliga esso Cafarella dare e pagare al d(ett)o Poli p(rese)nte nel giorno della consegna della divisata Barca; E gli altri Ducati Cinquanta promette similmente esso Cafarella dare e pagare al mensionato Poli li quindeci del Mese di Marzo 17novantuno senza interesse alcuno, in caso sortisse la consegna in d(ett)o giorno quindeci Marzo e non seguendo la consegna l’anno della dilazione delli descritti Ducati Cinquanta debba cominciare al giorno dell’indicata consegna, perché così convenuto. In questa città di Molfetta in pace e senza eccezione, o prevenzione alcuna alla quale Siccome all’auth(enticum) hoc nisi deb(et) eod de solut(um) et liberat(um) esso Cafarella cerziorato me Notaro rinuncia. Ed in mancanza de pagamenti sud(dett)i vuole esso Cafarella che si paga il p(rese)nte istrumento contro di lui d(ett)o Poli produrre, presentare, e liquidare in ogni tribunale, corte, luogo, e Foro, secondo il Rito della G.C. della Vicaria, e di lei liquide obliganze si possa agere in via esecutiva in virtù del patto esecutivo in forma pro ut destilo mei Notarii colla rifazione di tutti li danni, spese, ed interessi de quali quia sic. Promettendo ad invicem con sollenne stipola gli oblighi sud(dett)i avanti sempre ed in ogni futuro tempo rati e fermi ne mai controvenire qualsivoglia ragione, azione o causa. E la Reale osservanza delle cose sud(dett)e essi Poli, e Cafarella spon(taneament)e obligano loro stessi, li loro e di ciascuno di loro Eredi, Successori, e beni tutti ad invicem p(rese)nti ad penam Dupli med(esim)e potestate capiendi constitutione Precari et tactis scripturis jurant. coram Regio Iudice ad contractus m(agnifi)co Gratiano Paparella de Melphicto, me Aloysio Antonio Massari ad eodem Melphicto Publico ac m(agnifi)cij Pascale de Roberti, Francesco Cucumarzo et Mauro Palosia Testibus de dicto Melphicto Litteratis.

Scrittura nel margine sinistro di pagina 49, all’altezza della riga che inizia con “ta Barca”.

A di sedici Marzo 1790. Si nota che Jud(ic)e Corrado Poli ha ricevuto dal d(ett)o Domenico Cafarella li controscritti Ducati trenta argento ha quietato in forma in p(rese)nza del Giudice a contratti Graziano Paparella me N(otar)o Pasquale de Robertis e Mauro Palosia Not(ar)o Massari.

Archivio di Stato di Trani,
notaio Pasquale de Robertis,
vol. 1790, pagg. 48-49.

Informazioni fornite da
Giuseppe Cappelluti.
Trascrizione di Giulia Lenci.