Data di nascita

9 marzo 1784

Periodo di riferimento

1784-1844

Data della morte

22 gennaio 1844
  Molfetta (BA)
  DMP 2

Cosa si sa

Angelo de Judicibus1 nasce a Molfetta (BA) il 9 marzo 1784 da Mauro e Serafina Sigismondo. Decimo di dodici figli: Matteo, Giovanna, Francesco, Francesco, Mauro, Ignazio, Giovanna, Pietro, Ignazio, Angelo, Sergio, Pasqua Maria. Come mestiere fa il “ferraro”, ovvero il fabbro. Per capitoli matrimoniali del 2 dicembre 1810, sposa il 29 dicembre 1811 a Molfetta (BA) la filatrice Francesca del Rossoa,2,3, nata intorno al 1785 da Pasquale e Agnesa Mancini. La coppia ha avuto i seguenti figli:

  • Serafina (❀1813-1813/4✟),
  • Serafinab,c (❀1814-1884✟),
  • Agnesad (❀1817-18??✟),
  • Mauro Domenicoe (❀1821-𝒶.1826✟),
  • Giovanna Mariaf (❀1823-18??✟),
  • Mauro Domenicog (❀1826-1826✟),
  • Mauro Luigih (❀1828-1899✟),
  • Francesco Saverioi (❀1831-18??✟).
  • Ritaj (❀1833-1890✟).

Muore a Molfetta (BA) il 22 gennaio 1844. La moglie morirà nella sua casa a Molfetta, in Via Piazza n3, all'età di 83 annik, il 9 gennaio 1869.

Archivio di Stato,
Stato Civile Napoleonico,
a Atto di matrimonio n. 25.
b Atto di nascita n. 679.
Stato Civile della Restaurazione,
c Atto di morte n. 185.
d Atto di nascita n. 526.
e Atto di nascita n. 647.
f Atto di nascita n. 611.
g Atto di morte n. 3.
h Atto di morte n. 675.
i Atto di nascita n. 69.
j Atto di morte n. 443.
k Atto di morte n. 22.


1 Angelo ha come “secondo nome” Rafaele.
2 Dall'atto di matrimonio risulta avessero 27 anni lui e 25 lei, per cui Francesca dovrebbe essere nata fra il 1785 e il 1786.
3 In alcuni atti il cognome di Francesca è riportato come “del Rossi”.

Alcune informazioni in questa scheda sono state fornite,
per gentile concessione, dal Cav. Corrado Pisani
come materiale inedito, da fonte documentale
citata nell'Introduzione a questo ramo.

[N.d.A.] Questo ramo della famiglia inizia a utilizzare la “I” al posto della “J” nel cognome. Ricordiamo che in passato le due lettere venivano spesso considerate varianti della stessa vocale, ovvero la “J” era solo una variante grafica e non una semiconsonante. Molti le usavano comunque indistintamente, spesso anche entrambe nello stesso documento. Per il capostipite abbiamo deciso di lasciare la “J” a testimonianza del cognome originale. In seguito useremo la “J” solo là dove i documenti la riportano esplicitamente.