Data di nascita

𝒶.1527

Periodo di riferimento

1527-1544

Data della morte

1542/4
  Molfetta/Troia
  DMT 7

Cosa si sa

Antonica de Judicibus nasce prima del 1527 da Graziano e Cecilia de Leporibus. La conosciamo perché è più volte nominata nel testamento di Graziano, quello che porterà poi alla ricostruzione della chiesetta di Sant’Andrea e al patronato dei de Judicibus sulla stessa.

Antonica ha anche un fratellino che nasce poco dopo la morte di Graziano, avvenuta fra il 1527 e il 1529. Antonica invece presumibilmente morì fra il 1542 e il 1544.

La vita

Sappiamo che Antonica nacque qualche anno prima del 1527

Dimorando in Conversano con la moglie, incinta del secondo figlio, dopo la nascita qualche anno prima della figlia Antonica, Graziano fu colpito da infermità. Il 16 febbraio 1527, prossimo a morire, egli fece testamento …[omissis]…

Pasquale Minervini,
«La Chiesa di Sant’Andrea in Molfetta»,
Mezzina, 1996, Molfetta
pag. 30

Antonica è nominata nel testamento di Graziano che le lascia una dote che andrà ad accrescere la somma assegnata alla costruzione di una cappella nella chiesetta di Sant’Andrea nel caso non dovesse maritarsi, cosa che peraltro avvenne.

Inoltre volle che detta cappella «nominari intitulari habeat Visitationis Virginis mariae, et festum illius in illa sollemniter anno quolibet celebretur», per cui le assegnò «omnia bona sua possessiones et bonos» decurtati della dote matrimoniale della figlia Antonica. …[omissis]… Allo stesso beneficio, Graziano unì l'onere «celebrandi seu celebrari faciendi in ditta cappella construenda pro anima ipsius testatoris et parentum suorum» cinque messe settimanali, aumentate a una giornaliera qualora la figlia Antonica fosse morta (come poi avvenne) prima di sposarsi, andando la sua dote ad accrescere quella della cappella. …[omissis]… Infine egli lasciò alla figlia Antonica una dote di mille ducati, 500 in carlini d'argento e altri 500 in «pannis lane lineis sericis et corredis secundum usum et consuetudines civitate melfitte»;

Ibidem,
pagg. 30-32

Morta anche la figlia di Graziano, Antonica, senza essersi sposata, la dote lasciatale dal padre andò, per effetto del suo testamento, ad accrescere quella della Cappella della Visitazione, il beneficio, non essendo intervenuto ancora l'assenso del vescovo, non faceva percepire agli eredi testamentari «nullum aliud commodum… nisi ius presentandi… cappellae construendae.

Ibidem,
pag. 37