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Data di nascita ? |
Periodo di riferimento 1218 |
Data della morte 𝒶.1258 |
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Cosa si sa
Pietro Iudex nasce a Ventimiglia a cavallo del XII e XIII secolo. Non conosciamo i nomi dei genitori. Si sposa. Non conosciamo il nome della moglie. La coppia ha avuto almeno un figlio:
- Raimondo (𝒸𝒶.1258-60).
È fra i cittadini notabili di Ventimiglia che giurano di rispettare le leggi della città di Genova. Di lui non sappiamo altro.
Non conosciamo il luogo e la data della morte; sappiamo solo che nel 1258 è già morto.
Lista degli Atti dell'Amandolesio
Pietro Iudex viene nominato nei seguenti atti rogati in Ventimiglia dal notaio Giovanni di Amandolesio, raccolti e custoditi a Genova, secondo quanto stabilito nelle clausole di pace dopo l'assedio del 1220.
Atti dal 1256 al 1258, Cartolarius Instrumentorum I: serie α (cart. 56) | |
Atti dal 1256 al 1258, Cartolarius Instrumentorum II: serie β (cart. 56) | |
Atti dal 1259 al 1264: serie γ (cart. 57) | |
Repertorio delle notizie inserite nei Cartolari I & II (cart. 56): serie κ | |
Repertorio delle notizie inserite nel cartolario 57: serie ν |
Nell'Archivio di Stato di Genova si conservano due cartolai notarili nei quali si contengono quasi un migliaio di atti per la massima parte rogati in Ventimiglia dal notaio Giovanni di Amandolesio fra il 1256 ed il 1264. Si tratta del cartolare 56, che comprende rogiti fra il I° dicembre 1256 e il 23 dicembre 1258, e del cartolare 57, che contiene rogiti fra il 28 dicembre 1258 e il 7 dicembre 1264.
Laura Balletto,
“Atti rogati a Ventimiglia da Giovanni di Amandolesio dal 1255 al 1258”,
Istituto Internazionale di Studi Liguri,
Istituto Studi Liguri, 1985.
Laura Balletto,
“Atti rogati a Ventimiglia da Giovanni di Amandolesio dal 1258 al 1264”,
Istituto Internazionale di Studi Liguri,
Istituto Studi Liguri, 1993.
MILLESIMO CCLVIIII INDICTIONE PRIMA
In nomine Domini, amen. Cartularius instrumentorum factorum per me Iohannem de Mandolexio notarium in Vintimilio et Rappali, ut infra continetur. Et sunt in isto cartulario instrumenta sex annorum, videlicet de millesimo cclviiii, millesimo cclx, millesimo cclxi, millesimo cclxii, millesimo cclxiii et millesimo cclxiiii, ut inferius per ordinem annotantur, et est signum meum quod appono in instrumentis tale: (S.T.) Iohannes de Mandolexio, notarius Sacri Imperii, rogatus scripsi.
Una menzione particolare merita la professoressa e ricercatrice Laura Balletto, come riportato nei ringraziamenti.
Atto n.114 della serie α
Notaio Giovanni de Amandolesio
15 gennaio 1258, Ventimiglia.
Raimondo Giudice del fu Pietro Giudice di Ventimiglia dà licenza a Rainaldo Bulferio del fu Rainaldo Bulferio di Ventimiglia di costruire dove vorrà, tra la città di Ventimiglia, la terra di San Michele e la rocca in Pascherio, un edificio della grandezza da lui voluta perfarvi mulini e paratoria.
Ɑ Rainaldi Bulferii maioris.
Ego Raimundus Iudex, filius quondam Petri Iudicis de Vintimilio, do licenciam et auctoritatem tibi Rainaldo Bulferio, filio quondam Rainaldi Bulferii de Vintimilio, et mere atque pure donationis concedo quod ubicumque volueris, a civitate Vintimillii et a terra Sancti Michaelis usque rocam in Pascherio, ultra pontem vel citra, possis hedificare domum
…[omissis]…
Actum in civitate Vintimilii, in domo [Raimundi Bonisegnorii notarii, presentibus testibus Petro de Podi]o Rainaldo, Fulcone Curlo, [Guillelmo Dulbeco, Rainaldino Bulferio et dicto Raimundo Bono] segnorio notario.
An[no dominice Nativitatis millesimo CCLVIII, indictione XV, die XV ianuarii], inter nonam et ve[speras].
Atto n. 114
Atti rogati in Ventimiglia dal notaio
Giovanni di Amandolesio dal 1256 al 1258,
Cartolarius Instrumentorum I (56)
in Laura Balletto, op. cit.
Traduzione (di Dario de Judicibus):
A Rinaldo Bulferio, maggiore.
Io Raimondo Giudice, figlio del defunto Pietro Giudice di Ventimiglia, ti do il permesso e l'autorità, e pura e semplice donazione, affinché tu, Rinaldo Bulferio, figlio del defunto Rinaldo Bulferio di Ventimiglia, possa costruire una casa ovunque desideri, dalla città di Ventimiglia alla terra di San Michele, fino alla roccia di Pascherio, oltre o di qua del ponte, …[omissis]… Redatto nella città di Ventimiglia, presso la casa del notaio Raimondo Bonsignore, in presenza dei testimoni Pietro di Podio, Rinaldo, Fulcone Curlo, Guglielmo Dulbecco, Rinaldino Bulferio e il detto Raimondo Bono segnorio notaio.
Nell'anno della natività del Signore 1258, nella quindicesima indizione, il 15 gennaio, tra la nona e il vespro.
Atto n.229 della serie α
Notaio Giovanni de Amandolesio
10 settembre 1258, Ventimiglia.
Ottone Giudice del fu Oberto Giudice ratifica la vendita di tutti i suoi beni, mobili ed immobili, e di tutti i diritti, che gli competevano sui beni paterni e materni in Ventimiglia, a Genova e nei rispettivi distretti, che Raimondo Giudice del fu Pietro Giudice ha effettuato, a suo nome, ad Oberto Giudice per la somma di 200 lire di genovini, di cui rilascia quietanza a Raimondo medesimo.
Ɑ Oberti Iudici[s].
Ego Otto Iudex, filius quondam Oberti Iudicis, ratifico et approbo venditionem quam tu Raimundus Iudex, filius quondam Petri Iudicis, nomine meo, fecisti Oberto Iudici, filio quondam Raimundi Iudicis, de omnibus bonis meis mobilibus et immobilibus et de omnibus iuribus, rationibus et actionibus, utilibus et directis, realibus et personalibus, mixtis et rei persecutoriis,
…[omissis]…
per instrumentum inde factum manu Oberti, confitendo de dictis libris ducentis integram rationem et solutionem habuisse et recepisse a te dicto Raimundo, renuntians exceptioni non numerate pecunie scu recepte rationis, doli mali et condizioni sine causa, promittens tibi dicto Raimundo de dicta venditione et mandatione et de dietis libris ducentis seu occasione ipsarum
…[omissis]…
Actum in civitate Vintimilii, in domo disti Raimundi, presentibus testibus convocatis Iacobo de Volta, presbitero Ugone Melagino, Rainaldo Bulferio, filio quondam Rainaldi, Guillelmo Iudice et Nivelono de Diano iudice.
Anno dominice Nativitatis millesimo cc quinquagesimo octavo, indictione quinta decima, die decima septembris, post nonam.
Atto n. 229
Atti rogati in Ventimiglia dal notaio
Giovanni di Amandolesio dal 1256 al 1258,
Cartolarius Instrumentorum I (56)
in Laura Balletto, op. cit.
Traduzione (di Dario de Judicibus):
A Oberto Giudice.
Io Otto Giudice, figlio del defunto Oberto Giudice, ratifico e approvo la vendita che tu Raimondo Giudice, figlio del defunto Pietro Giudice, hai fatto in mio nome a Oberto Giudice, figlio del defunto Raimondo Giudice, di tutti i miei beni mobili e immobili e di tutti i diritti, ragioni e azioni, utili e diretti, reali e personali, misti e perseguibili, …[omissis]… mediante un atto fatto dalla mano di Oberto, dichiarando di aver avuto e ricevuto piena ragione e soluzione delle suddette duecento lire da te, suddetto Raimondo, rinunciando all'eccezione di denaro non conteggiato o di ragione ricevuta, frode e condizioni senza causa, promettendoti, suddetto Raimondo, per la detta vendita e mandato e per le suddette duecento lire o in occasione di esse …[omissis]…
Redatto nella città di Ventimiglia, nella casa del suddetto Raimondo, in presenza dei testimoni convocati Giacomo di Volta, il sacerdote Ugone Melagino, Rinaldo Bulferio, figlio del defunto Rinaldo, Guglielmo Giudice e Nivelono, giudice di Diano.
Nell'anno della Natività del Signore 1258, nell'indizione quindicesima, il 17 settembre, dopo la nona.
Notizia n.40 della serie κ
Notaio Giovanni de Amandolesio
XL
s. d. (ante 10 settembre 1258).
Raimondo Giudice del fu Pietro Giudice, a nome di Ottone Giudice del fu Oberto Giudice, vende ad Oberto Giudice del fu Raimondo Giudice tutti i beni mobili ed immobili ed i diritti sui beni paterni e materni, che competono ad Ottone in Ventimiglia, Genova e nei rispettivi distretti, per il prezzo di 200 lire di genovini.
Notaio Oberto.
Notizia nell'atto n. 229.
Atti rogati in Ventimiglia dal notaio
Giovanni di Amandolesio dal 1256 al 1258,
Cartolarius Instrumentorum I (56)
in Laura Balletto, op. cit.
Atto n.193 della serie γ
Notaio Giovanni de Amandolesio
23 febbraio 1260, Ventimiglia.
Ottone Giudice, Raimondo del fu Pietro Giudice, Ardizzono Giudice, Guglielmo Giudice, Oberto Giudice e Marineto Giudice rilasciano procura a Raimondo Giudice del fu Ottone Giudice di Rocchetta perché difenda i loro diritti sul castello di Rocchetta.
Ɑ [R]aimundi [Iu]dicis de Rocheta. Die xxiii februarii, post nonam. Nos Otto Iudex, Raimundus, filius quondam Petri Iudicis, Ardiçonus Iudex, Guillelmus Iudex, Obertus Iudex et Marinetus Iudex facimus, constituimus et ordinamus, presentem, nostrum certum nuncium et procuratorem Raimundum Iudicem, filium quondam Ottonis Iudicis de Rocheta, ad agendum, petendum, causandum, defendendum, insudicio et extra, a qualibet persona et contra quamlibet personam, omnia iura et rationes que et quas habemus et visi sumus habere in castro Rochete et in iurisdictione hominum dicti loci et in territorio ipsius, dantes, quilibet nostrum in solidum, tibi liberam et plenam potestatem et bailiam quod predicta possis defendere, agere, petere, in iudicio et extra, et omnia demum in predictis et circa predicta facere que fuerint facienda, sicut merita causarum postulant et requirunt, et que nosmet ipsi facere possemus, si essemus presentes, promittentes quicquid per te dictum procuratorem fuerit [factum] in predictis et circa predicta et occasione predictorum ratum et firmum habituros, sub ypotheca et obligatione bonorum nost[rorum], relevantes te pro predictis a qualibet satisdatione. Actum in capitulo Vintimilii, presentibus testibus Guillelmo E[nrico], Roberto Papono et Iohanne Bastono. Anno et indictione ut supra.
Atto n. 193
Atti rogati in Ventimiglia dal notaio
Giovanni di Amandolesio dal 1258 al 1264.
Cartolare 57,
in Laura Balletto, op. cit.
Traduzione (di Dario de Judicibus):
A Raimondo Giudice di Rocchetta.
Il 23 febbraio, dopo la nona. Noi Otto Giudice, Raimondo figlio del defunto Pietro Giudice, Ardizzone Giudice, Guglielmo Giudice, Oberto Giudice e Marineto Giudice, facciamo, costituiamo e ordiniamo il nostro fidato messaggero e procuratore presente, Raimondo Giudice figlio del defunto Otto Giudice di Rocchetta, ad agire, richiedere, causare, difendere, sia in giudizio che fuori, contro chiunque persona e contro chiunque persona, tutti i diritti e le ragioni che abbiamo e che abbiamo visto avere nel castello di Rocchetta e nella giurisdizione degli uomini del luogo e nel territorio stesso, dando a te, ogniuno di noi per intero, libero e pieno potere e commissione che tu possa difendere, agire, richiedere, in giudizio e fuori, e fare tutto ciò che deve essere fatto nei predetti e circa i predetti, come i meriti delle cause esigono e necessitano, e che noi stessi potremmo fare se fossimo presenti, promettendo di ratificare e confermare tutto ciò che il suddetto procuratore dirà o farà nei predetti e circa i predetti e in occasione dei predetti, sotto ipoteca e obbligo dei nostri beni, sollevandoti per i predetti da qualsiasi soddisfazione. Redatto nel capitolo a Ventimiglia, in presenza dei testimoni Guglielmo Enrico, Roberto Papone e Giovanni Bastono. Nell'anno e nell'indizione sopra menzionati.
Fonti
Atti, documenti e riferimenti relativi a Pietro Iudex.
1218 B | Sulla riconferma del giuramento di fedeltà a Genova | 22 maggio 1218 |
1218 I | Sul giuramento di fedeltà a Genova | 22-23 maggio 1218 |
Sulla riconferma del giuramento di fedeltà a Genova
22 maggio 1218
Il 22 maggio 1218, a Ventimiglia, Oberto e Pietro Iudex rinnovano il giuramento di fedeltà a Genova sottoscritto, fra gli altri, da Gherardo Iudex e Ottone Giudice, figlio di Oberto.
424✓
1218, maggio 22, Ventimiglia
I consoli ed i consiglieri del comune di Ventimiglia ratificano gli impegni di cui al n. 423.
Iuramentum quod consules et consiliatores Vintimilii fecerunt ad confirmandum predictum sacramentum supra proxime scriptum.
Nos Willelmus Gensana, Obertus Intraversatus, Willelmus de Stellanello, Raimundus Balbus et Rainaldus Bolferius, consules comunis Vintimilii, et nos dicti comunis consiliatores, videlicet Obertus Iudex, Raimundus Saxus, Raimundus Saonensis, Raimundus Canosus, Iacobus Milotus, Ugo Travaca, Beleeme, Ugo Drubech, Rainaldus Caputmallei, Fulco Trigintamodia, Obertus Speronus, Willelmus Mor, Raimundus Curlus, Raimundus Mor, Willelmus de Castello, Petrus Iudex, Golabus, Willelmus Curlus, Petrus Valloria, Guido Rebufatus, Obertus Brundus, Ugo Curlus, Saxus Capellus, Fulco Bellaverius, Rainaldus Oldeber, Petrus Prior, Ansermus Galiana, Otto Curlus iuramus ad sancta Dei evangelia observare, attendere et complere ex parte nostra iuramentum quod fecerunt apud Ianuam potestati Fulco Belaverius, Obertus Brundus, Girardus Iudex, Iacobus Milotus, Bertramis Curlus, Willelmus Intraversatus, Otto Oberti Iudicis et Raimundus Gensana pro comuni Vintimilii. Acta sunt hec apud Vintimilium, pleno consilio, in capitulo comunis Vintimilii, presentibus Symone Bufferio et Oglerio Fallamonica, legatis comunis Ianue, qui ad ipsa iuramenta recipienda fuerunt specialiter constituti et illuc a potestate pro comuni Ianue destinati et testibus ad hoc convocatis Bertrami Curlo, Willelmo Valloria, Oberto Brundo, Girardo Iudice, Iacobo Miloto, Guido Papa guardatore et Iohanne Melatro, anno dominice nativitatis millesimo ducentesimo octavo decimo, vigesimo secundo die madii, indictione v, inter nonam et vesperas.
(S.T.) Ego Nicolaus Panis notarius his interfui et iussu predictorum legatorum scripsi.
Società Ligure di Storia Patria,
«I Libri Iurium della Repubblica di Genova»,
Vol I/2, a cura di Dino Puncuh,
Genova 1996,
pagg. 420-421.
Sul giuramento di fedeltà a Genova
22-23 maggio 1218
Fra i cittadini che prestano giuramento a Genova il 22 e 23 maggio 1218, ci sono Oberto Giudice, Pietro Giudice e Giroldo Giudice.
[N.d.A.] Negli atti dell'epoca spesso i nomi sono trascritti diversamente da atto ad atto anche se il personaggio è sempre lo stesso. Un esempio è Gherardo, che a volte si trova scritto Gerardo, Girardo, Geraudo o Giraudo. Da un altro documento (n. 446), sappiamo che Giroldo è in effetti una variante di Gherardo.
437✓
<1218>, maggio 22-23, Ventimiglia
Alcuni cittadini di Ventimiglia, esplicitamente indicati, prestano il prescrìtto giuramento al comune di Genova.
Iuramentum quod fecerunt homines Vintimilii comuni Ianue.
Ego iuro ad sancta Dei evangelia attendere et observare ex parte mea iuramentum quod fecerunt homines de Vintimilio suprascripti Fulco Belaverius, Willelmus Valloria, Bertramis Curlus et prenominati fecerunt domino Rambertino Guidonis de Bovarello, Ian(uensium) potestati, sicut ipsi ex parte sua fecerunt. Hii sunt consules qui iuraverunt: Willelmus Gensana, Obertus Intraversatus, Willelmus de Stellanello, Raimundus Balbus, Rainaldus Buferius. Hii sunt consiliatores qui similiter iuraverunt: Obertus Iudex, Raimundus Saxus, Raimundus Saonensis, Raimundus Canosus, Iacobus Milotus, Ugo Travaca, Beleeme, Ugo Drubec, Rainaldus Caputmalei, Fulco Trentamoia, Obertus Speronus, Willelmus Mor, Raimundus Curlus, Raimundus Mor, Willelmus de Castello, Petrus Iudex, Golabus, Willelmus clericus, Petrus Valloria, Guido Rebufatus, Obertus Brundus, Ugo Curlus, Saxus Capellus, Fulco Belaverius, Rainaldus Oldeber, Petrus Prior, Ansermus Galiana, Otto Curlus. Prestita sunt hec iuramenta Vintimil(io), in capitulo comunis Vintimilii, presentibus Symone Buferio et Oglerio Fallamonica, legatis comunis Ianue, qui pro domino Rambertino, Ian(ue) potestate, nomine comunis Ianue, ad ipsa iuramenta recipienda fuerunt specialiter constituti, Bertrami Curlo, Willelmo Valloria, Oberto Brundo et pluribus aliis in pleno consilio, Giroldus Iudex, Iacobus Milotus, Guido Pap(a), Iohannes Melatras, xxii die madii, indictione quinta, inter nonam et vesperas. Postea vero in eodem loco et die, circa vesperas, presentibus ipsis legatis, Willelmo Gensana, Raimundo Balbo, Rainaldo Buferio, consulibus, et Conrado notario, hii similiter iuraverunt: Ugo Curlus, Ugo Malieta, Willelmus Caltia, Castellanus, Raimundus Galiana, Otto Speronus, Enricus mercerius, Petrus de Bevera, Raimundus de Porro, Ansermus mulinarius, Bonussegnor Strictus, Ugo Caltia, Guilielmus Berutus, Raimundus Amedeus, Willelmus balesterius, Ugo de Airolis, Willelmus Garragai, Willelmus de Dulciaqua, Otto Baçaca, Philiponus, Willelmus Guertius, Willelmus Oliverius, Petrus Alvergnatius, Boiamus Polonius, Obertus vacherius, Bonifacius Intraversatus, Talavaça Milotus, Conradus Intraversatus, Fulco Ivernus, Fulco Albapor, Raimundus Caffana, Conradus Strictus, Obertus Sardena, magister Willelmus, Willelmus Mergotus, Filibertus, Ansermus de Paranese, Anfo<setus> Blancere.
Postea vero in ecclesia Sancte Marie de Vintimilio, circa terciam, presentibus Raimundo Buferio, Willelmo Gençana, Oberto Intraversato, consulibus, Iohannes magister antelami de Ianua, xxiii die madii. Hii similiter iuraverunt: Milotus, A(nsaldus) Navarrus, Raimundus Ansuina, Willelmus de Podio, Iohannes Imar, Raimundus Antioca, Ugo Ansermus, Petrus Antiochia, Obertus Calfana, Otto Porcellus, Otto Corsus, Iacobus Porcellus, Ugo Coita, Fulco Morellus, Enricus Plantavigna, Quartus, Anfossus de Marcha, Raimundus Arbonellus, Iohannes Willelmus, Guillelmus Fulco, Albertus, Silvester, Ansermus textor, Willelmus faber, Petrus Martinus, Conradus faber, Iauserame, Willelmus Rollandus, Enricus mercerius, Otto Arangellus, Fulco Tertinus, Robertonus, Petrus barrilarius, Obertus Bulla, Andreas Raficota, Ansermus Martinus, Obertus de Roccabruna, Butinus, Iohannes Prior, Barbasota, Obertus Britius, Iacobus dei Ponte, Iohannes Petitus, Ottobonus de Sancto Romulo, Rainaldus Barrera, Raimundus Gulfia, Rainaldus Strictus, Petrus Albertus, Iohannes Martinus, Arditio, Rainaldus Cimosa, Raimundus Cimosa, Ansaldus Pamela, Guido Cota, Otto Ugo, Pontius Mor, Iohannes Antiqus, Willelmus Ugo, Willelmus de la Marcha, Iohannes Burgarus, Martinus Albertus, Conradus Benenatus, Fuco Tres, Petrus Maria, Willelmus de Vintimilio, Galçofus, Obertus presbiter, Martinus murator, Obertus Folliarellus, Petrus Blancaolla, Willelmus de Arelate, Iohannes Pii, Baldo, Willelmus Martinus, Raimbaldus, Willelmus Barellus, Iohannes Pentus, Antiochus, Ongaronus, Petrus Capra, Saxus Drocatus, Rainaldus Amederi, Karlus Arlotus, Sardus, Iohannes Salome, Rodulfus de Penna, Willelmus, Petrus Carbonellus, Iohannes Cutica, Willelmus Tortella, Petrus de Rocca, Raimundus Litardus, Litardus de Castelliono, Ugo Fulc, Rainaldus Fulco, Willelmus Litardus, A. Litardus, Iohannes de Alexandria, Iohannes Galob, Willelmus Iohannes de Vintimilia, Homodeus, Raimundus Calvus, Raimundus Antiochia, Fulco Derrocatus.
Postea vero in eodem die et loco, inter nonam et vesperas, presentibus ipsis legatis Willelmo Gensana, Oberto Intraversato, consulibus, et Bertrami Curlo. Hii similiter iuraverunt: Iacobus Medicus, Obertus Caravellus, Raimundus Manesse, Ugo Coniculus, Iohannes de Rosana, Ugo Capurrus, Willelmus Cuniculus, Ginanus Vassallus, Ogerius Laugius, Rubaldus de Portu, Fulco Archimbaldus, Willelmus Caputmallei, Willelmus Cavaria, Ansermus Navarrus, Willelmus Pellatus, Leonus, Andriotus, Solandus Willelmus, Bonussegnor Caforninus, Peire Peguanonus, Enricus de Tabia, Brixianus, Petrus Pegaronus, Balditio Amellus, Ottobonus Segnor, Willelmus de Clapa, Willelmus de Vintimilia, Willelmus de Brada, Litardus, Enricus Guaracus, Obertus Menaenus, Ricolfus, Rainaldus Ciconia, Petrus Girardus, Peire Cabrerius, Rocheta de Vignono, Raimundus Bernardus, Peire Airaudus, Peire Willelmus, Karlo Pegabotem, Willelmus Armannus, Raimundus Spina, Porrus Calognerius, Ugo Recordus, Willelmus Maronus, Bonusiohannes magister, Willelmus Pignonus.
In eodem loco, presentibus Raimundo Curlo, Ottone Curlo et aliis pluribus, dicti legati dixerunt Willelmo Gensane et Oberto Intraversato, consulibus Vintimilii, ut quando consules eligentur ipsi precipiant et iniungant ut usque octo dies vel x post ipsorum introitum duo ipsorum cum nobilibus quibusdam civitatis Ian(uam) veniant vel tres pro mandatis et preceptis domini Rambertini, Ianuensium potestatis, recipiendis.
Società Ligure di Storia Patria,
«I Libri Iurium della Repubblica di Genova»,
Vol I/2, a cura di Dino Puncuh,
Genova 1996,
pagg. 453-456.