Data di nascita

?

Periodo di riferimento

1232-1258

Data della morte

𝒶.1258
  DVP 2

Cosa si sa

Gherardo Iudex1 nasce a Ventimiglia da Oberto. Non conosciamo il nome della madre. Uno di almeno cinque figli: Raimondo, Ottone, Gherardo, Obertino e Iacopa. Si sposa. Non conosciamo il nome della moglie. La coppia ha avuto almeno un figlio:

  • Guglielmo (𝒸𝒶.1244-58), detto “de Colla”.

È fra i cittadini notabili di Ventimiglia che giurano di rispettare le leggi della città di Genova. Di lui non sappiamo altro. È fra i membri della famiglia Giudice ai quali Genova mostra gratitudine per aver tenuto fede, durante la ribellione di Ventimiglia, agli impegni che la legge feudale impone al buon vassallo.

Girardo 1232
Siede giudice fra Genovesi e Tortonesi.

«Albero Genealogico dei Giudici», in
«Alberi genealogici di Famiglie ventimigliesi e liguri,
raccolti per cura del cav. prof. Girolamo Rossi»,
Ventimiglia, 1869.
Biblioteca Bicknell di Bordighera.

Non conosciamo il luogo e la data della morte; sappiamo tutavia che nel 1258 è già morto.


1 In alcuni atti è riportato come Giraudo, in altri come Girardo, entrambe varianti del nome Gherardo.

Lista degli Atti dell'Amandolesio

Gherardo Iudex viene nominato nei seguenti atti rogati in Ventimiglia dal notaio Giovanni di Amandolesio, raccolti e custoditi a Genova, secondo quanto stabilito nelle clausole di pace dopo l'assedio del 1220.

Clicca qui a sinistrasopra sulle singole voci per vederne il contenuto.
Atti dal 1256 al 1258, Cartolarius Instrumentorum I: serie α (cart. 56)
Atti dal 1256 al 1258, Cartolarius Instrumentorum II: serie β (cart. 56)
Atti dal 1259 al 1264: serie γ (cart. 57)
Repertorio delle notizie inserite nei Cartolari I & II (cart. 56): serie κ
Repertorio delle notizie inserite nel cartolario 57: serie ν

Nell'Archivio di Stato di Genova si conservano due cartolai notarili nei quali si contengono quasi un migliaio di atti per la massima parte rogati in Ventimiglia dal notaio Giovanni di Amandolesio fra il 1256 ed il 1264. Si tratta del cartolare 56, che comprende rogiti fra il I° dicembre 1256 e il 23 dicembre 1258, e del cartolare 57, che contiene rogiti fra il 28 dicembre 1258 e il 7 dicembre 1264.

Laura Balletto,
“Atti rogati a Ventimiglia da Giovanni di Amandolesio dal 1255 al 1258”,
Istituto Internazionale di Studi Liguri,
Istituto Studi Liguri, 1985.

Laura Balletto,
“Atti rogati a Ventimiglia da Giovanni di Amandolesio dal 1258 al 1264”,
Istituto Internazionale di Studi Liguri,
Istituto Studi Liguri, 1993.

MILLESIMO CCLVIIII INDICTIONE PRIMA

In nomine Domini, amen. Cartularius instrumentorum factorum per me Iohannem de Mandolexio notarium in Vintimilio et Rappali, ut infra continetur. Et sunt in isto cartulario instrumenta sex annorum, videlicet de millesimo cclviiii, millesimo cclx, millesimo cclxi, millesimo cclxii, millesimo cclxiii et millesimo cclxiiii, ut inferius per ordinem annotantur, et est signum meum quod appono in instrumentis tale: (S.T.) Iohannes de Mandolexio, notarius Sacri Imperii, rogatus scripsi.

Una menzione particolare merita la professoressa e ricercatrice Laura Balletto, come riportato nei ringraziamenti.

Atto n.121 della serie α

Notaio Giovanni de Amandolesio

29 gennaio 1258, Ventimiglia.
Guglielmo Giudice del fu Girardo Giudice di Ventimiglia riceve in mutuo da Lanfranco Burbonino de Turca la somma di 10 lire di genovini, che promette di restituire entro un anno.

Ɑ Lanfranchi Burbonini de Turca.
Ego Guillelmus Iudex, filius quondam Girardi Iudicis de Vintimilio, confiteor me habuisse et recepisse a te Lanfranco Burbonino de Turca mutuo gratis et amore libras decem ianuinorum, renuntians exceptioni non numerate pecunie vel non acceptarum librarum; …[omissis]…
Actum in carrubio ante portam Sancte Marie de Vintimilio, presentibus testibus Guillelmo Henrico et Oberto Barbaxora. Anno dominice Nativitatis millesimo cc quinquagesimo octavo, indictione xv, die xxviiii ianuarii, inter v[esperas] et completorium.

Atto n. 121
Atti rogati in Ventimiglia dal notaio
Giovanni di Amandolesio dal 1256 al 1258,
Cartolarius Instrumentorum I (56)
in Laura Balletto, op. cit.

Traduzione (di Dario de Judicibus):
Al Lanfranchi Burbonini di Turca.
Io Guglielmo Giudice, figlio del defunto Girardo Giudice di Ventimiglia, riconosco di aver ricevuto da te Lanfranco Burbonino di Turca in prestito, gratuitamente e con affetto, dieci libbre genovesi, rinunciando a qualsiasi eccezione per denaro non conteggiato o per libbre non ricevute; ... [omissis] ... Redatto nella capanna di fronte alla porta di Santa Maria di Ventimiglia, in presenza dei testimoni Guglielmo Enrico e Oberto Barbaxora. Nell'anno del Signore Natività 1258, indizione quindici, il ventinovesimo giorno di gennaio, tra i vespri e la compieta.

Atto n.122 della serie α

Notaio Giovanni de Amandolesio

29 gennaio 1258, Ventimiglia).
Guglielmo Giudice di Ventimiglia del fu Girardo Giudice riceve da Lanfranco Burbonino de Turca un quantitativo di beni, per cui promette di consegnargli in Genova, entro la successiva festa di San Martino, 20 quartini di avena e di spelta.

[Ɑ Lanfran]chi Burbo[nini de] Turca.
Ego Guillelmus Iudex de Vintimilio, filius quondam Girardi Iudicis, confiteor me h[abuisse et recepisse a te] Lanfranco Burbonino de Turca tantum de tuis rebus, renuntians exceptioni non [habitarum et non recep]tarum rerum, unde et pro quibus tibi vel tuo certo misso per me vel meum [certum missum, usque ad] sanctum Martinum proxime venturum, …[omissis]…
Actum in carrub[io] …[omissis]…
[die xxviiii ianuarii, inter vesperas] et completorium.

Atto n. 122
Atti rogati in Ventimiglia dal notaio
Giovanni di Amandolesio dal 1256 al 1258,
Cartolarius Instrumentorum I (56)
in Laura Balletto, op. cit.

Atto n.124 della serie α

Notaio Giovanni de Amandolesio

30 gennaio 1258, Ventimiglia.
Giraudo Travaca, Oberto Giudice e Aldisia, sorella di Giraudo, dichiarano di avere ricevuto da Guglielmo Giudice del fu Giraudo Giudice di Ventimiglia la somma di 10 lire di genovini, che s'impegnano a restituire a data stabilita. Giraudo e Audisia inoltre, dichiarando che Oberto Giudice si è obbligato nei confronti di Guglielmo Giudice per loro volontà, lo liberano da ogni eventuale conseguenza.

Guillelmi Iudicis de Vintimilio.
[Nos Giraudus Travacha et Obertus Iudex et] Aldisia, soror dicti Giraudi, quilibet nostrum [in solidum renuntians iuri solidi et iuri de] principali primo fore conveniendum, confite[mur habuisse et recepisse a te Guillelmo Iudice, fi]lio quondam Giraudi Iudicis, de Vintimilio [libras decem ianuinorum] …[omissis]… Insuper nos predicti Giraudus et Audisia confitemur tibi Oberto Iudici predieto tu, ad preces nostras et nostro mandato et voluntate, istam obligationem et promissionem versus dictum Guillelmum fecisse et te et bona tua illesum et indempnem servare promitimus, faciens ego Aldisia omnia et singula predicta consilio Guillelmi Henrici et Raimundi Bonisegnorii notarii, quos meos propinquos et consiliatores in hoe casu eligo et appello, renuntians iuri ypothecarum, senatus consulto velleiano, legi iulie de fundo dotali et omni iuri legis et capituli quo me in hoc casu tueri possem.
Actum in ecclesia Sancti Iohannis de Vintimilio, presentibus supradictis consiliatoribus. Anno dominice Nativitatis millesimo cc quinquagesimo octavo, indictione quinta decima, die xxx ianuarii, inter terciam et nonam.

Atto n. 124
Atti rogati in Ventimiglia dal notaio
Giovanni di Amandolesio dal 1256 al 1258,
Cartolarius Instrumentorum I (56)
in Laura Balletto, op. cit.

[N.d.A.] Da notare come in questo atto il nome della sorella di Giraudo Travaca sia a volte Aldisia, a volte Audisia. In altri atti si trovano entrambe le forme.

Atto n.125 della serie α

Notaio Giovanni de Amandolesio

30 gennaio 1258, Ventimiglia.
Giraudo Travaca, Oberto Giudice e Audisia, sorella di Giraudo, dichiarano di avere ricevuto da Guglielmo Giudice del fu Girardo Giudice di Ventimiglia un quantitativo di beni, per cui promettono di consegnargli in Genova, entro la successiva festa di San Martino, venti quartini di avena o di spelta. Giraudo e Audisia inoltre, dichiarando che Oberto Giudice si è obbligato nei confronti di Guglielmo Giudice su loro richiesta, lo liberano da ogni eventuale conseguenza.

Guillelmi Iudicis de Vintimilio.
Die codem, hora, loco et testibus. Nos Giraudus Travacha et Obertus Iudex et Audisia, soror dicti Giraudi, quilibet nostrum in solidum renuntians iuri solidi et iuri de principali primo fore conveniendum, confitemur habuisse et recepisse a te Guillelmo Iudice, filio quondam Girardi Iudicis de Vintimilio, tantum de tuis rebus, renuntiantes exceptioni non habitarum vel non receptarum rerum, unde et pro quibus tibi vel tuo certo misso per nos vel nostrum certum missum quilibet nostrum in solidum, …[omissis]…
[Insuper nos pre]dicti Giraudus et Audis[ia confitemur tibi Oberto Iudici predicto te, ad preces nostras et] nostro mandato atque vol[untate, istam obligationem et promissionem versus dictum Guillelmum fecisse] …[omissis]…
legi iulie de fundo dotali et omni iuri legis et capituli quo me in hoc casu tueri possem.
Actum et cetera ut supra.

Atto n. 125
Atti rogati in Ventimiglia dal notaio
Giovanni di Amandolesio dal 1256 al 1258,
Cartolarius Instrumentorum I (56)
in Laura Balletto, op. cit.

Atto n.126 della serie α

Notaio Giovanni de Amandolesio

30 gennaio 1258, Ventimiglia.
Giraudo Travaca, dichiarando che la sorella Aldisia si è obbligata nei confronti di Guglielmo Giudice del fu Girardo Giudice di Ventimiglia per sua volontà, la libera da ogni eventuale conseguenza.

Ɑ Aldisie, sororis Giraudi Travache.
Ego Giraudus Travacha confiteor tibi Aldisie, sorori mee, quod tu hodie, ad preces meas et voluntate mea, te et bona tua obligasti de libris decem ianuinorum et de quartinis xxii avene vel spelte versus Guillelmum Iudicem, filium quondam Giraudi Iudicis, et quod renunciasti iuri solidi, iuri de principali, iuri ypothecarum, senatus consulto velleiano et legi iulie de fundo dotali, …[omissis]…
Actum in ecclesia Sancti Iohannis de Vintimilio, presentibus testibus rogatis Guillelmo Henrico et Raimundo Bonosegnorio notario.
Anno dominice Nativitatis millesimo cclviii, indictione xv, die xxx ianuarii, inter terciam et nonam.

Atto n. 126
Atti rogati in Ventimiglia dal notaio
Giovanni di Amandolesio dal 1256 al 1258,
Cartolarius Instrumentorum I (56)
in Laura Balletto, op. cit.