Data di nascita

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Periodo di riferimento

20 marzo 1814

Data della morte

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Cosa si sa

Un Matteo de Judicibus risulta essere priore della «Confraternita del Carmine» a Molfetta nel 1814.

I regolamenti delle singole confraternite, specialmente di quelle di più recente istituzione, come la Confraternita dell’Assunta, del Buon Consiglio e del Carmine della città di Molfetta, prevedevano l’assistenza degli infermi dell’Ospedale sia mediante l’invio di propri confratelli, secondo i tempi previsti dal regolamento di ogni confraternita, sia assumendo l’impegno di farsi carico del pagamento degli stipendi a coloro che prestavano il loro lavoro nella struttura ospedaliera. La nuova allocazione dell’Ospedale Civile, ad esempio, comportava la necessità della presenza di un infermiere da stipendiare per il quale le finanze del nosocomio non potevano farsi carico. A risolvere la critica situazione intervenne la Confraternita del Carmine che, in una nota del 20 marzo 1814 diretta all’Intendente di Terra di Bari da parte del priore Matteo de Judicibus, affermava che «volontariamente i confratelli, con il Padre Spirituale si sono addossati l’incarico di sostenere un infermiere dell’Ospedale che ne ha bisogno, sottoscrivendo un apposito decreto “d’istallazione”».

Gaetano del Rosso,
«Il Monte di Pietà e l’Ospedale - Carità e assistenza ospedaliera a Molfetta in età moderna e contemporanea»,
pagg. 228-229, Molfetta, La Nuova Mezzina, 2015,
in «Chiesa e Storia», V (2015)
Quaderni dell’Archivio Diocesano di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, n.27