Data di nascita

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Periodo di riferimento

XIX secolo

Data della morte

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Cosa si sa

I fratelli De Judicibus di Molfetta sono nominati in un articolo che parla dell'amicizia fra Luigi La Vista1 e Giacinto Poli, nipote di Giuseppe Saverio Poli2.

Continua il La Vista nei suoi ricordi: «Mi sento sopraffatto dalla cordiale gentilezza dei molfettesi; mi han fatto conoscere tutto ció che vi era da stimare in mezzo a loro. Enrico Tortora, soldato della marina murattiana, viaggiatore francese, giovane coi capelli bianchi; Giuseppe Scippa, malato dalla nascita, ma cortese e amabile nella perpetua sua malattia, educato dal Puoti, classicamente erudito; i fratelli De Judicibus, corona di angeli, nobilissimi e coltissimi.»

Giovanni Pansini,
«Un viaggio a Molfetta nell’800»
in
«La rassegna, storia, lettere e arte»,
Periodico Mensile,
Marzo-aprile a. XII e.f.
pag. 6

I nomi vengono riportati nel proseguo dell'articolo, in un altro passo: Giuseppe, Corrado, Antonio, Mauro e Sergio.

Nel suo viaggio a Molfetta il La Vista non rivide che Peppino De Judicibus, ma non Corradino e Antoniuccio, che erano rimasti a Napoli; vi conobbe Mauro, di cui abbiamo parlato, e Sergio.

Ibidem
pag. 7


1 Luigi La Vista fu un letterato e patriota campano. Nato a Venosa nel 1826, fece i primi studî nel seminario di Molfetta; nel 1845 passò a Napoli dove divenne uno dei più cari discepoli di F. De Sanctis. Partecipò ai moti del '48 e, dopo la concessione della Costituzione, redasse un proclama. Il 15 maggio 1848 combatté nella guardia nazionale; fatto prigioniero dai borbonici, fu immediatamente fucilato. I suoi scritti storici e letterarî furono pubblicati nel 1863 da P. Villari.
2 Giuseppe Saverio Poli fu un medico e naturalista campano. Nato a Molfetta nel 1746, prof. di fisica al Collegio Medico degli Incurabili a Napoli, viaggiò in diversi paesi d'Europa e raccolse materiale naturalistico costituendo un museo. Pubblicò memorie di fisica, meteorologia, geologia e zoologia, e l'opera descrittiva sui Testacei delle Due Sicilie; scoperse le vescicole interradiali del sistema acquifero degli Echinodermi, che portano il suo nome.