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Data di nascita 26 novembre 1874 |
Periodo di riferimento 1874-1950 |
Data della morte 𝒸𝒶. 1950 |
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Cosa si sa
Giuseppe de Iudicibus nasce a Molfetta (BA) il 26 novembre 1874 da Giuseppe e Felicia Boccassinia. Quarto di otto figli: Antonia, Teodora, Francesco, Giuseppe, Mauro, Maria, Ignazio e Girolamo. Di professione “ferraro”, ovvero fabbro. Sposa a Molfetta (BA)b, il 13 agosto 1896, Chiara Petruzzella, nata a Molfetta (BA) il 20 maggio 1877 c. La coppia ha avuto i seguenti figli:
- Giuseppe (❀1897-19??✟),
- Felicia (❀1900-19??✟).
La prima moglie, Chiara, muore a Molfetta (BA) il 7 marzo 1905. Giuseppe sposa in seconde nozze a Molfetta (BA), il 27 aprile 1905, Brigida Caputi, nata il 13 settembre 1874. La coppia ha avuto i seguenti figli:
- Corrado (❀1906-1988✟),
- Teodoro (❀1917-19??✟).
Dopo il matrimonio Giuseppe e Brigida si trasferiscono a Brindisi (BR) in data 6 luglio 1916, ed è lì che nasce il secondo figlio, Teodoro. Il 27 aprile 1928 Brigida muore e Giuseppe sposa in terze nozze, sempre a Brindisi (BR), l'8 ottobre 1928, Fantasia Vittoria Maria Adelaide, nata il 28 marzo 1889. Non si hanno notizie di eventuali figli.
Muore a Brindisi (BR) il 21 luglio 1947.
Archivio di Stato,
Stato Civile Italiano,
a Atto di nascita n. 356.
b Atto di matrimonio n. 496.
c Atto di nascita n. 148.
[N.d.A.] Il primogenito di Giuseppe de Iudicibus, suo omonimo, ha i discendenti nati a Brindisi ma residenti a Molfetta. I fratellastri Corrado e Teodoro, invece, trascorrono la loro intera vita a Brindisi, mentre a Molfetta vanno solo in vacanza in estate, come testimoniato da una cugina in comune, Ada de Iudicibus. Quindi Giuseppe junior fa parte dei rami molfettesi, mentre Corrado, Teodoro e i loro discendenti, fanno parte dei rami salentini.
Ritratto
[N.d.A.] La foto è stata scattata da Galileo de Iudicibus, fotografo a Molfetta. Nato nel 1912, deve aver scattato questa foto quando era molto giovane, dato che non sappiamo di altri Galileo fra i suoi antenati. Probabilmente la foto è stata scattata negli anni Trenta del XX secolo. Interessante il fatto che, sebbene sembra che Galileo avesse la “I” nel cognome, si firma con quella che chiaramente è una “J”.
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